Forte di un 2019 molto positivo, Cleanbnb (MI:CLNBB) regge all’emergenza Covid-19 e pianifica il ritorno a regime delle attività. Il settore degli affitti brevi ha inevitabilmente subito una gelata a causa del lockdown, ma le prospettive dei prossimi mesi agevoleranno i soggetti che si sono dati una struttura più solida e capace di affrontare crisi. La società del resto non ha mai interrotto le proprie attività, mettendo gli immobili gestiti a disposizione di coloro che sono stati coinvolti nell’emergenza (in primis, il personale dislocato presso le strutture sanitarie in tutta Italia).
“L’emergenza si è manifestata alla fine di febbraio”, racconta a Websim Francesco Zorgno, fondatore e presidente di CleanBnB, “Noi abbiamo reagito immediatamente, mettendo anzitutto in sicurezza immobili e personale. Due fattori in particolare ci hanno messo nelle condizioni di gestire al meglio la situazione: da un lato, il fatto di avere mantenuto a riserva gran parte del denaro raccolto con la quotazione del 2019 ha permesso di gestire al meglio l’inevitabile stress finanziario delle ultime settimane. Dall’altro, il rapporto stretto con i nostri clienti, i proprietari degli immobili curati con grande attenzione dal nostro personale dislocato nelle oltre cinquanta località dove siamo presenti. Non abbiamo di conseguenza registrato un’erosione del patrimonio immobiliare gestito: questo ci ha permesso di mantenere intatta tutta la nostra capacità operativa e una volta superata l’emergenza saremo nelle condizioni di tornare subito a lavorare come prima”.
A luglio del 2019, CleanBnB aveva completato il suo processo di quotazione su AIM Italia. Lo stesso anno si è concluso con ricavi in crescita a 3,27 milioni (oltre il doppio rispetto all’esercizio precedente) a fronte di un risultato finale negativo per 1,52 milioni. Si tratta di numeri che, in ogni caso, sono stati migliori del piano industriale presentato agli investitori prima della quotazione: “Il 2019 è stata un’annata decisamente positiva nella quale il nostro modello di business ha dimostrato la capacità di scalare rapidamente il mercato. È stato possibile anche grazie alla nostra politica di marchio, che si è rivelata vincente nel puntare su servizi sempre più professionali. L’effetto reputazionale legato alla quotazione in Borsa ha avvicinato nuovi ospiti e proprietari. Infine, ha dato frutti il nostro progetto di sviluppo capillare sul territorio: abbiamo bruciato le tappe sbarcando in oltre 50 località, gestite direttamente dal nostro personale. Questo ha permesso ricavi più alti del 18% rispetto a quelli prospettati dal piano per il 2019, anche grazie agli oltre 26.000 soggiorni gestiti in quasi 1.000 immobili”.
Il mercato degli affitti brevi in Italia è ancora giovane e frammentato. L’arrivo del virus potrebbe significare uno stravolgimento dell’equilibrio esistente. I problemi di liquidità mettono a rischio molte realtà, spingendo il mercato verso una concentrazione degli operatori. “Credo che ci sarà un’accelerazione”, aggiunge il presidente di CleanBnB, “Dopo l’emergenza le persone viaggeranno come prima, solo con maggiore cautela e attenzione. Ecco che, soprattutto all’inizio, alloggiare in appartamento sarà considerato più sicuro perché evita assembramenti e la necessità di doversi rivolgere ad altre strutture, per esempio, per la ristorazione. CleanBnB offre ai viaggiatori l’opportunità di una soluzione più tranquilla e senza rischi. E quando si parla di viaggiatori, ricordiamo che gli ospiti di CleanBnB non sono solo turisti in viaggio di piacere: la quota di ospiti in viaggio per motivi di lavoro, di studio, familiari o sanitari è sempre stata estremamente significativa”.
La società, inoltre, nel futuro vede anche maggiori margini di crescita: “Dopo un processo di selezione naturale sul mercato, gli operatori saranno più professionali e in grado di offrire servizi di maggiore qualità.”. L’emergenza, poi, ha visto impegnata CleanBnB non solo nella messa in sicurezza di appartamenti e personale, ma anche nell’apertura di nuove linee di business. “Abbiamo capito come il mercato stesse richiedendo soggiorni di durata intermedia tra il classico affitto breve di qualche giorno, senza però tornare all’affitto tradizionale. Ci siamo rapidamente attrezzati rinnovando strategie tariffarie e canali di prenotazione per sviluppare al massimo questo nuovo segmento di mercato. Inoltre, ne abbiamo approfittato per lanciare il progetto CleanBnB Partner, che permette agli operatori in crisi, o semplicemente desiderosi di crescere, di entrare a far parte della nostra rete”.
Lo società guidata da Zorgno, poi, sta già guardando all’estate, per la quale ci sono segnali incoraggianti sul fronte dei soggiorni, tra regole di “Fase 2” e calo della curva di contagi: “In questi giorni le persone tendono a guardare avanti. Si chiedono come trascorreranno le loro vacanze e stanno riprendendo le richieste di prenotazione. Questo processo è partito e sta accelerando. Noi siamo pronti”.