Rassegna giornaliera sul mercato forex, 30 luglio 2019
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management
Per la prima volta dalla crisi finanziaria globale, la Federal Reserve potrebbe abbassare il tasso di interesse di 25 punti base. Il taglio in sé non sarebbe una sorpresa, in quanto i mercati avevano pienamente messo in conto l’intervento settimane fa, dopo l’annuncio di politica monetaria di giugno. La Fed non ci ha dato alcuna ragione per aspettarci qualcosa di diverso da un taglio di un quarto di punto, perciò la variazione dei tassi di interesse rappresenta la parte meno influente sui mercati dell’annuncio del FOMC. Piuttosto, i trader del dollaro USA dovrebbero focalizzarsi sui voti e sulle previsioni future. Abbiamo varie ragioni per ritenere che la Fed segnalerà che il taglio preventivo di questa settimana è tutto ciò che serve per quest’anno. Quando la banca centrale si è riunita a giugno, ha chiarito che le sue azioni di politica monetaria dipenderanno dai dati in arrivo. Dando uno sguardo alla tabella di seguito, notiamo che l’attività nel settore manifatturiero ed in quello dei servizi è rallentata ma l’occupazione non agricola ha visto una forte ripresa a giugno, le vendite al dettaglio core sono aumentate ad un ritmo più veloce e le borse hanno segnato un massimo storico. Una serie di policymaker USA hanno espresso il proprio sostegno ad un taglio di 25 punti base, ma molti di essi descrivono anche l’intervento come preventivo nonché come un’assicurazione dal rischio. Se era un’assicurazione che volevano, non c’è alcun bisogno di preparare il terreno ad un altro round di allentamento, soprattutto dal momento che la Fed non sa se un ulteriore allentamento sia necessario a questo punto.
Si può anche ipotizzare che sarà lasciata aperta la possibilità di un altro taglio di un quarto di punto. In base alle previsioni del grafico dot plot del mese scorso, almeno 7 policymaker supportavano l’idea di un allentamento di 50 punti base. Con l’inflazione all’1,6% e la crescita dell’occupazione in probabile rallentamento a luglio, un taglio di un quarto di punto è quello di cui ha bisogno l’economia in questo momento. Ma tutta l’incertezza che ha portato a questa decisione continua a costituire una minaccia per l’economia. Cina e Stati Uniti sono ben lontani da un accordo commerciale, gli investimenti delle imprese continuano a rallentare e gli investimenti diretti esteri cinesi sono crollati del 90%. L’attività manifatturiera ha segnato un minimo di 32 mesi tra l’indebolimento della domanda e l’attività del settore dei servizi vacilla. Le probabilità che venga raggiunto un accordo commerciale nei prossimi 2-3 mesi sono ridotte e questo clima di incertezza continuerà a pesare sul commercio e sulle attività di investimento. Sebbene una rottura totale dei dialoghi commerciali dovrebbe spingere ad un altro taglio dei tassi, anche questo stillicidio potrebbe portare ad ulteriori interventi. La realtà è che deve restare aperta la possibilità di altri allentamenti ed il Presidente della Fed Powell potrebbe decidere di esprimerlo chiaramente oggi.
Se fate trading sul FOMC, le parti più importanti dell’annuncio di politica monetaria saranno le votazioni e la conferenza stampa del Presidente della Fed Powell.
Scenario 1 - Se la decisione di un taglio di 25 punti base sarà stata unanime (senza dissensi per un intervento minore o maggiore) e Powell non dovesse fare cenno ad ulteriori interventi, il dollaro USA schizzerà. A trarne maggiore vantaggio probabilmente saranno le coppie USD/JPY, USD/CHF e EUR/USD. In questo caso, non ci sorprenderebbe vedere il cambio USD/JPY superare 109,50.
Scenario 2 - Se 2 o più membri votanti del FOMC fossero a favore di una mossa più aggressiva e Powell lasciasse aperta la possibilità di un altro intervento, il dollaro crollerebbe ed il cambio USD/JPY si preparerebbe a scendere sotto 107,50.
Scenario 3 - E nell’eventualità che ci sia dissenso ma Powell fosse evasivo circa ulteriori allentamenti, la reazione del dollaro dipenderà dal fatto che ci sia stato un maggiore dissenso a favore di non intervenire o di un taglio maggiore. Dal momento che le prospettive sono incerte e che non è chiara la posizione della Fed, il report sull’occupazione non agricola di luglio di venerdì influirà sulla direzione dei mercati.