A novembre è aumentato il surplus commerciale svizzero, ma il miglioramento è dovuto al fatto che le importazioni sono calate più velocemente delle esportazioni.
Dai dati diffusi oggi emerge che a novembre c’è stato un nuovo calo delle esportazioni di orologi svizzeri.
Secondo la Federazione dell’Industria Orologiera Svizzera FH, le esportazioni sono scese del 5,6%, per un valore pari a 1,86 miliardi di CHF; Il calo di oggi segue il crollo di ottobre, pari al -16%.
La flessione maggiore si registra negli orologi di metallo di alta gamma, con un calo marcato delle esportazioni verso gli USA.
Per quanto riguarda gli aspetti positivi, è cresciuta la domanda dalla Cina, un’altra conferma della crescita stabile.
Questa tendenza, tuttavia, è stata messa in ombra dai cambiamenti nelle preferenze dei consumatori e dal caro-CHF, che mettono in difficoltà l’industria orologiera svizzera.
È interessante notare che il costante deprezzamento del CHF nei confronti dell’USD dovrebbe sostenere le vendite di orologi sul mercato americano.
Contro l’euro, invece, il franco svizzero continua a essere sopravvalutato e danneggia la competitività.
Nella sua recente valutazione della politica monetaria, la BNS ha mostrato, secondo noi, toni nuovi, indicando una maggiore volontà a consentire più flessibilità per la valuta. In breve, la BNS sarà meno propensa a difendere il CHF da un apprezzamento.
Considerando le posizioni d’ipercomprato sull’USD e d’ipervenduto sul CHF che emergono dai dati IMM, prevediamo una correzione di breve termine dell’USD/CHF, con un calo a 1,0221.