Il cannabidiolo, noto come CBD, è un composto chimico che si trova nella canapa, sorella della pianta di cannabis. Al contrario della marijuana, non ha le stesse proprietà psicoattive e quindi non fa “sballare” chi lo utilizza. Il CBD offre invece una vasta gamma di benefici per la salute, dalla riduzione dell’ansia all’alleviamento del dolore, al miglioramento del sonno. Circa 64 milioni di americani hanno già provato il CBD, secondo Consumer Reports.
Con il settore della cannabis che espande la sua portata ed il CBD che diventa sempre più diffuso, numerosissime compagnie di bevande, alimenti e cosmetici si stanno fiondando sul mercato. Secondo la U.S. Natural Products Association più di 1.550 prodotti legati al CBD sono stati lanciati nel corso degli ultimi tre anni.
Il risultato? Il settore del CBD ha il potenziale di diventare un affare da 22 miliardi di dollari entro il 2022, secondo l’agenzia di ricerche focalizzata sulla cannabis Brightfield Group. Tre compagnie in tre differenti posizioni sul mercato del CBD sembrano essere destinate ad arrivare alle stelle:
1. GW Pharmaceuticals
Il titolo di GW Pharmaceuticals (NASDAQ:GWPH), che al momento offre l’unico farmaco derivato dal CBD approvato dalla FDA, ha segnato un’impennata di quasi l’83% quest’anno. Ieri ha chiuso a 177,99 dollari, con una capitalizzazione di mercato di circa 5,5 miliardi di dollari.
La compagnia biotech ha pubblicato utili del primo trimestre che hanno battuto le aspettative il 6 maggio, con le vendite del suo antiepilettico Epidiolex (che ha ottenuto l’approvazione della FDA nel giugno 2018) schizzate oltre le attese.
La compagnia ha registrato ricavi di 39,2 milioni di dollari in soli tre mesi terminati il 31 marzo, con uno straordinario +1.200% dai 3 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. L’Epidiolex - il farmaco responsabile dell’impennata delle entrate della compagnia - ha totalizzato vendite di 33,5 milioni di dollari nel primo trimestre, più del doppio dei 16 milioni previsti.
GW ha inoltre riportato risultati positivi per lo studio di fase 3 del farmaco nel trattamento di un’altra forma più rara di epilessia. La compagnia intende chiedere un’approvazione supplementare alla FDA nel quarto trimestre del 2019.
La compagnia britannica ha inoltre annunciato che lancerà l’Epidiolex in cinque importanti mercati europei entro la fine dell’anno, uno sviluppo che potrebbe vedere le vendite aumentare significativamente nei prossimi anni.
2. Molson Coors
Molson Coors (NYSE:TAP) è diventata la prima importante compagnia di bevande ad entrare nel mondo del CBD quando ha annunciato di voler sviluppare bibite ad infuso di CBD nell’agosto 2018.
Il produttore di birra con sede a Denver ha organizzato una joint venture con un coltivatore canadese di cannabis, Hexo (NYSE:HEXO), (TSX:HEXO), per creare una collaborazione “per cercare nuove opportunità per lo sviluppo di bevande analcoliche e ad infusione di cannabis per il mercato canadese”. La joint venture, nota come Truss, prevede che Molson abbia una partecipazione di maggioranza del 57,5% mentre Hexo ne possiede la restante parte.
Ciò rende il colosso della birra nordamericano ben posizionato per ottenere una fetta significativa del mercato delle bibite analcoliche a base di CBD in Canada quando i cibi e le bevande ad infusione diventeranno legali il 17 ottobre. Il mercato canadese delle bibite CBD si stima abbia un valore di circa 2,2 miliardi di dollari, secondo Mark Hunter, presidente ed amministratore delegato di Molson Coors.
Il mercato delle bibite a base di cannabis USA, invece, dovrebbe valere 1,4 miliardi di dollari entro il 2024, in base a recenti stime. Al momento, la U.S. Food and Drug Administration (FDA) proibisce l’aggiunta di CBD a cibi e bevande, malgrado stiano ultimamente aumentando i tentativi di rinegoziare lo status del componente chimico come supplemento alimentare legale.
Il titolo, che ieri ha chiuso a 57,43 dollari, è rimbalzato di circa il 3% finora quest’anno.
3. Ulta Beauty
Ulta (NASDAQ:ULTA), uno dei principali distributori di cosmetici negli Stati Uniti, a metà marzo ha annunciato di voler cominciare a lanciare per la prima volta una serie di prodotti per la cura della pelle a base di CBD.
Il colosso dei cosmetici al momento offre cinque prodotti del marchio Cannuka, che unisce il CBD al miele di manuka, online e in tutti i suoi punti vendita, con eccezione di Nebraska, Idaho e Sud Dakota, dove il CBD è ancora vietato per legge. I prodotti sono sia maschili che femminili.
Il titolo del gigante della cosmetica, schizzato di circa il 38% nel 2019, ha chiuso a 337,48 dollari ieri, non lontano dal massimo storico di 359,69 dollari del 17 aprile.
Malgrado i forti guadagni registrati dall’inizio dell’anno, il titolo sembra destinato ad un ulteriore apprezzamento man mano che più clienti saranno attratti dai prodotti di bellezza a base di CBD. Gli analisti di Jefferies stimano che il mercato della bellezza legato al CBD possa raggiungere i 25 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni, rappresentando il 10-15% del mercato globale della cura della pelle.