In vista della settimana di trading ridotta per festa, con i mercati USA chiusi nella giornata di lunedì per la Festa dell’Indipendenza del 4 luglio, gli investitori probabilmente sposteranno l’attenzione sulla pandemia, dopo le notizie che la variante Delta sta facendo di nuovo schizzare i contagi in tutto il mondo. La variante del COVID a rapida diffusione minaccia anche la ripresa economica, importantissima per i titoli ciclici.
La versione “super-trasmissibile” del coronavirus potrebbe eclissare le altre mutazioni del virus negli USA in poche settimane, ha spiegato la direttrice del CDC Rochelle Walensky. Circa 1.000 contee statunitensi con bassi tassi di vaccinazione, soprattutto nel sudest e nel Midwest, sono particolarmente vulnerabili.
Sull’anno in corso, i ciclici hanno segnato alcune delle performance migliori. I titoli energetici schizzano del 44,5%, con la ripresa dei prezzi del greggio, e i finanziari hanno registrato un balzo del 25%. Al contrario, i titoli growth dell’indice S&P 500 salgono del 14,3%, con una lieve debolezza rispetto al rialzo del 15,5% dell’indice generale. I titoli tech segnano un’impennata del 15% sull’anno in corso.
Tra questi timori per la traiettoria futura della pandemia, ecco tre titoli che saranno sotto i nostri riflettori nella settimana appena aperta:
1. Tesla (NASDAQ:TSLA)
Potrebbe esserci una certa attività del titolo di Tesla (NASDAQ:TSLA) questa settimana, dopo che la casa automobilistica di veicoli elettrici venerdì ha riportato di aver consegnato la cifra record di 201.250 auto in tutto il mondo nel secondo trimestre. I dati sulle vendite trimestrali, pubblicati prima del report sul secondo trimestre della società, in programma lunedì 26 luglio, offrono importanti dettagli sulla posizione finanziaria del produttore di veicoli elettrici, tra i problemi delle filiere che affliggono l’intero settore automobilistico.
Grafico settimanale TSLA sui 12 mesi precedenti (TTM)
La maggior parte delle vendite nel periodo, segnato dalla carenza di chip, è rappresentata dalla popolare berlina Model 3 e dal crossover Model Y. “I nostri team hanno svolto un ottimo lavoro nell’affrontare i problemi globali di filiere e logistica”, si legge in una dichiarazione di Tesla.
Il titolo della società con sede a Palo Alto, California, ha chiuso venerdì a 678,90 dollari, con un crollo di circa il 4% sull’anno. Dopo essere rimasto sotto pressione fino a giugno, il titolo ha cominciato a mostrare forza nell’ultimo mese, con un balzo di circa il 12%.
2. Broadcom
Alla fine della scorsa settimana, la Federal Trade Commission ha accusato il fornitore di chip per computer Broadcom (NASDAQ:AVGO) di aver illegalmente monopolizzato il mercato dei componenti di semiconduttori.
Grafico settimanale AVGO sui 12 mesi precedenti (TTM)
La commissione ha votato all’unanimità per sporgere denuncia contro la società con sede a San Jose, California, e la nuova presidente Lina Khan non ha partecipato al voto. Allo stesso tempo, la commissione ha votato per accettare una proposta ordinanza consensuale, circa le questioni della denuncia, firmata da Broadcom per la consultazione pubblica.
Broadcom è uno dei più grandi produttori di chip al mondo; produce anche componenti di smartphone, componenti importanti per attrezzature di rete e semiconduttori per attrezzature Wi-Fi e decoder.
L’accordo proposto impedirebbe a Broadcom di siglare contratti di esclusiva o di loyalty con determinati clienti e richiederebbe alla società di non condizionare l’accesso ai chip su contratti di esclusiva o di loyalty. Vieterebbe inoltre a Broadcom di rivalersi sui clienti che trattano con i suoi rivali, secondo CNBC.com.
”Siamo felici dei progressi nella risoluzione di questa questione della banda larga con la FTC con condizioni sostanzialmente simili ad un precedente accordo con la CE sugli stessi prodotti”, si legge in una dichiarazione di Broadcom.
“Siamo altrettanto soddisfatti del fatto che le indagini della FTC sulle nostre altre attività si siano chiuse senza interventi”.
Il titolo di Broadcom, schizzato di circa il 7% quest’anno, è rimasto pressoché invariato venerdì, chiudendo a 468,17 dollari.
3. American Airlines
Gli investitori seguiranno da vicino i trend dei viaggi aerei durante il weekend di festa del 4 luglio che potrebbero mettere in evidenza la domanda repressa di viaggi per il periodo estivo, dopo oltre un anno di restrizioni per frenare la diffusione della letale pandemia di COVID-19.
L’improvviso balzo della domanda, alimentato dal fatto che i consumatori sono stanchi di stare chiusi a casa, ha reso più difficoltoso per le compagnie aeree rimettersi rapidamente in attività, dopo i tagli dovuti all’inizio della pandemia l’anno scorso. Si è reso necessario riaddestrare i piloti che si erano messi in congedo e quelli passati a nuovi tipi di aereo, con la domanda di volo tornata quasi ai livelli del 2019, ha riportato Bloomberg il mese scorso.
Grafico settimanale AAL sui 12 mesi precedenti (TTM)
American Airlines (NASDAQ:AAL) ha riaggiunto voli più velocemente dei suoi principali rivali. Al momento opera a circa il 10% in meno della sua capacità di posti 2019, secondo i dati dell’agenzia OAG.
Queste limitazioni della capacità, e la minaccia di nuove varianti di coronavirus, pesano sul titolo di AAL. Il titolo è crollato di circa il 16% nell’ultimo mese.
Chiudendo a 21,48 dollari venerdì, il titolo continua a segnare un balzo del 36% quest’anno.