Il caffè è sembrato debole per buona parte delle ultime settimane, dopo aver chiuso l’anno al top delle materie prime cosiddette soft. Ora il maltempo in Brasile, il principale produttore, sta facendo risalire il prezzo dell’arabica, nonostante il crollo della domanda dovuto alla chiusura di migliaia di locali in Cina. Questo giovedì, i future dell’arabica a New York sono in salita per il sesto giorno di fila, segnando un aumento di quasi il 7%. Si tratta dell’aumento consecutivo maggiore degli ultimi 2 anni e mezzo, l’ultimo infatti risale al 6-13 settembre 2017.
Questo ci dice che l’arabica, la varietà più richiesta al mondo, potrebbe diventare davvero bollente.
Caffè medio
“I prezzi dei future del caffè sono in salita dopo la notizia di un possibile calo delle scorte nel breve termine”, ha scritto oggi in una nota Eric Scoles, strategist per le materie prime presso la RJO Futures di Chicago.
“L’indicazione giunge al momento giusto in quanto c’è stato un ritorno contenuto al mercato del caffè dopo aver trovato il supporto vicino al livello di 98 centesimi”.
Dopo l’aumento del 26% nel 2019, l’arabica ha perso quasi il 21% in un solo mese, gennaio. I dati di Investing.com lo hanno indicato come il mese peggiore dal marzo 2008, vale a dire quasi 12 anni. Ma alcuni analisti hanno notato che anche durante il sell-off, i prezzi dell’arabica non sono crollati così tanto, il minimo mensile è stato di 1,0015 dollari la libbra, contro il minimo del 2019 di 92,20 centesimi.
Oggi l’arabica è risalita sopra 1,04 dollari, ben al di sopra del livello di supporto di 98 centesimi citato da Scoles. Ha toccato anche un massimo intraday di 1,0465.
A tutto vapore
“Se il caffè resterà forte e chiuderà sopra il livello di resistenza, potremmo vedere un rally che ha come prossimo punto di resistenza 1,06 e 1,1250 il target a lungo termine”, ha dichiarato Scoles.
Il rialzo è possibile se si continuerà a temere per la produzione dal Brasile nel breve termine, ha aggiunto l’analista di RJO Futures.
Scoles, tuttavia, ha aggiunto che a questo punto chi ha intenzione di andare long dovrebbe fare attenzione a non cullarsi troppo sugli allori. “Potrebbe trattarsi di una mossa a brevet ermine, sebbene ci sia del potenziale per andare oltre. Il mercato del caffè può ridiventare rialzista? Bisogna continuare a seguirlo per scoprirlo”,
E che sfide dovrà affrontare l’arabica?
La Cina sicuramente è una di queste, e forse è la più preoccupante.
Starbucks e i punti vendita in Cina
“Il coronavirus sta riducendo la domanda di caffè in Cina, dove molti locali sono chiusi”, ha dichiarato Mike Seery di Seery Futures, di Plainfield nell’Illinois. In una nota redatta lunedì si legge:
“Comunque, credo che i prezzi siano in un pattern bottoming-out anche se sembrano cheap”.
A darci un’idea dell’entità del colpo subito dalla domanda di caffè, Starbucks (NASDAQ:SBUX), uno dei maggiori consumatori di arabica, ha dichiarato che il virus Covid-19 ha costretto la catena a chiudere metà dei punti vendita totali in Cina, che ammontano a 4.292.
Come Scoles, anche Seery invita alla pazienza chi intende andare long con l’arabica.
Scrive Seery , “Ci vorranno molte settimane prima di vedere una posizione rialzista, mentre i prezzi sono ancora vicini al minimo di 15 anni, che a mio avviso è davvero incredibile”.