La riduzione sulle stime per il biennio 2018/2019 (aprile 2018) continua a penalizzare il titolo Banca Mediolanum SpA (MI:BMED) incapace, almeno per il momento, di riportarsi oltre quota 6.o euro.
In questo scenario di incertezza è opportuno monitorare il primo livello pre-allarme a quota 5.79 euro la cui rottura in chiusura potrebbe agevolare ulteriori affondi fino a 5.39 euro e con quest’ultima violazione fino al sostegno decisivo di 5.29 euro per il test in area 5.02 euro.
Verso l’alto diventa essenziale la rottura di 6.06 euro (in chiusura) per puntare verso il primo target a 6.39 euro (6.69 euro 2° obiettivo).
Indicatori tecnici (sett.):
RSI(14)Vendere
STOCH (9,6)Ipervenduto
STOCHRSI (14)Vendere
MACD(12,26)Vendere
ATR(14)Più volatilità
CCI(14)Vendere
ADX(14)Vendere
ROC Vendere
UO Vendere
Williams R: ipervenduto.
Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più ribassista possibile.
Beta: 1.12
Ratio Prezzo/Utile: 12.25
Eps: 0.48
Range 52 settimane: 5.665 – 8.06 euro.
Nel mese di marzo 2018 la raccolta netta è stata positiva per 354 mln di euro. Nei primi tre mesi dell’anno, la raccolta complessiva di Banca Mediolanum (MI:BMED) ha raggiunto i 982 mln di euro, rispetto agli 1,21 miliardi dell’analogo periodo 2017.