Situazione tecnica da rimbalzo per il DAX che ha chiuso l'ottava a 7468 punti, poggiandosi sulla media mobile esponenziale a 200 gg. con stocastico ed RSI in ipervenduto, contornati da un principio di divergenza rialzista sul CCi-s.
Possibili approdi in area 7680/7780 in settimana se il supporto regge.
Mentre i future americani restano ben intonati sui massimi, il nostro FIB ha tenuto bene i supporti in area 15000 ed ha recuperato una settimana iniziata male, impostando una reazione che dovrebbe portare a raggiungere i 15700/15750 punti a breve.
La forza rialzista è a 57,14 contro i 28,5 di quella ribassista e crediamo che possa continuare a farsi sentire in settimana, almeno fino al detto target.
Il Petrolio ha trovato un rimbalzo sul 61,8% di Fibonacci recuperando il successivo livello (50%) a 88 USD/b.
Se il rimbalzo proseguirà, il target è situato a 91,60 USD/b.
Anche l'Oro ha sentito i supporti e ha chiuso la settimana poco sopra 1400 USD/oz. dando così supporto al quadro economico generale.
E' possibile quindi ripartire, situazione politica italiana (con Napolitano rieletto) permettendo e al test della possibilità di formare un nuovo governo per ridare spinta alle riforme e, di conseguenza, al mercato.
La geografia dei cambi vede un EUR/USD che ha riconquistato la EMA200 a quota 1,30500 ma che chiude la settimana con una candela di inversione di brevissimo.
Supporto a 1,3020, poi a 1,2965: pensiamo ad un ritracciamento a breve verso uno di questi livelli, per poi ripartire.
Più intricata la situazione sull 'EUR/JPY che viaggia sui massimi di periodo (resistenza a 131,15) con gli oscillatori in range e le bande di Bollinger ai massimi di apertura degli ultimi sei mesi.
Possibile una compressione di volatilità nei prossimi 5/10 gg. per ridare forza al cross. USD/CAD lambisce una trendline ribassista di lungo periodo che vede la resistenza a 1,031 mentre il supporto di breve lo inquadrerei a 1,0207 e, se violato, a 1,005/1,000 EMA200.
Attenzione a quota 99,65 di USD/JPY (doppio max di breve) perché potrebbe ricacciare in basso il cambio.
In quell'area, infatti, ci sono due segnali short e, anche qui, registriamo un'apertura delle bande di Bollinger smisurata rispetto agli ultimi sei mesi.
GBP/USD a 1,5229 sulla mediana potrebbe ripartire insieme alle borse con gli oscillatori in range o dopo una ulteriore velocissima flessione degli stessi che lo porterebbe in area 1,5150.
Per terminare uno sguardo al BUND: lo vedo compresso sui massimi della trendline ribassista di lungo termine (sopra 146/146,5) con potenzialità ribassiste che dovrebbero giovare allo spread in zona 290/285.
Sante Leone
Analista e Trader indipendente