I mercati non se l’aspettavano: a sorpresa, a giugno la produzione industriale tedesca è scesa in modo marcato, del -1,1% (su base mensile), a fronte del +0,2% circa stimato dai mercati.
L’andamento complessivo su base annua rimane, però, positivo, pari al +2,4%. Ciò nonostante, si tratta del calo più consistente da 6 mesi.
L’euro-dollaro non si è praticamente mosso sull’onda della pubblicazione di questi dati e la coppia continua a scambiare leggermente sopra il livello d’apertura intorno a 1,18.
Potrebbe aver contato anche la stagionalità, giacché in estate si registra sempre un declino della crescita della produzione industriale tedesca, che tuttavia di solito avviene a luglio o agosto, e non così presto, perché in questi mesi il settore delle costruzioni tende a rallentare.
La flessione nella produzione industriale mette così fine al vigore registrato nel primo trimestre nell’Eurozona.
I mercati forex non sono preoccupati per questo calo e non sembrano neanche temere i dati sul PIL tedesco riferiti al T2 che saranno pubblicati la prossima settimana.
Per il momento, la debolezza della produzione industriale è vista solo come un ritracciamento dopo il forte slancio registrato dall’inizio dell’anno.
I mercati forse sono troppo ottimisti sull’economia tedesca e il rally dell’euro potrebbe attenuarsi a breve, se i dati deboli trovassero conferma.