Rassegna giornaliera sul mercato forex, 2 febbraio 2022
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management
Per i trader delle valute le prossime 24 ore saranno piuttosto intense, in attesa degli annunci di politica monetaria della BCE e della BoE, seguiti dai dati canadesi di venerdì sull’occupazione. Sebbene i dati sull’occupazione non agricola USA siano uno degli eventi più importanti, ci aspettiamo più azione da euro e sterlina dopo i vertici BCE e BoE. L’importanza dei dati è quella di aiutare gli investitori ad anticipare le variazioni della politica delle banche centrali. E visto che le decisioni di politica di Fed e BoC sono state già previste, i dati USA e Canadesi di questo mese non saranno così determinanti,
La Bank of England dovrebbe alzare i tassi di interesse per il secondo vertice consecutivo. A dicembre la banca ha dato il via al ciclo di inasprimento, con un aumento dei tassi dallo 0,1% allo 0,25%. Si è trattato di una decisione a sorpresa, mentre la variante Omicron si diffondeva in tutta Europa facendo riaffacciare l’incubo di nuovi lockdown. Tuttavia, il problema dell’inflazione era così serio da superare i rischi economici nel breve termine. Dopo un mese le condizioni per un inasprimento persistono. La variante Omicron non ha causato i problemi economici che temevano tutti. I dati britannici restano solidi, mentre la pressione dei prezzi continua a salire. Come minimo, è necessario un quarto di punto percentuale, ma c’è la possibilità realistica di un aumento di mezzo punto. Un aumento di 50 punti base potrebbe portare il cambio GBP/USD sopra 1,3650 verso 1,37. Inizialmente gli investitori potrebbero essere delusi da un aumento di un quarto di punto, ma le ripercussioni sulla sterlina dipenderanno dalle indicazioni sulle decisioni future.
Gli investitori stanno acquistando anche euro in vista della decisione del tasso della BCE. Non sono previste variazioni alla politica, ma l’aumento dell’inflazione potrebbe spingere molti trader a considerare un aumento dei tassi per fine anno. L’ultimo report sull’IPC ha mostrato l’inflazione al nuovo massimo del 5,3% di gennaio, dal 5% di dicembre. Gli economisti avevano previsto un rallentamento, ma il costo della vita continua a salire. Sebbene la Presidente della BCE Christine Lagarde abbia dichiarato la settimana scorsa che la banca centrale non ha motivo di agire così in fretta come la Fed, la pressione sulla riduzione dello stimolo della BCE sta salendo. Anche solo una piccola indicazione di una visione un po’ più aggressiva potrebbe mandare il cambio EUR/USD a 1,14. Ma se la Presidente dovesse minimizzare la necessità di un inasprimento, il cambio EUR/USD scenderà in maniera rapida e aggressiva. Tenete d’occhio anche il cambio EUR/GBP che potrebbe subire forti movimenti.