Una tripletta di eventi fondamentali sta al momento spingendo al rialzo il prezzo del greggio:
- L’uragano Florence di categoria 4 che, al momento della scrittura, sembra destinato ad arrivare sulla costa sudorientale degli Stati Uniti attorno a venerdì;
- Il calo delle scorte di greggio USA, almeno in base al report settimanale dell’API di ieri;
- Le imminenti sanzioni contro l’Iran che dovrebbero arrivare i primi di novembre.
Di conseguenza, il greggio WTI ieri è schizzato di quasi il 3,4%, il massimo per la materia prima dal rimbalzo del 3,5% del 26 giugno. Il greggio ha finalmente raggiunto il fondo?
Il balzo di ieri ha formato una possibile spalla destra in un’inversione del fondo del testa e spalle. Bisogna notare che la testa ha riconfermato la linea di trend in salita da metà novembre, che veniva “difesa” dalla dma a 200, a dimostrazione della sua importanza tecnica.
L’impennata ha riportato il prezzo sopra le dma a 50 e a 100. Tuttavia, questi riferimenti non sono significativi in questa dinamica di mercato, dal momento che i prezzi sono stati scambiati lateralmente da luglio, calpestando tutte queste medie mobili.
Il “segnale” più accurato del fatto che sia in arrivo un’altra mossa al rialzo sarebbe la penetrazione del livello di 71 dollari, che completerebbe il pattern del fondo. Ciò significherebbe che i prezzi potrebbero stare per superare il massimo di luglio di 75 dollari.
Strategie di trading - posizione lunga
I trader conservatori dovrebbero aspettare un massimo più alto, per estendere il trend rialzista sopra i 7 dollari.
I trader moderati potrebbero fare affidamento su una penetrazione del 2% del livello di 71 dollari, per evitare una trappola dei tori. Un altro filtro sarebbe aspettare una base di chiusura.
I trader aggressivi potrebbero accontentarsi di una base di filtro dell’1%, preferibilmente su base di chiusura.
Esempio di trading
- Entrata: 72,00 dollari
- Stop-Loss: 71 dollari
- Rischio: 1,00 dollari
- Obiettivo: 75 dollari
- Ricompensa: 3 dollari
- Rapporto di rischio-ricompensa: 1:3