I titoli tech ad alta crescita, andati in forte selloff ad un certo punto all’inizio di quest’anno, stanno registrando un risveglio ultimamente. Gli investitori stanno infatti ora tornando sul settore, a scapito dei titoli legati all’economia, come industriali, materiali e finanziari.
Questo sviluppo ha visto l’indice NASDAQ Composite schizzare a nuovi massimi storici questa settimana, con gli scambi tech tornati alla ribalta.
Grafico giornaliero NASDAQ Composite
Considerato il sentimento nuovamente favorevole degli investitori nei confronti del tech, ecco tre nomi da considerare mentre viene data un’altra chance ai titoli tecnologici in rapida crescita.
1. CrowdStrike
- Performance sull’anno in corso: +7,8%
- Capitalizzazione di mercato: 52,7 miliardi di dollari
CrowdStrike Holdings (NASDAQ:CRWD), la cui tecnologia viene utilizzata per identificare e prevenire infrazioni della sicurezza, ha visto il suo titolo registrare una certa turbolenza ultimamente.
Dopo essere schizzato al massimo storico di 250,42 dollari il 16 febbraio, il titolo di CRWD è crollato rapidamente al minimo di 168,67 dollari il 5 marzo, sulla scia di un selloff generale dei nomi tech ad alta crescita.
Il titolo di CrowdStrike ha poi recuperato parte delle perdite, chiudendo a 228,34 dollari ieri sera, ma si attesta ancora a circa il 9% al di sotto del recente picco storico.
Lo specialista di sicurezza informatica con sede a Sunnyvale, California, il cui titolo è rimbalzato di quasi l’8% sull’anno in corso e del 145% negli ultimi 12 mesi, ha una valutazione di 52,7 miliardi di dollari.
Grafico giornaliero titolo CrowdStrike
CrowdStrike ha battuto di gran lunga le aspettative su utili e ricavi quando ha pubblicato i risultati finanziari del primo trimestre fiscale il 3 giugno, avvantaggiata dall’aumento delle spese aziendali per la sicurezza informatica.
I risultati finanziari della società ora hanno battuto le stime ogni trimestre, da quando ha debuttato in borsa nel giugno 2019.
Gli utili per azione rivisti ammontano a 0,10 dollari, con un’impennata di ben il 400% dagli EPS rivisti di 0,02 dollari di un anno fa. I ricavi, intanto, sono schizzati del 70% su base annua ad un record di 302,8 milioni di dollari, superando facilmente le aspettative di vendite pari a 291,5 milioni di dollari.
Ancor più straordinario, CrowdStrike ha reso noto che il fatturato annuo ricorrente (ARR), un importante indicatore sulle vendite, ha visto un balzo del 74% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, raggiungendo un massimo storico di 1,19 miliardi di dollari.
L’azienda di sicurezza informatica ha aggiunto 1.524 nuovi abbonati netti nel trimestre, rispecchiando l’impennata della domanda per la sua piattaforma di cyber-sicurezza su cloud, Falcon. Al momento conta un totale di 11.420 clienti, con un’impennata dell’82% dallo stesso periodo di un anno fa.
Inoltre, la gestione di CrowdStrike è sembrata ottimista circa le prospettive per i prossimi mesi, stimando una crescita dei ricavi di quasi il 62% nel secondo trimestre a 321,3 milioni di dollari.
“Crediamo che il solido contesto di domanda trainato da trend secolari, come la trasformazione digitale e della sicurezza, l’adozione del cloud e le maggiori minacce, offra un trampolino per una crescita sostenibile a lungo termine”, ha spiegato George Kurtz, cofondatore ed amministratore delegato di CrowdStrike, in una dichiarazione.
2. Roku
- Performance sull’anno in corso: +2,4%
- Capitalizzazione di mercato: 45 miliardi di dollari
Dopo aver registrato una forte impennata di quasi il 150% nel 2020, il titolo di Roku (NASDAQ:ROKU) è schizzato di un altro 46% ad un certo punto all’inizio del 2021, prima che il selloff delle società tech, che erano andate alla grande durante la pandemia di COVID, togliesse un po’ di slancio alla corsa della piattaforma di video in streaming.
Il titolo di ROKU ha chiuso a 339,88 dollari ieri, circa il 30% al di sotto del massimo storico di 486,40 dollari toccato il 16 febbraio. Ai livelli attuali, il pioniere dei video in streaming con sede a San José, California (che continua a registrare comunque un balzo del 216% sull’ultimo anno) ha una capitalizzazione di mercato di circa 45 miliardi di dollari.
Grafico giornaliero titolo Roku
Roku ha riportato profitti a sorpresa quando ha pubblicato i risultati finanziari del primo trimestre il 6 maggio, insieme a ricavi migliori del previsto, schizzati del 79% dallo stesso periodo dell’anno prima.
La piattaforma di video in streaming ha battuto o rispettato le stime di Wall Street per 15 trimestri consecutivi, dal terzo trimestre 2017, grazie alla rapida crescita degli utenti, che si è tradotta in maggiori entrate pubblicitarie.
Roku ha aggiunto 2,4 milioni di account attivi nel primo trimestre, portando il totale a 53,6 milioni. Questi account hanno trascorso ben 18,3 miliardi di ore di streaming sull’hub di Roku, in salita dai 17,0 miliardi di ore del trimestre precedente.
Aggiungendosi a questi numeri incoraggianti, il dato ARPU (ricavo medio per utente) di Roku, un importante indicatore sulle vendite, ha registrato un rialzo percentuale a doppia cifra, schizzando del 32% su base annua al massimo storico di 32,14 dollari.
“Gli inserzionisti continuano a seguire il pubblico e spostano i budget sullo streaming TV, e le inserzioni video visualizzate e monetizzate di Roku sono più che raddoppiate su base annua”, si legge nella dichiarazione sugli utili della società.
Guardando al futuro, la gestione di Roku ha fornito prospettive positive sul trimestre in corso, alzando le stime su profitti e vendite grazie alla solida crescita della sua attività core di ricavi pubblicitari.
Malgrado la recente volatilità, ci aspettiamo che il titolo di ROKU continui a salire nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, in quanto l’attuale contesto operativo ha creato la situazione perfetta perché la piattaforma streaming continui a prosperare.
3. Pinterest
- Performance sull’anno in corso: +7%
- Capitalizzazione di mercato: 44,9 miliardi di dollari
Il titolo di Pinterest (NYSE:PINS), uno dei maggiori successi del 2020, ha visto rallentare la sua ascesa quest’anno, con un balzo di solo il 7% sull’anno in corso, poiché si è raffreddato il sentimento degli investitori nei confronti dei titoli tech ad alta crescita che avevano prosperato durante la pandemia di COVID-19.
Il titolo di PINS, che continua a segnare un’impennata del 233% sugli ultimi 12 mesi, ha chiuso a 70,55 dollari ieri sera, con una capitalizzazione di mercato pari a circa 44,9 miliardi di dollari per la piattaforma social di condivisione foto, con sede a San Francisco, California.
Ai livelli attuali, resta a più del 21% al di sotto del recente record di 89,50 dollari raggiunto il 16 febbraio.
Grafico giornaliero titolo di Pinterest
Pinterest ha riportato utili e ricavi che hanno facilmente battuto le stime quando ha pubblicato i risultati finanziari del primo trimestre a fine aprile, grazie alle forti spese inserzionistiche e ad un’ulteriore espansione internazionale.
Batte le aspettative di Wall Street su profitti e vendite da quattro trimestri consecutivi ormai.
La società social ha riportato utili per azione rivisti di 0,11 dollari, superando le stime di 0,06 dollari. I ricavi di 485,2 milioni di dollari sono schizzati del 78% su base annua, contro le previsioni di un dato pari a 471,7 milioni di dollari.
Pinterest ha reso noto che il dato MAU (utenti attivi mensilmente) globale è balzato del 30% da un anno fa a 478 milioni, mancando per un pelo i 479,4 milioni previsti. Gli utenti attivi mensilmente USA hanno totalizzato 98 milioni, con +9% su base annua, mentre il dato MAU internazionale ha visto una crescita del 37% a 380 milioni.
Guardando al futuro, le stime di Pinterest sul secondo trimestre mostrano chiaramente che il social non si aspetta alcun rallentamento nei prossimi mesi, con i ricavi che dovrebbero crescere di ben il 105% da un anno fa a 558 milioni di dollari.
Inoltre, Pinterest ha reso noto che il dato MAU globale dovrebbe crescere nel range del 15%, mentre la crescita degli utenti statunitensi dovrebbe restare invariata su base percentuale annua.
“Con i lockdown per la pandemia allentati in alcune parti del mondo a metà marzo, abbiamo iniziato a vedere segni di minore coinvolgimento e crescita degli utenti su Pinterest, e presumiamo che queste persone stiano passando più tempo offline”, ha affermato l’amministratore delegato Ben Silbermann durante la call sugli utili della società. “Sebbene sia impossibile dire come si comporterà la gente nei mesi estivi, ci aspettiamo che questo trend continui”, ha aggiunto.
Nonostante i timori per il rallentamento della crescita degli utenti, Pinterest resta ben posizionato per continuare a segnare una delle migliori performance nel fiorente mondo dei social, grazie alla forte domanda degli inserzionisti nonché ai ritorni positivi derivanti dalla sua espansione internazionale in atto.