Sblocca dati premium: Fino al 50% di sconto InvestingProAPPROFITTA DELLO SCONTO

Crash Atlantia: è "Stato" aggiotaggio?

Pubblicato 21.08.2018, 03:02
ATL
-
META
-

Il bene giuridico oggetto della tutela offerta dall’art.501 c.p. è l'interesse pubblico affinché i prezzi si formino seguendo le regole fisiologiche di mercato e l'intervento legittimo del regolatore preposto (pubblica autorità indipendente), non gli interessi economici dei singoli operatori. Tuttavia, i fatti recenti lasciano emergere non poche perplessità circa i limiti dell’azione dell’esecutivo in relazione alla tutela penale vigente.

Il fatto

il 14 agosto, intorno alle ore 11.37, il cedimento strutturale di una sezione del viadotto Morandi a Genova causa la morte di 43 persone, il ferimento di altre 15 e il danneggiamento di alcuni edifici circostanti.
Intorno alle 12.30, il titolo di Atlantia (MI:ATL) S.p.a., controllante per l’88,06% Autostrade S.p.a. (concessionaria del tratto coinvolto dal disastro), da quota 25€ inizia a registrare una perdita superiore al 5%, a seguito delle voci che riportano di danni ingenti e decine di morti. Sospeso e poi riaperto, il titolo arriva a perdere oltre il 9% alle 14.30, per poi recuperare leggermente in chiusura.

Il Vicepresidente del Consiglio Di Maio (Sviluppo Economico, Lavoro e Politiche Sociali) e il ministro Toninelli (Infrastrutture e Trasporti), accorsi dopo qualche ora sul luogo del crollo, iniziano a disseminare una serie di dichiarazioni di sfondo politico fino all’indomani del disastro.

Alcune di queste dichiarazioni sono certamente consone, nonché rituali: “Chi ha colpe per questa tragedia ingiustificabile dovrà essere punito” (A. Toninelli). Altre, invece, hanno un tono più accusatorio e minaccioso: “I vertici di Autostrade per l’Italia devono dimettersi prima di tutto (…) E visto che ci sono state gravi inadempienze, annuncio fin da ora che abbiamo attivato tutte le procedure per l’eventuale revoca delle concessioni, e per comminare multe fino a 150 milioni di euro. Se non sono capaci di gestire le nostre Autostrade, lo farà lo Stato". (A. Toninelli in un post su Facebook (NASDAQ:FB)).

Luigi di Maio, oltre a sostenere le dichiarazioni di Toninelli, si sbilancia in diversi attacchi personali, alcuni dal carattere diffamatorio, rivolti alle società coinvolte, ai partiti e, in modo particolare, alla famiglia Benetton, la quale controlla il 30,25% di Atlantia attraverso la finanziaria lussemburghese Sintonia, controllata dalla holding Edizione.

“Si poteva evitare. Basta guardare le condizioni visibili a tutti di quel ponte per capire che la manutenzione non è stata fatta. Non è stata una fatalità (…) Il problema del crollo del ponte dipende dal fatto che quando paghiamo un pedaggio immaginiamo che quei soldi siano reinvestiti in manutenzione ma invece si dividono gli utili e i ponti qui crollano. Per la prima volta c'è un governo che non ha preso soldi dai Benetton, e siamo qui a dirvi che revochiamo i contratti e ci saranno multe per 150 milioni di euro. Autostrade ha poi la sede finanziaria in Lussemburgo, quindi manco pagano le tasse. Se il ponte era pericolante dovevano dire che andava chiuso. Ora vedremo tutte le inadempienze compiute. Deve essere chiaro: Autostrade è stata politicamente coperta dai precedenti governi e noi non vogliamo fare da palo a chi doveva fare manutenzione e non l'ha fatto". Intanto, la Procura della Repubblica ha già dato il via alle indagini per l’accertamento di tutte le responsabilità sul disastro.

La sera del 15 agosto, il Presidente del Consiglio comunica l’avviamento delle procedure di revoca della concessione alla società Autostrade, aggiungendo la seguente affermazione: “Non possiamo attendere i tempi della giustizia penale”. Questa frase innescherà un’accesa polemica sul rispetto dello Stato di diritto e il potere giudiziario da parte dell’esecutivo. Le parole utilizzate dal Presidente del Consiglio risultano certamente fraintendibili per l’ordine in cui sono espresse: in verità, secondo la convenzione stipulata, è possibile revocare la convenzione, salvo indennizzo, senza la necessità di adire le vie legali. Così, le brusche modalità con cui il governo si esprime sovraccaricano di tensione decisioni complesse, intraprese troppo rapidamente, in un clima molto tormentato.

Giovedì 16 riaprono i mercati dopo la pausa di Ferragosto e Atlantia, già verso le 10, arriva a perdere oltre il 25%. A fine giornata, il titolo perderà 5,39 miliardi di capitalizzazione. La Consob riferisce che il monitoraggio sul titolo sarebbe già attivo dal 14 agosto, giorno del disastro.

Articolo 501, Codice penale: Rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio.

Chiunque, al fine di turbare il mercato interno dei valori o delle merci, pubblica o altrimenti divulga notizie false, esagerate o tendenziose o adopera altri artifici atti a cagionare un aumento o una diminuzione del prezzo delle merci, ovvero dei valori ammessi nelle liste di borsa o negoziabili nel pubblico mercato, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa da 516 euro a 25.822 euro.
Se l'aumento o la diminuzione del prezzo delle merci o dei valori si verifica, le pene sono aumentate.
Le pene sono raddoppiate:
1) se il fatto è commesso dal cittadino per favorire interessi stranieri;
2) se dal fatto deriva un deprezzamento della valuta nazionale o dei titoli dello Stato, ovvero il rincaro di merci di comune o largo consumo.
Le pene stabilite nelle disposizioni precedenti si applicano anche se il fatto è commesso all'estero, in danno della valuta nazionale o di titoli pubblici italiani.
La condanna importa l'interdizione dai pubblici uffici.


Notizie false e altri artifici: la giurisprudenza.

Sono considerabili notizie false solo quelle che, in relazione alle circostanze e al modo in cui vengono poste in essere, creano una falsa rappresentazione dei fatti. Non sono considerabili notizie le voci, nonché le dicerie prive di ogni controllo ed autorevolezza. Con l’espressione altri artifici si indentificano le ulteriori condotte oggettivamente artificiose, realizzate con modalità di azione, tempo e luogo di per sé tali da poter decidere sul normale andamento del corso dei titoli (Cassazione penale, 4324/2013). Persino le critiche o i giudizi assumono rilevanza penale se recano elementi tesi ad ingannare, sfruttando situazioni anormali atte a turbare il mercato. Si è condannati anche senza che ci sia stato l’effettivo turbamento del mercato. Tuttavia, il pericolo deve risultare concreto e non presunto.

Conclusioni

Sul piano degli effetti, pur essendo pacificamente visibile il turbamento provocato dalle parole dei ministri, queste non avrebbero avuto certamente lo scopo di cagionare una diminuzione del prezzo del titolo, specialmente in un momento in cui gli stessi politici avrebbero richiesto ad Autostrade una lunga serie di importanti adempimenti. L’unico vantaggio che si sarebbe ricercato è sul piano politico, sfruttando il clamore mediatico al fine di garantire alle scelte di governo l’appoggio dell’elettorato e della pubblica opinione. Il disastro e le conseguenti azioni legittime del governo, costituiscono il vero motivo della rapida discesa del prezzo delle azioni di Atlantia. Inoltre, il governo, accusando di grave inadempimento la concessionaria, potrebbe non essere disposto a corrisponderle un adeguato indennizzo. Un capitolo a parte meriterebbe invece l’intento diffamatorio di alcune affermazioni, come quelle rivolte all’azienda in riferimento al pagamento delle tasse, per le quali si potrebbe finanche escludere l’attività parlamentare c.d. “extra moenia” la quale, secondo la Corte costituzionale, rientrerebbe comunque nella tutela offerta dall’art.68 Cost..

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.