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Le tensioni geopolitiche in Israele/Gaza e in Ucraina/Russia continuano a occupare le prime pagine. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha chiesto la fine immediata del conflitto a Gaza. L’oro continua a essere richiesto; la coppia resiste sopra i 1.300 USD, poiché la maggior parte degli investitori ritiene che non sia il momento giusto di andare corti. Un’altra resistenza critica staziona a 1.285/86 USD (massimo 16 giugno / media mobile a 200 giorni).
In Giappone, scambi fiacchi per l’ e i cross con lo JPY dovuti alla chiusura del Nikkei. L’ è passato di mano nella stretta fascia compresa fra 101,20 e 101,39. Gli indicatori di trend e momentum rimangono marginalmente ribassisti. Si osservano supporti prima di 101,00 e poi a 100,76 (minimo del 2014). S’intravedono discrete barriere per le opzioni a 101,50 e fino a 102,00. L’ testa il livello a 136,75 (38,2% di Fibonacci sul rally di novembre-dicembre 2014). La zona di supporto chiave è ubicata a 136,00/23 (base del canale di trend ribassista da marzo a luglio / minimo 2014).
L’EUR/USD ha aperto la settimana in rialzo, dopo essere sceso a 1,3491 a New York venerdì scorso. La coppia è scesa sotto quota 1,3505 per la prima volta dalla riunione della BCE del 5 giugno; gli ordini a 1,3477/1,3503 hanno fatto lievitare la coppia fino a 1,3524 prima della campanella di chiusura. Gli indicatori di trend e momentum rimangono nettamente ribassisti; i dati della CFTC del 15 luglio confermano l’incremento dei corti speculativi sull’EUR. Troviamo una solida resistenza a 1,3550/1,3600. L’ corregge la debolezza della scorsa settimana (giù fino a 0,78888); continuiamo a vendere sui rally finché terrà la resistenza che coincide con la media mobile a 21 giorni (0,79564).
Il Cable si trova nell’area di consolidamento ribassista, s’intravede una correzione più marcata con i livelli tecnici che puntano verso il basso. Si osservano ordini per le opzioni sopra 1,7075, sotto 1,7050 (banda di Bollinger media a 30 giorni) prevalgono le offerte. La zona di supporto critico staziona a 1,6875/1,6950 (base del canale rialzista degli ultimi 12 mesi / media mobile a 50 giorni).
La coppia ha corretto a 0,8720 (massimo 17 luglio) in scia ai volumi scarsi. Il 24 luglio la RBNZ renderà nota la sua decisione, i mercati prevedono un altro rialzo di 25 punti base. Ciò nonostante, la previsione di un comunicato meno aggressivo frena la propensione. L’ testa la resistenza a 0,9400, in quest’area si mescolano le scommesse per le opzioni in scadenza oggi, permangono solide offerte prima di 0,9505 (massimo degli ultimi 12 mesi).
L’inflazione canadese, il dato è stato pubblicato venerdì, ha fatto registrare un’accelerazione superiore alle attese, pari al 2,4% su base annua (rispetto al 2,3% previsto e precedente). L’aumento più rapido dei prezzi al consumo ha rinvigorito i falchi della BoC, che mettono in discussione la veridicità del previsto calo dell’inflazione prospettato da Poloz. Di riflesso, l’ è sceso a 1,0721, la resistenza dovrebbe rafforzarsi prima di 1,0800/20 (esercizio delle opzioni / media mobile a 200 giorni) e far restare il CAD all’interno della fascia compresa fra 1,0550 e 1,0800.
Oggi ci sono pochi appuntamenti in calendario; gli operatori seguiranno la pubblicazione dei seguenti dati: IPP m/m e a/a di giugno in Germania, massa monetaria M3 di giugno in Svizzera; ordini e vendite industriali m/m e a/a di maggio in Italia; indice sull’attività nazionale di giugno delle Fed di Chicago negli Stati Uniti.
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Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst, Swissquote Europe Ltd
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