Dopo i risultati del mercato del lavoro tedesco ora l’attenzione è concentrata tutta sulla Germania che si riscopre locomotiva d’Europa dopo una breve parentesi di défaillance. Come avevamo sottolineato in precedenza ora l’intera eurozona guarderà al paese della cancelliera Merkel con la speranza di un effetto-trasmissione della fase congiunturale positiva. Sulle rive del fiume Meno il presidente della BCE Mario Draghi e il consiglio direttivo dell’istituto di Francoforte sembrano ormai prossimi ad inaugurare la fase QE anche in Europa con la conseguenza diretta che Draghi è riuscito ad abbattere il cambio della moneta unica fino in area 1.19: una prima vera grande vittoria per l’Europa che sterilizza la debolezza dell’euro con la discesa delle quotazioni del greggio per quanto riguarda il comparto energia e può contare su un rinnovato incentivo per le aziende esportatrici, guardate come uno dei buoi da traino per la ripresa dell’economia comunitaria.
Market Movers
Alle 9:55 il dato sul tasso di disoccupazione in Germania risultato a 6.5% in calo rispetto al precedente a 6.6%.
Alle 11:00 il dato preliminare sull’inflazione in Europa è atteso a -0.1% dallo 0.3% della rilevazione precedente per il dato generale, mentre la componente core è attesa stabile a 0.7%. Alla stessa ora il tasso di disoccupazione è atteso invariato a 11.5%.
Alle 14:15 negli Stati Uniti il dato ADP sulla variazione del numero di occupati del settore non agricolo è atteso in rialzo di 226 mila unità dalle 208 mila della rilevazione precedente. Alle 14:30 la bilancia commerciale è attesa a -42.0 miliardi dai -43.4 della lettura precedente.
Alle 14:30 in Canada il dato sulla bilancia commerciale è atteso a -0.2 miliardi rispetto ai 0.1 miliardi della lettura precedente, mentre alle 16:00 il dato PMI Ivey è atteso in rallentamento a 52.3 dal 56.9 della rilevazione precedente.
Alle 20:00 negli Stati Uniti la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione di politica monetaria.
EURUSD
La settimana della moneta unica prosegue all’insegna del ribasso con il rapporto tra euro e dollaro che si attesta nelle prime ore di contrattazioni in Europa in area 1.1860. il quadro tecnico non è particolarmente mutato dopo la rapida discesa della scorsa settimana e rimane ribassista nel medio periodo con i primi target in area 1.18 qualora i dati sull’inflazione in uscita oggi risultino in linea o peggiori delle attese.
GBPUSD
Continua rapida la discesa della sterlina inglese che anche durante la notte scorsa continua a perdere terreno contro biglietto verde riportandosi in queste prime ore di contrattazione in Europa in area 1.5130. Il quadro tecnico vede il cable in prossimità di un’area di rallentamento e accumulazione tra 1.51 e 1.5150 con la possibilità di lateralizzazione fino a domani in occasione della riunione di politica monetaria della Bank of England che potrebbe dare direzionalità alla sterlina inglese.
USDJPY
Lo yen giapponese, dopo un inizio di settimana strabiliante ha ceduto terreno nella notte riportandosi in area 119.0 nel rapporto con il dollaro. Sembra un rallentamento legato principalmente ad uno storno tecnico più che supportato da elementi di analisi fondamentale anche in vista del risultato della borsa di Tokyo con l’indice Nikkei che chiude in sostanziale parità a +0.01%. Come indicato tempo fa, la banda di oscillazione di equilibrio del rapporto tra biglietto verde e yen giapponese ha visto i propri massimi in area 120.60, con minimi sempre più bassi che definiscono un quadro tecnico vagamente ribassista con una tendenza ad ampie bande di oscillazione in attesa di una migliore definizione dell’assetto fondamentale.