Dopo una Fed colomba alla riunione di settembre e la fiacchezza dei dati economici dagli USA, il mercato attende con ansia i dati sul mercato occupazionale che saranno diffusi alla fine della settimana.
Il mercato, infatti, cerca di trovare un aspetto positivo nell’economia USA e sembra che i dati relativi al mercato del lavoro possano essere il candidato più idoneo a questo fine.
Prima del dato NFP del prossimo venerdì, però, sarà pubblicata la cifra definitiva sul PMI manifatturiero di settembre, che dovrebbe rimanere piatta, a 51,4 punti, mentre si prevede che ad agosto ci sia stata un’accelerazione della spesa nel settore delle costruzioni.
L’indice ISM manifatturiero dovrebbe migliorare leggermente a settembre, dopo essere sceso sotto la soglia dei 50 punti che separa l’espansione dalla contrazione, l’indice manifatturiero dovrebbe attestarsi a 50,3 punti, in rialzo rispetto ai 49,4 di agosto.
Sul fronte dell’occupazione, mercoledì sarà diffuso il rapporto ADP di settembre, che dovrebbe mostrare che l’economia USA ha creato 163 mila posti di lavoro privati in più rispetto al mese precedente.
Venerdì il dato NFP dovrebbe far registrare un ulteriore rafforzamento del mercato occupazionale statunitense, con un incremento pari a 170 mila nuovi posti di lavoro.
Il mercato sarà molto sensibile a queste cifre sul lavoro, perché la Federal Reserve non potrebbe alzare il tasso d’interesse a breve, se poi il mercato occupazionale finisse sotto pressione.
Negli ultimi mesi, il mercato del lavoro ha inviato segnali contrastanti, sollevando dubbi sull’effettiva possibilità di ulteriori miglioramenti.
Da metà agosto, l’EUR/USD si muove nella fascia compresa fra 1,1123 e 1,1366. La coppia potrebbe scendere sotto questa fascia, se il dato NFP superasse in modo netto le previsioni medie.