Con tutto l’entusiasmo artificioso per i progressi USA-Cina e le fantasie dei tori del greggio su dove potrebbero arrivare i prezzi, è facile perdere di vista a volte quelle materie prime che andrebbero davvero lodate per la loro performance.
Una di esse è il caffè.
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Il caffè Arabica sull’ICE Futures USA è scambiato non lontano dai massimi di quattro mesi segnati quasi due settimane fa e le aspettative sono sufficienti a tenerlo alto per un po’.
L’arabica è schizzato del 7% sia sull’anno che sul mese (in effetti è il secondo mese su tre in cui sale a questo tasso).
All’attestazione di ieri di 1,092 dollari la libbra, l’arabica di riferimento con consegna a marzo è poco lontano dai massimi di luglio di 1,099 dollari raggiunti l’8 novembre.
Jack Scoville, analista veterano del caffè per il Price Futures Group di Chicago, ritiene che 1,11 dollari sia una buona resistenza da testare per l’arabica di riferimento.
Arabica e Robusta entrambe in salita
E non è solo l’arabica ad essere vincente tra le materie prime cosiddette “soft”, l’appellativo attribuito a caffè, cacao, zucchero e succo d’arancia.
Anche il caffè Robusta sul britannico Liffe sta cercando di riprendersi dalla debolezza vista nella maggior parte dell’anno, con un’impennata di oltre il 5% finora a novembre.
A 1,364 dollari la tonnellata, il robusta con consegna a gennaio non si è allontanato molto dal massimo di quattro mesi di giovedì di 1.441,00 dollari. Scoville pone la prima resistenza a 1.460 dollari, dopo la quale, secondo lui, potrebbe arrivare a 1.480 dollari.
Quindi, cosa sta succedendo al caffè?
Clima secco in Brasile
Nel caso dell’arabica, si tratta del clima asciutto in Brasile, il principale coltivatore, dove la pioggia stessa sembra essere diventata una materia prima preziosa.
Afferma Mike Seery, che si occupa dei trend delle materie prime per la sua agenzia di previsioni Seery Futures a Plainfield, Illinois:
“Le forti preoccupazioni per la siccità che si sta verificando in Brasile hanno spinto i prezzi dell’arabica su dal minimo di 14 anni”.
“Se il clima caldo e asciutto dovesse persistere, sono propenso a pensare che i prezzi potrebbero toccare il massimo del contratto segnato il 5 luglio a 1,19 dollari. Ma, a questo punto, la volatilità dovrebbe cominciare ad aumentare in quanto il mercato potrebbe avere delle forti oscillazioni di prezzo giornaliere”.
Le previsioni tecniche giornaliere di Investing.com indicano “Strong Buy” sull’arabica, prevedendo una resistenza di fascia alta a 1,098 dollari la libbra.
Fa notare anche che l’arabica ha superato la maggior parte delle barriere di prezzo fissate negli ultimi giorni ed è ora scambiata sopra la media mobile giornaliera su 200 giorni.
Scoville è d’accordo con l’impatto del clima di cui parla Seery a proposito dell’arabica:
“La coltivazione in Brasile si sta sviluppando ma alcuni esportatori affermano di aver finito le scorte del raccolto precedente da vendere”.
“I report dal Brasile indicano che la fioritura sta cominciando bene. Sono di nuovo previste piogge nelle aree del caffè questa settimana. Nel complesso, le aree del caffè restano in deficit per quanto riguarda la pioggia ma ci sono state delle piogge occasionali all’inizio della fioritura”.
Le riserve dei venditori in Vietnam
Per quanto riguarda il robusta, afferma che la produzione è rallentata in Vietnam, il principale coltivatore, che sembra stare resistendo alle offerte basse di alcuni compratori.
Scrive Scoville:
“Il raccolto asiatico è in corso ma i produttori non sembrano stare vendendo basandosi sull’idea che i prezzi siano troppo bassi per garantire un profitto. Le esportazioni del Vietnam restano indietro rispetto ad un anno fa. Ma il mercato si aspetta offerte maggiori in quanto produttori e trader hanno bisogno di creare spazio per l’immagazzinamento e dovrebbero farlo vendendo il raccolto vecchio”.
“I raccolti in Vietnam dovrebbero essere grandi nonostante le condizioni di crescita instabili di quest’anno. Un sistema tropicale ha colpito le aree di produzione nelle ultime settimane e finora ci sono state notizie di alcuni danni e perdite”.
Le previsioni tecniche giornaliere di Investing.com indicano “Strong Buy” per il robusta da “Sell” di un mese fa, prevedendo una resistenza di fascia alta di 1.447,66 dollari per il contratto di gennaio, un generoso rimbalzo di 83 dollari, o del 6%, dai livelli attuali.