Bentornati all’appuntamento con il consueto Outlook sul Ftse Mib. La settimana si è conclusa anticipatamente con una piccola ripresa del nostro indice, nell’ordine di circa mezzo punto percentuale (+0.49%). Non sono quindi giunti nuovi elementi in grado di cambiare le carte in tavola e chiarificare la situazione di incertezza che ormai da settimane attanaglia non solo la nostra borsa, ma più in generale, le principali piazze finanziarie internazionali. Di fatto, si è confermata la tradizione che vede il periodo pre-paquale come fase del tutto interlocutoria. In assenza di elementi rilevanti, se non qualche piccolo segnale di ripresa che è arrivato soprattutto dal Dax tedesco, andiamo ad osservare meglio quali siano i livelli chiave dove sta lavorando il Ftse Mib, con il consueto grafico giornaliero:
Senza allargare troppo il discorso, cercando di tracciare scenari di lungo livello che oggi hanno poco senso, è possibile individuare con facilità le zone calde che interessano il Ftse. Il supporto chiave si trova tra 21500/21400 dove registriamo una serie di minimi molto importanti verificatisi ad ottobre, novembre, dicembre, febbraio e marzo. Il secondo livello supportivo, è rappresentato da area 21.000 ovvero dai due affondi di Gennaio e Marzo di quest’anno, che finora hanno rappresentato dei punti dove di fatto si sono verificate delle trappole per orsi. Alla luce di questa considerazione, diventa fondamentale la tenuta del supporto nr.1, dato che in caso di discesa verso il supporto nr.2, a mio avviso, diventerebbe molto più probabile un forte breakout piuttosto che l’ennesima tenuta. Breakout che immagino potrebbe avvenire anche in caso di ennesimo test della resistenza indicata, in area 22.500, dove i venditori hanno alzato un vero e proprio muro. In caso di Breakout della resistenza, i target logici e molto probabili sarebbero 22.700/22.800 in prima istanza, ma anche e soprattutto 23.200/23.400 che nonostante tutto ritengo essere il punto di approdo più probabile per l’inizio di Maggio. La ripresa del DAX col recupero di area 12.100 mi fa pensare che sia ancora giustificato un moderato ottimismo.
In caso tuttavia dovessi sbagliarmi, il breakdown del supporto in area 21.500 potrebbe aprire uno spazio di discesa fino a 20.000 punti tondi, sebbene il test di 21.000 potrebbe dare adito per un paio di sedute a qualche piccolo illusorio rimbalzo. Ribadisco comunque la mia preferenza per uno scenario Long, anche alla luce della buona stagionalità che i mercati azionari presentano tendenzialmente nel mese di Aprile.
A questo punto, è necessario cercare di capire meglio dove e come si stia sviluppando il confronto tra compratori e venditori nel corso delle ultime sedute. A tal fine propongo un nuovo grafico Ftse Mib daily, stavolta focalizzato solo sulle ultime sedute e sui livelli intermedi che vanno osservati al fine di comprendere i possibili futuri sviluppi del nostro indice:
La precisione con la quale il Ftse Mib ha generato supporti e resistenze, mostra chiaramente come la partita sia in equilibrio e si stia giocando in mille punti circa, tra 21.400 e 22.400 punti. Con la chiusura di Giovedì ci siamo quindi attestati proprio sul 50%: a volte basta semplicemente un rapido sguardo, per comprendere il motivo di tanta incertezza. Ci troviamo senza ombra di dubbio in una zona nella quale gli operatori sono divisi tra due possibili scenari: quello ottimistico che vede lo spazio per la segnatura di nuovi massimi e che considera la recessione in USA (che è sempre il paese mover per eccellenza) ancora “lontana” e quello pessimistico, che vede nel veloce storno di Febbraio, la fine del Toro ed in questi movimenti sporchi e laterali, una distribuzione in atto. Difficile se non impossibile stabilirlo oggi. Più intelligente e ragionevole, cercare di trovare dei livelli intermedi che possano aiutarci a capire prima di altri dove si possa andare. A mio parere questi livelli sono 22.200 per il long e 21.500 per lo short. Un recupero di 22.200 sarebbe un ottimo preludio al breakout della resistenza di 22.400, poichè reputo che difficilmente i grandi operatori consentirebbero un ritorno su quei livelli se non avessero in mente obiettivi nettamente più ambiziosi. Nel contempo, una ulteriore discesa sotto 21.500 sarebbe molto, molto difficile da assorbire per il nostro indice, non solo per motivi tecnici (all’aumentare dei test di un livello, aumentano drammaticamente le probabilità di breakout) ma anche e soprattutto psicologici, vista la fatica che si sta facendo per recuperare terreno.
Mi rendo conto di non essere in grado oggi di poter dare molti elementi ai miei lettori e tuttavia, preferisco che questa rubrica rimanga un piccolo angolo di serietà, approccio statistico/probabilistico, sempre contraddistinto da sano pragmatismo. Lascio volentieri pratiche di cartomanzia finanziaria ai guru dei social network. Il trading è una cosa seria e talvolta anche l’operatore professionista deve accettare di non poter tracciare scenari altamente plausibili, limitandosi ad un’avveduta, cautelativa ed efficace operatività di breve respiro.
Auguro come sempre un Buon Trading a tutti, dandovi appuntamento al prossimo Outlook sul Ftse Mib, dove andremo a valutare la situazione del nostro listino!