Nelle ultime 24 ore, il petrolio greggio è sceso dell'1,66% chiudendo a 61,75 dollari al barile, dopo che l'American Petroleum Institute (API) ha riportato che le scorte di greggio USA sono aumentate di 7,8 milioni di barili, risultando a 432,0 milioni di barili nella settimana terminata il 02 novembre.
Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 61,92 $, in aumento dello 0,28% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 61.05 $ seguito da 60.17 $, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 63,06 $, seguito da 64,19 $.
Nello stesso tempo, la valuta XAU/USD è sceso dello 0,33%, chiudendo a 1228,50 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1230,00 $, in aumento dello 0,12% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di down, la quotazione potrebbe trovare un supporto a 1223.53 $ seguito da 1217.07 $, mentre nel caso di up, una prima resistenza si trova ora a 1237,13 $, seguito da 1244,27 $.
L'azionario dell'area Asia/Pacifico in ordine sparso dopo che alle elezioni di metà mandato negli Stati Uniti i democratici hanno assunto il controllo del Congresso, ponendo le basi per limitare i margini di intervento del presidente Donald Trump. Tokyo ha perso lo 0,3% al termine di una seduta volatile. La società di telecomunicazioni NTT è balzata di quasi il 5% dopo l'annuncio di un buy back da 150 miliardi di yen. Negative le piazze cinesi, con Hong Kong che perde lo 0,2% e Shanghai lo 0,6%, mentre Seul perde mezzo punto percentuale. Monalisa, società che fornisce prodotti sanitari, balza del 16,5% dopo l'allarme delle autorità coreane sul livello di polveri inquinanti.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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