I titoli azionari hanno chiuso un’altra settimana volatile venerdì, con gli investitori preoccupati per la diffusione in Europa della variante Delta del COVID-19 ed il suo impatto sulla crescita economica statunitense. Sebbene abbia chiuso in calo nell’ultimo giorno di scambi, l’indice S&P 500 è salito dello 0,3% sulla settimana, grazie agli utili forti nel settore distribuzione. L’indice blue-chip Dow è crollato dell’1,3% nello stesso periodo, mentre il NASDAQ Composite, legato al settore tech, è balzato dell’1,2% su base settimanale.
Gli investitori dell’azionario sono stati nervosi venerdì, quando l’Austria ha annunciato l’introduzione di un lockdown nazionale totale per via dell’impennata di casi di COVID nel paese. In Germania sono state implementate nuove restrizioni per i non vaccinati, con i casi giornalieri saliti ad un massimo storico nella più grande economia europea.
A parte i timori per l’andamento dell’epidemia quest’inverno, gli investitori seguiranno le pubblicazioni sugli utili di alcune società tech, tra le ultime a pubblicarli. Ecco le tre che seguiamo:
1. Zoom Video
Zoom Video Communications (NASDAQ:ZM) pubblicherà gli utili del Q3 lunedì 22 novembre dopo la campanella, tra i segnali che la crescita del periodo della pandemia per la piattaforma di videoconferenze stia per finire, con la riapertura di scuole ed uffici.
La società dovrebbe riportare utili di 1,09 dollari ad azione, su vendite di 1,02 miliardi di dollari. Il titolo della società con sede a San Jose, California, è sotto pressione, dopo che la gestione ha fornito una previsione sulle vendite ad agosto che ha deluso le stime di alcuni analisti.
Il titolo di ZM venerdì ha chiuso a 251,30 dollari, con un crollo di oltre il 25% sull’anno, dopo essere schizzato di cinque volte nel 2020, quando l’utilizzo della sua piattaforma era esploso all’apice della pandemia e dei conseguenti lockdown. Ma questa crescita stellare sta rallentando prima di quanto molti analisti avessero previsto.
I ricavi di Zoom sono schizzati del 369% nel quarto trimestre fiscale 2020, del 191% nel primo trimestre del 2021 e del 54% nei tre mesi terminati il 31 luglio. Le previsioni della società indicano che le vendite potrebbero salire solo del 15% nel terzo trimestre fiscale.
2. Best Buy
Best Buy (NYSE:BBY), la più grande catena di elettronica e tecnologia con negozi negli USA e in Canada, pubblicherà gli utili del Q3 martedì 23 novembre prima dell’apertura dei mercati. Il distributore dovrebbe registrare 1,94 dollari ad azione di profitti su ricavi di 11,62 miliardi di dollari, secondo le stime medie degli analisti.
Data la forza dei report sugli utili degli altri importanti distributori pubblicati la scorsa settimana, ci sono alte probabilità che Best Buy possa sorprendere al rialzo in vista dell’importante periodo delle feste. In previsione di questa robusta attività di vendite, gli investitori hanno spinto su il titolo di BBY di circa il 24% negli ultimi tre mesi. Venerdì ha chiuso a 136,13 dollari.
Best Buy sta emergendo in modo solido dal boom della pandemia della domanda di dispositivi elettronici, grazie alle sue capacità di e-commerce superiori. Ora, con l’economia in stabile riapertura, i suoi punti vendita fisici sono avvantaggiati dal fatto che i clienti tornano a fare spese in negozio.
3. Dell Technologies
Dell Technologies (NYSE:DELL) pubblicherà i risultati del Q3 fiscale 2022 lo stesso giorno, ma dopo la chiusura. Gli analisti si aspettano 2,30 dollari di EPS su oltre 27,37 miliardi di dollari di ricavi.
Il fornitore di prodotti e servizi IT con sede a Round Rock, Texas, ha beneficiato della forte domanda di PC da parte di lavoratori e studenti chiusi in casa durante la pandemia di coronavirus. Allo stesso tempo, tuttavia, le vendite dai clienti aziendali ne hanno sofferto, per via della recessione innescata dal virus.
L’amministratore delegato Michael Dell sta cercando di ridurre la dipendenza della sua società dalle vendite di hardware una tantum. Sta puntando a trasformarla in un venditore di servizi informatici su abbonamento. Al momento, DELL continua ad ottenere circa metà dei suoi ricavi dagli acquisti di PC da parte di società e consumatori.
Il titolo di Dell è schizzato del 48% quest’anno, chiudendo venerdì a 55,02 dollari. All’inizio del mese, Dell ha completato lo spin-off di VMware (NYSE:VMW), un produttore di software aziendali in cui ha una partecipazione di oltre l’80%, creando due società quotate in borsa ed ottenendo liquidità per ripagare i debiti.