Le analisi proposte sui titoli del FTSE MIB sono di breve termine, basate su grafici giornalieri Heikin-Ashi e potrebbero subire delle variazioni nei prossimi giorni.
Consiglio vivamente di vedere il video in fondo alla pagina per vedere i grafici e l’analisi operativa con l’ausilio dei certificati Turbo.
ENI
Eni (MI:ENI) ha chiuso la settimana con un guadagno di quasi 4 punti percentuali, ma non è riuscita ad andare oltre la mini-resistenza a 8.944 euro, la stessa che ha bloccato sul nascere la possibile inversione al rialzo segnalata dalla candela verde Heikin-Ashi del 16 giugno.
La view resta moderatamente rialzista, almeno fino a quando regge supporto a 8.08 euro.
INTESA SANPAOLO
I prezzi di Intesa Sanpaolo (MI:ISP) si sono adeguati questa mattina alla nuova offerta lanciata venerdì sera scorso per convincere gli azionisti di Ubi (MI:UBI) ad aderire all’Ops che si chiude il 28 luglio.
Per quel che conta in questa situazione il punto di vista grafico, oggi si rivede del rosso sul grafico daily Heikin-Ashi, dopo il segnale di forza della settimana scorsa con la violazione della resistenza a 1.8024 euro.
La giornata è ancora lunga e potrebbe cambiare colore prima delle 17.30.
FIAT
Fiat (MI:FCHA) ha archiviato una settimana positiva (+3.72%), ma resta ancora sotto la resistenza a 9.435 euro.
E’ l’ultimo ostacolo prima dei 10 euro, la soglia psicologica abbandonata in piena emergenza coronavirus.
A sud del grafico, il primo obiettivo è il supporto a 8.063 euro.
ENEL
Giornata di stacco dividendo 2019 per Enel (MI:ENEI).
Il +5% della settimana scorsa ha proiettato il titolo sui top assoluti.
Da quei livelli ci fu la grande discesa a febbraio, con l’accelerazione decisiva ad inizio marzo.
TELECOM ITALIA
Per Telecom Italia (MI:TLIT) è stata una grande settimana: +13%!
Il titolo è così riuscito ad uscire dalla parte alta del trading range in cui era intrappolato da diverse settimane.
Adesso lo attende un nuovo duro test: la resistenza dei 0.4017 euro, ma il semaforo è ancora verde Heikin-Ashi a favore dei rialzisti.
UNICREDIT
Unicredit (MI:CRDI) ha chiuso l’ottava scorsa con una performance positiva del 3.40%.
C’è però bisogno di un ulteriore sforzo per andare oltre la resistenza a 9.11 euro, il livello da superare per riprendere ufficialmente il discorso rialzista. Altrimenti si rischia di tornare verso gli 8 euro.