Sono appena tornato da una settimana rinvigorente nella calda e umida Miami, in Florida, dove ho avuto il privilegio di presentare alla conferenza Mining Disrupt. Questo evento annuale attira i protagonisti del settore del mining di asset digitali, tra cui i principali operatori, gli investitori entusiasti e i sostenitori del Bitcoin.
Incredibile ottimismo nel mercato orso del Bitcoin
I miei colleghi presentatori e i partecipanti erano tutti incredibilmente ottimisti sul Bitcoin, nonostante il mercato ribassista in corso che ha visto l’asset digitale ritirarsi dal suo massimo storico di quasi 69.000 dollari nel novembre 2021.
La conferenza ha coinciso con il superamento da parte del Bitcoin di un’importante pietra miliare: il mining del blocco numero 800.000. Questo evento storico anticipa l’imminente quarto evento di dimezzamento del Bitcoin, previsto per il mining del blocco 840.000 tra meno di nove mesi. Il processo di dimezzamento, che si verifica all’incirca ogni quattro anni, dimezza le ricompense per i miner di Bitcoin, limitando così la nuova offerta e creando scarsità.
Storicamente, ogni nuovo ciclo ha portato a un nuovo prezzo record per il Bitcoin. Questo fenomeno è attribuito alla consapevolezza degli investitori che l’offerta dell’asset è limitata a 21 milioni di monete, un fattore che potrebbe spingere il prezzo a toccare nuovi massimi.
Bitcoin in cerca di chiarezza normativa
Molti presentatori e relatori della conferenza hanno incentrato il loro messaggio sulla necessità di chiarezza normativa nel settore del mining. Tra gli oratori più stimati c’era Dennis Porter, cofondatore e CEO del Satoshi Action Fund, la cui missione è quella di istruire legislatori e i politici degli Stati Uniti sui vari vantaggi del Bitcoin.
Durante la sua presentazione, Dennis ha tracciato un interessante parallelismo tra Bitcoin e l’industria della cannabis, che hanno dovuto fare pressione per ottenere l’accettazione e la legislazione a livello statale, pur continuando ad affrontare restrizioni a livello federale. Ha ricordato il successo del suo gruppo nel far approvare dal Montana e dall’Arkansas la legge Right to Mine, che protegge i miner di Bitcoin e proibisce ai produttori di energia di imporre loro tariffe discriminatorie. Il Fondo è stato anche determinante nel convincere la legislatura texana a respingere una proposta di legge anti-mining.
Alla conferenza Mining Disrupt ha partecipato via Zoom anche il candidato democratico alla presidenza Robert F. Kennedy Jr., rappresentando uno dei quattro candidati attuali che sostengono espressamente politiche favorevoli ai Bitcoin, gli altri sono l’imprenditore Vivek Ramaswamy, il governatore della Florida Ron DeSantis e il sindaco di Miami Francis Suarez, che sceglie di ricevere il suo stipendio da sindaco in Bitcoin.
Kennedy, che ha recentemente rivelato di aver acquistato due bitcoin per ciascuno dei suoi sette figli, ha ribadito la sua intenzione di sostenere il dollaro americano con il Bitcoin e di esentare l’asset dalle imposte sulle plusvalenze se eletto presidente, affermando che tali esenzioni dovrebbero andare principalmente a beneficio dei piccoli investitori e delle imprese.
Una pietra miliare legislativa per gli asset digitali?
Nel frattempo, a Washington, la scorsa settimana una commissione congressuale chiave ha approvato una proposta di legge bipartisan che mira a fornire un quadro normativo per le criptovalute. La legge, approvata dal Comitato per i servizi finanziari della Camera, è stata approvata in risposta agli improvvisi crolli dello scorso anno di diverse società di criptovalute, tra cui Celsius e Voyager. La legge definisce lo status di una criptovaluta come un titolo o una merce, amplia la supervisione del settore da parte della Commodity Futures Trading Commission (CFTC) e chiarisce la giurisdizione della Securities and Exchange Commission (SEC).
Nonostante una certa opposizione, il disegno di legge ha ricevuto il sostegno dei repubblicani della commissione e di alcuni democratici, segnando un momento legislativo importante per il settore degli asset digitali.
La proposta di legge ha incontrato l’opposizione soprattutto del rappresentante Maxine Waters, il principale esponente democratico della commissione per i servizi finanziari, che ritiene che la proposta di legge creerebbe confusione e ridurrebbe le tutele per i consumatori e gli investitori. Preoccupazioni simili sono state sollevate anche dal Senato guidato dai democratici.
Tuttavia, molti esponenti del settore delle criptovalute restano ottimisti e sostengono che, grazie al sostegno bipartisan, la proposta di legge potrebbe avere una chance al Senato. Il dibattito sulla questione se questi asset debbano essere trattati come titoli o commodity continua, evidenziando la necessità di chiarezza normativa in questo settore in evoluzione.
Gli ETF Spot Bitcoin e la loro potenziale approvazione
Vorrei anche sottolineare la possibilità che un ETF di Bitcoin spot venga approvato negli Stati Uniti. Alla conferenza Mining Disrupt è emerso un cauto ottimismo sulla possibilità che ciò avvenga presto, dopo i ripetuti rifiuti del passato. Credo che un ETF spot sarebbe un catalizzatore significativo per il Bitcoin, potenzialmente in grado di semplificare l’accesso sia per gli investitori istituzionali che per quelli retail e di far salire la domanda e il prezzo.
Le domande per un ETF di questo tipo presentate da diverse società, tra cui BlackRock (NYSE:BLK), Fidelity, Invesco, VanEck e WisdomTree, sono state pubblicate nel Federal Register, facendo un passo avanti nel processo di approvazione della SEC. La rivista ufficiale del governo degli Stati Uniti ha ora una finestra per accettare, respingere, estendere o aprire queste domande per i commenti pubblici.
Con la rete Bitcoin che si avvicina al prossimo evento di dimezzamento e la contemporanea evoluzione dell’ecosistema e del panorama normativo, il mondo tiene d’occhio i progressi dell’asset digitale. Ecco l’affascinante viaggio che ci attende!
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Nota: Frank Holmes è stato nominato presidente non esecutivo del Consiglio di amministrazione di HIVE Digital Technologies. Sia Frank Holmes che U.S. Global Investors possiedono azioni di HIVE. A partire dal 31/08/2018, Frank Holmes ricopre il ruolo di presidente esecutivo ad interim di HIVE.
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