MILANO (Reuters) - Il secondario italiano appare in calo insieme alla Spagna e la Germania, determinando una sostanziale stabilità degli spread. Una stabilità vista fino all'esito del referendum di domenica.
** "Sono movimenti sulla scia del rialzo del petrolio. Il più è stato fatto ieri ma oggi c'è una prosecuzione" nota Elia Lattuga, strategist di UniCredit (MI:CRDI). "Le pressioni al rialzo arrivano per i rendimenti dalle notizie dell'Opec, ma anche da dati macro piuttosto buoni sia negli Usa sia in Europa".
** Si è chiuso con un accordo per tagliare la produzione di greggio a 32,5 milioni di barili al giorno il meeting ieri dei Paesi dell'Opec a Vienna. All'intesa si è aggiunta anche la Russia. Si tratta del primo taglio del genere dal 2008. Le quotazioni del greggio sono balzate di circa il 13%.
** Il Pil italiano è tornato a crescere nel terzo trimestre secondo i dati definitivi di Istat, che ha rivisto al rialzo la stima su base tendenziale fornita il 15 novembre. L'attività del settore manifatturiero della zona euro a novembre è cresciuta al ritmo più consistente da gennaio 2014, mentre il tasso di disoccupazione è sceso in ottobre al minimo da sette anni.
** "Credo che Italia e Spagna si muoveranno abbastanza parallelamente alla Germania, almeno fino al referendum" dice ancora Lattuga.
** Oggi sul primario si sono attivate Francia e Spagna. Madrid ha collocato 3,1 miliardi di euro di titoli del Tesoro: 2,5 miliardi di bond 2021, 2026, 2041, e 570 milioni dell'indicizzato 2019. Parigi ha assegnato invece 3,5 miliardi in Oat 2031 e 2041.
** Anche sull'Italia si vede un leggero irripidimentio della curva, visto sui Treasuries dopo i commenti del nuovo segretario al Tesoro Usa Steven Mnuchin, che ha detto che esplorerà il campo di emissioni oltre i 30 anni per tamponare l'effetto del rialzo dei tassi, aggiungendo pressione sulla parte lunga della curva.