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Ci sarà sempre un motivo per vendere (ma non devi sbagliare)

Pubblicato 06.09.2022, 08:00

Nell’analisi di ieri, mi sono concentrato sul tema della possibile recessione, e sul fatto che storicamente, subito dopo i mercati hanno iniziato a riprendersi. Ieri sera, ho passato una decina di minuti a riguardare l’assemblea annuale della Berkshire Hathaway B (NYSE:BRKb) (l’azienda di Warren Buffett e del suo socio Charlie Munger) del 2005. Ricordo che solo ad ottobre 2007, quindi oltre due anni dopo, i mercati crolleranno a seguito della crisi subprime.

Eppure, tra le varie domande della platea, ci sono comunque diversi investitori preoccupati dall’inflazione, dalla recessione, dal possibile crollo imminente dei mercati, dall’inversione della curva, da mille possibili cose.

Ora, io penso che la risposta di Buffett, che per inciso dura 30 secondi, valga più di qualsiasi manuale di investimento o presunto esperto con cui potremo avere a che fare, qui di seguito un estratto molto sintetico di quanto detto…

“Noi non siamo bravi a predire il mercato, ma in generale sapevamo che c’erano diversi affari ottimi negli anni ’70, e che i mercati erano impazziti a fine anni ’90. Ma noi non perdiamo mai tempo pensando, o parlando di come il mercato azionario andrà da qui in avanti, perché non lo sappiamo”

Ed ancora…

“Ho visto molte persone perdere opportunità, perché si concentrano su una singola variabile economica, o su un singolo problema che il Paese affronta, e si dimenticano delle cose buone. Ma se tu compri un gran bel business, ad un prezzo attraente, è da pazzi dire lo comprerò domani perché magari sarà più economico perché il mondo intanto finisce all’inferno. Noi non abbiamo mai operato così, non abbiamo mai deciso di non comprare un business che ci piaceva per colpa della view di mercato” (Munger conferma)

Ancora una volta quindi, ci saranno sempre ragioni per vendere, ma più in generale, se sei un investitore (e quindi un acquirente che ha un orizzonte di medio-lungo termine) di base si compra quando i prezzi scendono.

Il che è esattamente ciò che sta facendo Buffett, qui di seguito vediamo il forte calo della liquidità da inizio anno, utilizzata non solo per acquisti come Occidental Petroleum Corporation (NYSE:OXY) ma anche per altri titoli. Quindi i mercati scendono, e lui compra.

Fonte: Ycharts

Mi è stata ripetuta spesso nelle mie analisi l’obiezione che la liquidità non è infinita, e che non puoi continuare a comprare a meno che non sei milionario.

Ma ragazzi miei, se avete settato una strategia ben pianificata ed intelligente, la cosa è molto semplice, allora vi dico la mia a scanso di equivoci. Io sono arrivato alla fine dello scorso anno, con le valutazioni elevate (quindi sì, a fine anno non ero molto aggressivo) con il 30% circa del mio portafoglio cash (poco meno, 28 o 29).

Bene, perché continuo a dire che se scende compro? Perché nella mia strategia, la liquidità (oggi al 15% circa) viene usata a seconda dei livelli di calo dei mercati, perciò, per chiarire, quando e se i mercati dovessero calare a -35% o -40%, ecco, lì la quota di cash che ho in portafoglio sarà quasi terminata.

E se scendessero ancora? La mia strategia prevede il 2030 come primo check point, ma cosa potrà mai importarmi se da qui ad 1 anno (non credo avverrà ma lasciamo divertire i permabear) i mercati vanno a -50 o 60%? E va bene, pace, andrò avanti a ribilanciare con tranquillità quel 10-15% di calo ulteriore su cui non posso entrare (fermo restando che in tutto questo ho anche dei piani di accumulo che in ogni caso vanno avanti sempre e comunque).

Sapete chi è preoccupato dai cali? Chi NON sa cosa sta facendo sui mercati, chi non li conosce, chi non è in grado di sopportare la volatilità, chi non pianifica. E sapete perché? Perché il loro focus e la loro attenzione, sono verso qualcosa che semplicemente è impossibile da sapere, ovvero come andranno i mercati da qui ad 1 settimana, 1 mese o un anno.

Ci vediamo al prossimo 2008, intanto puoi iscriverti gratuitamente alla mia newsletter RISERVATA ai consulenti finanziari, a questo link.

Alla prossima!

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