L'euro tocca il minimo di seduta a 1,1565 sul dollaro per poi riguadagnare leggermente terreno mentre il biglietto verde si mantiene non lontano dal massimo di 7 mesi toccato la scorsa settimana sulla scia del meeting Fed, con le tensioni commerciali USA-Cina che ne limitano un ulteriore apprezzamento.
Attorno alle 9,30, l'euro perde lo 0,28% a 1,1575 sul dollaro, dopo aver messo a segno un calo dell'1,3% la scorsa settimana dopo che la BCE, al termine del suo meeting a Riga, ha detto che manterrà i tassi di interesse ai minimi fino alla fine dell'estate 2019.
In Europa, il DAX tedesco ha perso lo 0,6 percento a 12.936,10, mentre il CAC 40 della Francia ha perso lo 0,5 percento a 5.477,31. Il FTSE 100 britannico è diminuito dello 0,1 percento a 7.626.71.
In Asia, l'indice Nikkei 225 giapponese è sceso dello 0,8 percento per chiudersi a 22,680,33, invece il Kospi della Corea del Sud ha perso l'1,2 percento a 2.376.24. L'australiano S&P/ASX 200 ha guadagnato lo 0,2 percento a 6.104,10. Gli indici del sud est asiatico erano per lo più inferiori.
I prezzi del petrolio sono in discesa stamani dopo che la Cina ha minacciato di imporre dei dazi sull'import di greggio dagli Stati Uniti nell'ambito della guerra commerciale in corso fra i due Paesi, mentre le forniture da parte dei Paesi Opec sono attese in rialzo.
Il Future Petrolio Greggio WTIha toccato un nuovo minimo a due mesi a 63,59 dollari al barile prima di riportarsi a 64 dollari, in calo di 1,06 dollari. Il Brent del Mare del Nord cede 36 centesimi a 73,08 dollari al barile.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi
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