- Il rally dei titoli bancari ha perso lo slancio quest’anno nei timori per la crescita
- Le banche affrontano anche pressioni sui costi, che pesano sui margini
- Malgrado i rischi, alcuni analisti vedono valore in alcuni importanti titoli bancari e consigliano ai clienti di comprare sul calo
Gli utili di alcune delle maggiori banche statunitensi, comprese JPMorgan Chase (NYSE:JPM), Goldman Sachs (NYSE:GS), e Citigroup (NYSE:C), potrebbero rivelare che l’aumento delle pressioni sui costi sta danneggiando i margini di questi istituti finanziari multinazionali nonostante la spinta derivante dai tassi di interesse in salita.
Gli investitori vendono i titoli bancari tra i segnali che le potenze finanziarie di Wall Street che hanno portato i ricavi ai massimi record abbiano cominciato a raffreddarsi. L’indice di riferimento KBW Bank Index, che replica 24 delle maggiori banche statunitensi, è sceso di oltre il 18% dopo il picco del 12 gennaio.
Nello stesso periodo, l’indice S&P 500 è andato molto meglio, con -5%.
Questa performance deludente arriva dopo un possente rally nel 2021, quando l’indice KBW Bank Index aveva registrato un’impennata del 35%, con gli investitori che avevano scommesso che la decisione della Federal Reserve di alzare i tassi di interesse avrebbe beneficiato i risultati delle banche.
Ma il rally ha perso slancio quest’anno, per l’aumento dei timori circa l’aggressivo inasprimento della Fed combattere l’inflazione al massimo di 40 anni che potrebbe spingere l’economia in recessione, riducendo la domanda di credito ed altri servizi finanziari.
Inoltre, gli utili del quarto trimestre a gennaio hanno deluso le aspettative, in quanto molte banche hanno avvertito che le spese continueranno a salire quest’anno, pesando sui margini. JPMorgan, il cui titolo è crollato di oltre il 20% dal 12 gennaio, ha riferito agli investitori a gennaio che le spese nel Q4 sono aumentate dell’11% dall’anno prima. La maggiore banca statunitense, che pubblicherà gli utili mercoledì prima dell’apertura dei mercati, si aspetta un aumento delle spese dell’8,6% nel primo trimestre.
Citando l’inflazione e la cifra che JPMorgan intende spendere per gli investimenti, i dirigenti hanno riferito agli investitori che la banca vedrà “ritorni inferiori all’obiettivo per qualche anno”.
Torna la crescita dei prestiti
Goldman Sachs, che pubblicherà gli utili del Q1 giovedì, ha speso altri 4,4 miliardi di dollari in compensi l’anno scorso, registrando l’unico calo dei profitti trimestrali dell’anno. Anche Citigroup ha speso di più per i compensi nell’ultimo trimestre dell’anno, con un calo dei profitti del 26%.
Le banche hanno aumentato i salari per i banchieri junior a Wall Street nel 2021 e stanno pagando di più anche per tenere i dirigenti senior.
Malgrado il recente sell-off, non pensiamo che le banche saranno un investimento morto nel 2022.La crescita dei prestiti, seppur con le difficoltà derivanti dall’incertezza geopolitica e dall’inflazione più alta, si sta riprendendo e potrebbe accelerare se lo slancio economico e l’aumento dell’occupazione resteranno forti.
I prestiti assunti presso i maggiori 25 istituti USA sono aumentati per sette settimane di fila, mentre i prestiti concessi saliti del 5,8% a metà marzo rispetto all’anno prima, secondo i dati della Federal Reserve.
I prestiti assunti sono accelerati alla fine del 2021 e questo trend potrebbe continuare, man mano che i consumatori spendono la liquidità dello stimolo.
Anche le società, che faticano a mantenere i flussi di cassa tra i problemi di approvvigionamento e la carenza di lavoratori, aumenteranno i prestiti assunti per far salire le scorte. Per queste ragioni, alcuni analisti consigliano agli investitori di approfittare della debolezza dei prezzi delle azioni di alcuni famosi titoli bancari.
Bank of America (NYSE:BAC) in una nota ai clienti della scorsa settimana parla di un contesto “unico” in vista degli utili di JPMorgan questo mese. E aggiunge:
“Il titolo storicamente è stato scambiato in modo debole sulla scia degli annunci degli utili, ma consideriamo il contesto attuale unico in termini di sentimento degli investitori, del significativo cambiamento delle prospettive sui tassi e del potenziale di un aggiornamento migliore di quanto si temesse sul comportamento dei clienti”
Gli analisti di Wells Fargo, in una recente nota, hanno indicato Bank of America come loro titolo preferito, spiegando che l’istituto finanziario può gestire personale e spese guadagnando di più dai prestiti concessi.
Morale della favola
L’imminente stagione degli utili per le banche potrebbe rivelarsi mista per gli investitori, con gli istituti che faticano a contenere i costi in un contesto inflazionario. Nel complesso, tuttavia, l’ambiente resta favorevole per le banche, soprattutto con una Fed che alzerà i tassi in modo aggressivo. Inoltre, ci sono segnali che aziende e consumatori sono pronti a ricominciare a chiedere prestiti.