I nuvoloni neri che si erano addensati sui mercati sembrano improvvisamente diradarsi. Le risposte positive provenienti dalla questione commerciale USA/Cina e la conferma dei conservatori a capo del Parlamento Britannico hanno riacceso la propensione al rischio. Attenzione però, perché spesso sono i dettagli a fare la differenza. E’ vero, Cina e Stati Uniti hanno siglato la fase 1 dell’accordo ma la mancanza di dettagli e alcune questioni ancora non chiare rischiano di interrompere la corsa. La reazione positiva iniziale di giovedì è stata seguita dalla cautela di venerdì. Accelerazioni e ritracciamenti hanno riguardato un po’ tutti i mercati principali.
Il tasso dollaro/yuan ha rappresentato, ultimamente, uno dei principali termometri del rischio. Siamo passata da 6.93 nuovamente a quota 7.00, un livello che se rotto con decisione potrebbe fornirci maggiori indicazioni sulle intenzioni degli operatori. I rendimenti obbligazionari sono cresciuti nelle prime ore di contrattazione, anche lo yen e il dollaro stanno perdendo quota stamattina ed è un chiaro segnale di propensione al rischio. Se guardiamo l’azionario, con il calo del VIX potremmo ipotizzare una nuova spinta al rialzo.
Anche i dati economici cinesi sorprendentemente positivi si stanno rivelando important in tal senso. La produzione industriale è salita ai massimi pluriennali ovvero a + 6,2% (+ 5,0% atteso, + 4,7% a ottobre) e le vendite al dettaglio all'8,0% (+ 7,6% atteso, + 7,2% a ottobre).
Wall Street ha chiuso la scorsa settimana mostrando cautela, con l' S&P 500 praticamente stabile a 3169 punti, mentre i futures statunitensi aprivano la giornata guadagnando in + 0,3%. In Asia la sessione è stata contrastante con il Nikkei -0,3% e lo Shanghai Composite + 0,6%. Nel forex abbiamo alcune contraddizioni: la Sterlina sembra ancora proiettata al rialzo così come anche l’Euro (nonostante PMI non certo positive). Abbiamo una lieve debolezza JPY e un CAD in buona salute. Nelle materie prime c'è poca direzione sull'oro, mentre il petrolio ha approcciato la resistenza dei 60$ barile.
Come detto le letture flash per dicembre dei PMI dell’Eurozona sono stati contrastanti: sotto le attese il manifatturiero, mentre salgono i servizi. Ciò ha mantenuto il composit index pressoché invariato. Male il Regno Unito, che evidenzia l’ulteriore contrazione del settore della manifattura e dei servizi. Il PMI manifatturiero flash americano è previsto alle 15:45 e dovrebbe rimanere invariato a 52,6, mentre i servizi dovrebbero salire a 52,0 (da 51,6).