Matteo Paganini, 26 settembre 2014
INTRO
Giornata interlocutoria e di attesa quella di ieri, con il Bank Holiday in Inghilterra a drenare ulteriormente i livelli di liquidità che da qui a una settimana dovrebbero tornare su livelli normali. Nessun dato di rilievo se non la pubblicazione dell’IFO tedesco, a 106.3 contro aspettative di 107.0 che non ha impattato sulla moneta unica, già in trend di breve periodo decrescente.
La settimana: linee guida
Potremmo fermarci qui con il commento mattutino e passare direttamente all’analisi dei livelli tecnici in quanto non esiste nessuna novità di sorta non tanto da raccontare ai trader, quanto su cui ragionare per cercare interconnessioni tra diversi strumenti finanziari. Sotto i riflettori abbiamo chiaramente le borse americane, che hanno toccato nuovamente dei massimi storici ed assoluti ed il dollaro americano, grande protagonista della settimana passata ed in lieve ripiegamento durante la notte, su un movimento tecnico di correzione che non ci fa certo pensare alla possibilità di assistere ad una caduta del biglietto verde, l’unico che sta mostrando una forza ordinata contro le principali major. Una forza di breve periodo, sia chiaro. Inutile rifare il punto della situazione parlando di BCE, di Fed e di BoE, sappiamo cosa ci hanno comunicato queste banche e sappiamo che dovremo seguire con attenzione i loro prossimi meeting. Ora affidiamoci alle diverse pubblicazioni macroeconomiche, tenendo sotto controllo dapprima le borse, poi le singole reazioni delle divise interessate dalle news (euro e sterlina sopra tutte) e a partire dal pomeriggio in avanti il dollaro americano che non è escluso si possa muovere all’unisono anche durante le mattinate, movimenti che se dovessero verificarsi non sarebbero comunque presi in considerazione da noi tra le cause alla base di una decisione di acquisto o di vendita (le correlazioni tra i mercati sono ancora deboli e potremmo pensare di affidarci a ritardi di movimento tra le major ed il dollaro americano soltanto nelle ore pomeridiane, di fronte ad un DJ FXCM Dollar Index in salita o discesa decisa e costante).
I dati macroeconomici
Partiamo oggi con gli Usa che rilasceranno gli ordini di beni durevoli alle ore 14.30 e la fiducia dei consumatori alle 16.00. Domani sarà una giornata tranquilla durante la quale potremo pensare di ragionare sulla disposizione pura dei flussi di capitale di brevissimo periodo, mentre giovedì e venerdì avremo dati sull’inflazione di Germania ed eurozona che potrebbero rappresentare dei market mover interessanti, come il Pil canadese e americano che verranno comunicati agli investitori rispettivamente giovedì e venerdì, alle ore 14.30.
QUADRO TECNICO
EUR/USD: mercato inchiodato quello di ieri, con una situazione tecnica che si ripropone anche per la giornata di oggi. Siamo infatti ancora in congestione sotto la media a 21 oraria che insieme a 1.32 ¼ potrebbe rappresentare una buona area di vendita di euro, con l’attenzione posta all’area che passa tra 1.3240 e 1.3255, oltre la quale il mercato potrebbe tentare dei rimbalzi da seguire su un 4 ore in caso di completamento di divergenza rialzista che potrebbe condurre le quotazioni verso 1.33 figura. Target in caso di ripartenze a ribasso, da non escludere anche senza passare per i minimi precedenti e da valutare sulle rotture di zona 1.3175, 1.3150 e 1.3130.
USD/JPY: buona l’area di acquisto individuata ieri in 103.95 (perfezionata durante il nostro Morning Meeting in 103.85/95) con i prezzi che hanno rimbalzato fino a 104.10 prima di ritrovare i livelli di ingresso. Siamo ora sopra la media a 100 oraria che corrisponde al passaggio della 21 a 4 ore che, insieme a 103.50 in caso di scaricamento dello stocastico a 4 ore potrebbero rappresentare delle buone aree di acquisto di dollari, per tentare di cavalcare ritorni verso i massimi di 104.10, con possibilità di assistere ad estensioni verso 104.25 e 104.50. Ritorni sotto area 103.35 potrebbero risultare propedeutici a tentativi di approfondimento verso 102.90/103.00.
EUR/JPY: discesa avvenute e raggiungimento di 137 figura pur non essendo la situazione tecnica analizzata delle migliori. Il time frame di riferimento passa oggi da un 4 ore ad un orario, dove iniziamo a seguire la possibilità di assistere a tentativi di rimbalzi rialzisti sui quali seguire eventuali potenzialità di vendita di euro. Se i prezzi dovessero infatti fermarsi tra 137.30 e 137.45 (medie orarie incrociate a ribasso e punti statici precedenti) potrebbero palesarsi possibilità di acquisto di yen per ritorni verso la figura ed in estensione 136 ¾, tenendo conto che ritorni sopra 137.55 potrebbero portare a tentativi di ripartenza che non considereremo operativamente se non dopo un’eventuale superamento di 137.65.
GBP/USD: calbe ancora all’interno di aree di vendita, con l’area tra 1.6575 e 1.6615 che continua a rappresentare una potenziali resistenza sulla quale pensare ad acquisti di dollaro, per ritorni sui minimi ed in caso di raggiungimento di essi con stocastico a 4 ore lontano dall’ipervenduto (attualmente siamo in ipercomprato e potremmo girare a ribasso insieme ai prezzi), possibili prime estensioni verso 1.6475. Ripartenze sopra 1.6635 si rendono a nostro avviso necessarie per valutare tentativi di rialzo verso 1.6660/70.
AUD/USD: continua la situazione tecnica sbiadita del dollaro australiano. Preferiamo seguirlo insieme nell’intraday prima di sbilanciarci sui livelli. Rimane un’impostazione di vendita di fondo, con potenziali ricerche delle resistenze da valutare staticamente e non dinamicamente, secondo il nostro parere. Lo seguiamo.
Ger30 (DAX): il dax ha effettivamente raggiunto l’area ipotizzata ieri tra 9,500 e 9,525, fornendo buone possibilità dal punto di vista del R/R di pensare a vendite per storni che dapprima avrebbero potuto raggiungere area 9,485 e che potrebbero estendersi fino ad area 9,425. L’idea è di mettersi subito in pari con lo stop se si è in posizione da ieri, in quanto un 4 ore non ha confermato una divergenza ribassista in grado di spingere le quotazioni sotto area 9,400, uno scenario che seguiremo in caso di completamento di tale divergenza e di una stocastico orario lontano dall’ipervenduto. Ripartenze sopra i massimi, con borse Usa girate a rialzo, potrebbero essere foriere di nuovi massimi in area 9,575 (operativamente considereremo il 9,540).
XAU/USD (Oro): oro che è scappato anche questa mattina, con le impostazioni di vendita in limit per ieri che non hanno portato a nessuna operatività. Oggi siamo in rialzo e non ci resta che aspettare eventuali frenate in area 1,292.00/95.00 prima di pensare a qualsiasi tipo di operatività, a meno di essere entrati in rottura rialzista per sfruttare la congestione che si era formata, entrate che vorrebbero eventuali tagli di posizione sui primi livelli segnalati.