È stato un Gennaio caldissimo dal punto di vista economico e politico. Un Gennaio in cui è andato tutto come doveva andare, o quasi: l’unica macchia è lo strappo di Atene con l’Unione Europea che tuttavia non desta particolari preoccupazioni. I mercati sono tranquilli, tranne ovviamente quelli ellenici dove pesano le prese di posizione estreme del nuovo premier Tsipras e il giudizio dell’agenzia di rating Standards and Poor’s che rivede l’outlook in negative preparando la strada ad una sforbiciata del rating di Atene. Una situazione non facile per il governo ellenico che si prepara a fronteggiare la dura realtà di un’Europa che non ama gli strappi o le porte sbattute. Sarà fondamentale tuttavia attendere i prossimi appuntamenti nella terra di Platone dove ad inizio febbraio il nuovo parlamento sarà chiamato ad eleggere il Presidente della Repubblica (6, 12 e 18 Febbraio) e dove il primo ministro Tsipras dovrà annunciare il programma di governo e chiedere la fiducia al parlamento (10 Febbraio): ovviamente il tutto prima del 16 Febbraio quando si riunirà l’ecofin e del 28 Febbraio quando scadranno i termini per l’estensione degli auti.
Market Movers
Alle 11:00 il dato sull’inflazione in eurozona atteso a -0.5% dal -0.2% della lettura precedente. Alla stessa or ail dato sul mercato del lavoro con il tasso di disoccupazione atteso stabile al 11.5%.
Alle 14:30 in Canada il dato sul PIL mese su mese è atteso a -0.1% dallo 0.3% della rilevazione precedente, mentre il dato trimestrale è atteso a 3.0% dal 5.0% scorso.
Alle 16:00 negli Stati Uniti l’indiche Michigan sulla fiducia dei consumatori è atteso a 98.2 stabile rispetto alla lettura precedente.
EURUSD
La settimana si avvia ad una conclusione stanca sul cambio EURUSD che scambia in queste prime ore di contrattazioni in Europa in area 1.1350 in un movimento di esaurimento tecnico in attesa dei dati sull’inflazione in uscita alle 11:00. Il primo banco di prova per Mario Draghi. Nonostante il programma QE non sia stato ancora inaugurato, il presidente della BCE spera di vedere qualche spiraglio positivo per effetto dell’annuncio e delle attese che davano ormai per scontato il varo del programma. Attenzione quindi a potenziali rialzi sulla moneta unica qualora violasse con forza la resistenza a 1.1350.
GBPUSD
Dopo i ribassi di ieri che hanno portato la sterlina inglese da area 1.5150 fino a 1.5050 nel rapporto con il biglietto verde, il trend ribassista sembra aver subito una Battuta d’arresto in queste prime ore di contrattazioni in Europa. Il quadro tecnico prevede in quest’area un forte livello di supporto che potrebbe arginare la discesa, soprattutto in caso di dati contrastati negli Stati Uniti questo pomeriggio.
USDJPY
Come anticipato, continua il trend laterale dello yen giapponese che si mantiene ancorato intorno al livello a 118.0. I dati della notte hanno provocato un po’ di volatilità, come da copione, ma senza causare particolari scostamenti da questa soglia di equilibrio che si sta riducendo in questi giorni tra i livelli di 117.50 e 118.50. L’assottigliamento dei limiti del trend laterale fa presagire un possibile momento di accumulo precedente ad una fase di direzionalità. Attenzione puntata sui dati americani del pomeriggio.