ROMA (Reuters) - A Roma bisogna prima risolvere i problemi aperti della città, poi riunire il Partito democratico, infine individuare il candidato del centrosinistra; parlarne ora è prematuro.
E' quanto dice della situazione nella capitale il presidente del Consiglio Matteo Renzi nel corso dell'intervista concessa a Bruno Vespa per il prossimo libro e della quale sono state anticipate oggi altre parti (dopo quelle di venerdì scorso).
"Ho il chiodo fisso di far ripartire Roma. La priorità assoluta è la città. Prima viene Roma. Nel frattempo riorganizzeremo il partito che è dilaniato da correnti interne, incomprensibili ai romani: sono più divisi delle contrade del palio di Siena. La rivalità tra democratici di Roma è incomprensibile. Lavoreremo per ricucire e alla fine sceglieremo il candidato. Ma prima, prima di tutto, vengono i bus, le buche, l'aeroporto, le scuole, i giardini, l'illuminazione, la pulizia della città. Ho fatto il sindaco. La gente chiede questo, non filosofie esoteriche", dice Renzi nell'intervista.
Alla richiesta se il candidato sarà interno o esterno al partito, il segretario del Pd taglia corto: "E' troppo presto per parlarne".
Dopo lo scioglimento del consiglio comunale a seguito della dimissione della maggioranza dei consiglieri e la conseguente decadenza del sindaco Ignazio Marino venerdì scorso, il prefetto Franco Gabrielli ha nominato commissario della città Francesco Paolo Tronca, prefetto di Milano.