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DailyFX Morning Adviser, perchè l'Euro non scende?

Pubblicato 10.06.2014, 09:28
Aggiornato 11.09.2019, 13:55
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Matteo Paganini, 10 giugno 2014

INTRO

Mercati abbastanza dormienti durante il primo giorno della settimana, con lievi tentativi di discesa dell’euro, borse nuovamente sui massimi e petrolio in grande spolvero, con l’oro fermo all’interno delle sua congestione di breve periodo.

Nulla di nuovo sotto il sole

Continua a non cambiare nulla sui mercati, soprattutto a livello di indici azionari, che hanno toccato i nuovi massimi storici assoluti sia sul versante S&P500 sia sul Dax, facendoci capire e comprendere come si stiano premiando, rispettivamente, la continuazione di pubblicazioni macroeconomiche decenti e l’interventismo della BCE, sullo stile pacato e poco incisivo di Mario Draghi, che comunque ha agito e non ha deluso le aspettative create sul mercato. Crediamo che il Presidente della BCE pensasse di assistere ad una discesa più sostenuta da parte dell’eurodollaro, che seppur non dichiarato apertamente (si continua a glissare sul tema ma sicuramente è argomento di discussione all’interno del Governing Council) rimane un punto importante di riflessione all’interno del Board. Questo sta a significare che il mercato sta confermando come al momento non si creda ancora che la valuta europea sia pronta a ridimensionare il proprio valore in maniera definitiva, soprattutto contro il dollaro americano, quando tutte le altre valute mondiali (ad eccezione di quelle che presentano tassi nominali e reali ben lontani dallo zero – e a dir la verità anche queste potrebbero farlo, vista la grande attenzione prestata loro da parte delle proprie banche centrali) possono svalutare, approfittando delle politiche monetarie espansive che non passano per il mondo bancario e che non sono assoggettate a nessuna dipendenza d’azione (si pensi soprattutto ai QE di BoJ, Usa e BoE).

La giornata di oggi

Oggi si presenta alle porte una giornata priva di eventi macro e dunque potenzialmente poco volatile, che seguiremo con attenzione concentrandoci sulla possibile bivalenza del dollaro americano, che fino ad ora non è riuscito a prendere una direzionalità precisa di breve periodo e sulla possibilità di assistere a prese di profitto sulle borse, con forte attenzione ad utilizzare stop ed eventuali reverse sopra i massimi, per non rimanere invischiati in tentativi di approfondimenti rialzisti ancora possibili (abbiamo avuto modo di raccontare all’interno dei nostri Morning Meeting come a partire dal prossimo 18 giugno potrebbero cominciare a crearsi le basi per storni importanti – le basi, non la partenza per gli storni, dovute all’arrivo nel territorio dei 35 miliardi di acquisti).

QUADRO TECNICO

EUR/USD: divergenza ribassista oraria che attendevamo e che si è andata a formare sulle resistenze passanti per 1.36 ¾, con i prezzi che hanno sfondato i supporti passanti per 1.3625 e si sono fermati in una zona di accumulazione passante sui punti di minimo precedenti, che ora sta contenendo le quotazioni che si mantengono sotto la media a 21 oraria. Tra 1.3600 e 1.3620 è possibile pensare ad acquisti di dollaro americano, tenendo conto che una ripartenza oltre area 1.3635 potrebbe riproporre ripartenze verso 1.3675. in caso di approfondimento sotto 1.3560, il mercato potrebbe essere in grado di accelerare verso 1.35 ¼ ed in estensione 1.3485, vicino allo spartiacque passante per 1.34 ¾.

USD/JPY: continuiamo a seguire il UsdJpy su un time frame a 4 ore, dove abbiamo visto ieri il mancato raggiungimento di area 102. ¾ - 102.90, dove avremmo potuto considerare vendite se lo stocastico fosse stato in zona di ipercomprato. I prezzi hanno invece formato dei massimi decrescenti, con l’avvicinamento ai supporti che considereremo ancora in area 102.10, dove eventualmente pensare a studiare rotture ribassiste se lo stocastico dovesse trovarsi lontano dalla zona di ipervenduto, con la possibilità di seguire rotture verso 101.85.

EUR/JPY:“l’idea di pensare a vendite in anticipo sulla divergenza intorno a 140.00, con l’idea che un superamento a rialzo di tale area possa portare a rivisitare zona 140.90 (almeno un quarto di figura di tolleranza sembra d’uopo) non è malvagia, dato il buon R/R offerto dall’operazione”. Terminavamo così il pezzo su EurJpy ieri, e con il formarsi della doppia divergenza ribassista studiata abbiamo avuto i prezzi che hanno corretto in maniera buona, non superando area 140.00. Siamo ora a poter seguire delle potenziali aree di vendita, in caso di storni rialzisti verso i punti statici precedenti, passanti in corrispondenza della media a 21 oraria. Tra 139.25 e 139.40 è possibile infatti pensar di valutare acquisti di yen, con l’idea che ritorni sopra area 139.55 possano aprire le strade verso 140.00.

GBP/USD: buona l’idea di seguire approfondimenti verso le resistenze per posizionarsi in vendita sulla sterlina, anche se il mercato non ha fatto in tempo a colpirci. Abbiamo stornato bene e ci siamo fermati in corrispondenza dei punti statici di minimo precedenti, con ripartenza all’interno di quella che potrebbe perdurare come fase laterale, con la possibilità di seguire una potenziale divergenza ribassista oraria che potrebbe formarsi in caso di approfondimento dei prezzi verso l’area che passa tra 1.6830 e 1.6845. qui è possibile, in caso di massimi decrescenti sullo stocastico orario, valutare acquisti di dollaro, tenendo conto che un superamento dei massimi (da pensare oltre 1.6865) potrebbe lasciare spazio a tentativi di accelerazione verso 1.6900, con 1.6880 potenziale scoglio dal quale proteggersi.

AUD/USD: la potenziale divergenza ribassista che curavamo su un 4 ore non si è formata ma potrebbe formarsi nella giornata di oggi. Di contro, su un time frame orario, come ragionato ieri mattina, l’idea di impostare delle vendite sui prezzi della mattinata (sulle resistenze) per sfruttare il buon R/R (con 0.9340 che è intervenuto come primo livello di target, da qui l’importanza di proteggersi con prese parziali di profitto e posizionamento dello stop in pari quando indicati più di un livello di target) ha pagato. Siamo ora di fronte ad un mercato che sta formando, seppur con poca volatilità, massimi e minimi crescenti, dove cureremo eventuali storni sui supporti passanti per 0.93 ¼ per pensare ad eventuali acquisti di dollaro australiano (media a 21 a 4 ore e punti precedenti), area che se superata potrebbe lasciare spazio alla divergenza ribassista che a quel punto sarebbe confermata, verso primi target passanti per area 0.9290.

Per DAX e Oro rimandiamo al nostro Morning Meeting delle ore 9.30.

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