Indipendentemente dalla direzione che prenderà il mercato, di seguito parleremo di un titolo che probabilmente sarà richiesto e di un altro che potrebbe vedere ulteriori ribassi.
Ricordate però che la nostra tempistica si riferisce solamente alla settimana in apertura, da lunedì 4 settembre a venerdì 8 settembre.
Il titolo da comprare: Airbnb
Credo che il titolo di Airbnb (NASDAQ:ABNB) vedrà una performance superiore questa settimana, in scia alla notizia che sarà aggiunto all’indice S&P 500 nell’ambito del ribilanciamento trimestrale.
S&P Dow Jones Indices venerdì ha infatti reso noto che la compagnia di San Francisco, California, si unirà al seguitissimo indice, che replica la performance azionaria di 500 delle più grandi compagnie quotate sulla borsa statunitense, prima dell’inizio degli scambi di lunedì 18 settembre.
Airbnb sostituirà Newell Brands (NASDAQ:NWL), che andrà a far parte dell’indice S&P SmallCap 600.
La storia dimostra che i titoli spesso ricevono una spinta dopo la notizia della loro aggiunta all’S&P 500. In generale, i titoli che fanno questo salto solitamente traggono vantaggio da maggiore liquidità e interesse di investitori singoli e istituzionali, due fattori che possono far schizzare il prezzo delle azioni.
In effetti, gli studi dimostrano che le compagnie aggiunte all’S&P 500 vedono aumenti dei prezzi dei loro titoli in quanto i fondi di investimento passivi legati all’indice sono costretti a comprare azioni per riallinearsi con la nuova composizione dell’S&P 500.
ABNB ha chiuso la seduta di venerdì a 132,69 dollari, con una valutazione di circa 85 miliardi di dollari.
Le azioni sono andate alla grande nel 2023, con un guadagno sull’anno in corso del 55,2%, battendo facilmente la performance del mercato generale nello stesso periodo.
Gli investitori sono diventati più bullish su Airbnb negli ultimi mesi, grazie alla ripresa post-pandemica della domanda di viaggi internazionali, malgrado i timori di un rallentamento economico globale che alimentano le preoccupazioni per la spesa dei consumatori.
La compagnia ha riportato utili e ricavi che hanno facilmente battuto le stime il mese scorso ed ha dato previsioni ottimistiche per il periodo attuale, continuando a capitalizzare sulla ripresa del settore viaggi.
Il titolo da vendere: Kroger
Ritengo che Kroger (NYSE:KR) vivrà una settimana difficile, con le azioni che potrebbero arrivare a nuovi minimi: gli ultimi risultati della catena di supermercati potrebbero infatti rivelare un brusco rallentamento della crescita delle vendite a causa del contesto macro incerto.
I risultati finanziari del secondo trimestre di Kroger sono attesi prima della campanella di apertura di venerdì 8 settembre e dovrebbero riportare il duro colpo per il calo del traffico di clienti nei suoi punti vendita.
I partecipanti del mercato si aspettano una mossa considerevole delle azioni KR dopo il report, con una possibile oscillazione di circa il 6%, secondo il mercato delle opzioni.
Kroger, che dovrebbe acquisire il rivale Albertsons (NYSE:ACI) con un accordo da 25 miliardi di dollari, è sceso del 2,2% dopo il report di metà giugno.
Secondo un sondaggio di InvestingPro, gli analisti hanno tagliato le stime sugli utili di Kroger otto volte negli ultimi 90 giorni, rispetto a quattro revisioni al rialzo.
Wall Street si aspetta che la compagnia di Cincinnati, Ohio, che opera in oltre 2.700 località in 35 stati USA, guadagni 0,91 dollari ad azione, un dato pressoché invariato rispetto agli EPS di 0,90 dollari di un anno fa.
Il fatturato dovrebbe scendere dell’1,5% all’anno a 34,12 miliardi di dollari, tra la grande attività promozionale e il rallentamento della domanda per prodotti non essenziali ad alto margine.
Guardando al futuro, credo che Kroger non riuscirà ad alzare la forward guidance per il secondo trimestre di fila e che adotterà un tono cauto nei timori di un imminente rallentamento economico, mentre l’inflazione resta persistentemente alta.
Il titolo KR ha chiuso a 45,98 dollari venerdì, il prezzo di chiusura più basso dal 21 giugno. Alla valutazione attuale, Kroger ha una market cap di 33 miliardi di dollari ed è una delle catene di supermercati più grandi del Paese.
Le azioni sono rimaste indietro di un ampio margine rispetto alla performance del mercato generale sull’anno in corso, con appena +3,1% in confronto al quasi +18% dell’S&P 500.
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Nota: Al momento della scrittura, sono long su Dow Jones Industrial Average, S&P 500 e Nasdaq 100 tramite SPDR Dow ETF (DIA), SPDR S&P 500 ETF (SPY) e Invesco QQQ Trust ETF (QQQ). Sono long anche sul Technology Select Sector SPDR ETF (NYSE:XLK). Ribilancio regolarmente il mio portafoglio di singoli titoli ed ETF in base alla valutazione del rischio attuale sia del contesto macroeconomico che dei dati finanziari delle compagnie. Le opinioni presentate in questo articolo sono unicamente l’idea dell’autore e non devono essere considerate un consiglio di investimento.