Dopo le prime ore di contrattazione odierne, il cambio EUR/USD ritorna a risalire verso 1.2000, prendendosi una pausa dopo i decisi movimenti ribassisti delle ultime giornate.
La valuta europea ha subito un discreto apprezzamento grazie ai risultati del Pil in linea con le aspettative, sia per il dato trimestrale che annuale.
Durante la sessione odierna gli investitori sono in attesa dei dati sull’indice dei prezzi al consumo “core” e sull’indice dei prezzi alla produzione per l’eurozona, in uscita in tarda giornata.
Inoltre, gli investitori concentreranno la loro attenzione sui discorsi da parte di due membri del consiglio di amministrazione della Banca centrale europea.
In caso di dati superiori alle aspettative sull’inflazione e delle dichiarazioni favorevoli ad una stretta monetaria da parte dei membri della BCE, potrebbero in giornata contribuire al rialzo dell’euro contro il biglietto verde; anche se i dati sul Pil dovessero restare invariati, potremmo comunque assistere a un tentativo di recupero delle perdite verificatesi a inizio settimana da parte dell’euro.
Mentre, nonostante la fase di storno del Future Indice del Dollaro dopo aver raggiunto i massimi da quattro mesi, il dollaro americano resta ancora forte sostenuto dagli ultimi dati positivi sull’economia americana; in particolare, mentre la Federal Reserve USA ieri sera non si è espressa a favore di una stretta monetaria, la decisione di mantenere stabili i tassi di interesse e il riconoscimento del fatto che l’inflazione è vicina all’obiettivo vanno a sostegno dell’ipotesi di un innalzamento dei tassi nel giugno 2018.
Questi scenari dovrebbero proseguire fino a fine settimana quando verranno pubblicati i dati sull’occupazione NFP.