- Giganti tecnologici come Amazon e Alphabet stanno toccando nuovi massimi, potenzialmente in grado di guidare un rally più ampio.
- Il QQQ, un ETF che segue il Nasdaq 100, si avvicina al territorio di ipercomprato, ma il trend rialzista rimane intatto.
- I principali livelli di supporto e resistenza sono evidenziati per Amazon, Alphabet, Tesla, Nvidia e QQQ.
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I future degli indici statunitensi sono rimasti relativamente piatti dopo la chiusura mista di ieri, con alcuni giganti tecnologici che hanno raggiunto nuovi massimi storici. Gli investitori sono in gran parte in attesa della pubblicazione dei dati di venerdì sul PCE core, quindi il recente consolidamento dei principali indici e di alcuni settori di mercato non sorprende.
Tuttavia, questa tendenza potrebbe cambiare all’apertura di Wall Street, con il settore tecnologico che potrebbe tornare a guidare la carica. Visti i movimenti di prezzo rialzisti di titoli come Amazon (NASDAQ:AMZN), Alphabet (NASDAQ:GOOGL) e Tesla (NASDAQ:TSLA), sembra probabile un rally guidato dal settore tecnologico. La chiave da tenere d’occhio è Nvidia (NASDAQ:NVDA), la cui performance influenza pesantemente i principali indici statunitensi. Esaminiamo i grafici di questi quattro titoli e parliamo di QQQ, un ETF che segue l’andamento dell’indice Nasdaq 100.
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Amazon, Alphabet, Tesla e Nvidia: i potenziali driver del rally del tech
Amazon, Alphabet, Tesla e Nvidia sono titoli tecnologici fondamentali da monitorare. Almeno tre di questi hanno mostrato tendenze rialziste questa settimana, potenzialmente in grado di sostenere il rally tecnologico e di supportare il Nasdaq 100 e, per estensione, il QQQ.
Ecco quindi le quattro opportunità di trading offerte se il settore tecnologico dovesse salire oggi:
1. Amazon esce dalla fase di consolidamento rialzista
Mercoledì Amazon ha superato la resistenza nella fascia tra i 190 e i 191 dollari, chiudendo in rialzo del 3,9% a un livello record e diventando il quinto membro dei “Magnifici 7” a raggiungere una capitalizzazione di mercato di 2.000 miliardi di dollari. Questo breakout è un forte indicatore rialzista, che potrebbe sostenere il rally tecnologico anche se Nvidia dovesse fare una pausa.
L’area di 190-191 dollari funge ora da supporto chiave, che deve essere mantenuto per mantenere il sentimento rialzista, mentre 185,33 dollari (il minimo di lunedì) è un livello critico. Un calo al di sotto di questo livello potrebbe invalidare il breakout, portando potenzialmente a un sell-off. Se il supporto regge, Amazon potrebbe puntare inizialmente a 195 dollari e successivamente a 200 dollari.
2. Alphabet tocca un altro massimo storico
Alphabet ha costantemente raggiunto nuovi massimi storici, uscendo questa settimana da un modello di consolidamento rialzista e superando il livello di resistenza di 180 dollari. Da allora ha superato il recente massimo intorno ai 182 dollari, rendendo questo livello di supporto critico. Idealmente, il titolo dovrebbe rimanere al di sopra di quest’area di breakout, ma un calo al di sotto di essa non è disastroso, a meno che non superi il recente minimo intorno a 175,62 dollari, il che comprometterebbe il breakout rialzista.
3. Tesla continua la sua ripresa
Il grafico a lungo termine di Tesla mostra una tendenza ribassista dal novembre 2021, con diversi massimi inferiori. Tuttavia, l’azione a breve termine dalla fine di aprile è stata rialzista. Il titolo ha superato la resistenza di 180 dollari e da settimane si aggira intorno a questo livello psicologico.
Questa settimana Tesla si è mossa più in alto, superando la resistenza a breve termine a 188 dollari, ora livello di supporto cruciale. Al rialzo, 200 dollari è il prossimo ostacolo, con una resistenza minima fino alla linea di tendenza ribassista intorno a 220 dollari, a seconda del movimento dei prezzi. Il recente minimo a 176,92 dollari è fondamentale; una rottura al di sotto di esso annullerebbe la tendenza rialzista di questa settimana e potrebbe scoraggiare gli investitori.
4. Nvidia mostra segni di stabilizzazione
Nvidia, un titolo chiave per il settore tecnologico, è stato volatile di recente, scendendo dal suo massimo storico di 140,76 dollari di giovedì scorso. Attualmente sembra aver trovato un supporto intorno a 118 dollari, mantenendosi al di sopra della media mobile esponenziale a 21 giorni. La rottura al di sopra del massimo di lunedì di 124,46 dollari deve essere mantenuta su base giornaliera per sostenere lo slancio rialzista. Il livello di supporto critico è 118 dollari. In termini di resistenza, 130 dollari è il livello chiave da tenere d’occhio, essendo servito da supporto prima del crollo della scorsa settimana.
Il grafico di QQQ resta costruttivo
Il grafico del QQQ, un ETF che segue la performance del Nasdaq 100, rimane per ora costruttivo. Tuttavia, l’RSI è ancora vicino ai livelli di ipercomprato di 70, che potrebbero richiedere un intervento prima di assistere al prossimo grande movimento al rialzo.
Dalla fine di maggio, il QQQ ha registrato un rialzo di quasi il 10% dal punto più basso di 443,06 fino al massimo più recente di 486,86. Ha guadagnato più del 17% se si considera il punto più basso raggiunto ad aprile a 413,07. A seguito di questo forte rally, l’indice ha raggiunto livelli tecnici di estremo ipercomprato.
Ad esempio, l’indice di forza relativa (RSI) è salito ben al di sopra della soglia di 70,0 per arrivare a nord di 80,0. Con un mercato così ipercomprato, diventa sempre più difficile per i trader giustificare l’acquisto continuo di mini cali intraday.
L’RSI deve smaltire le condizioni di ipercomprato, almeno attraverso il tempo (cioè il consolidamento), se non con l’azione dei prezzi (cioè almeno con un mini sell-off). Affinché la tendenza rialzista rimanga intatta, è ovvio che non si vogliono vedere troppi danni tecnici. Tuttavia, un po’ di pullback dovrebbe essere un segnale positivo, anche da un punto di vista rialzista, in quanto eliminerà un po’ di schiuma dal mercato.
La scorsa settimana il QQQ ha raggiunto 485,61, il livello di estensione del 200% dell’ultimo ribasso avvenuto tra marzo e aprile. Poiché l’RSI era superiore a 70 in quel momento, il successivo calo è comprensibile. L’RSI è ora un po’ meno ipercomprato, ma rimane vicino a 70.
Se il trend rialzista dovesse continuare, il livello 485,61 rimarrebbe il primo obiettivo. Nel frattempo, l’estensione di Fibonacci del 261,8% dello stesso swing arriva a 508. Tra questi livelli di estensione, c’è il livello psicologicamente importante di 500, che deve essere osservato da vicino, se ci arriviamo.
In termini di livelli di supporto da tenere d’occhio, la prima linea di difesa per i tori è l’area 473/474, testata e tenuta all’inizio della settimana. Al di sotto, 468,14 è il livello successivo, dove abbiamo assistito a un breakaway gap. Quest’ultimo si trova anche in prossimità della media mobile esponenziale a 21 giorni. Una zona di supporto più significativa si trova intorno a 449, che corrisponde al massimo di maggio.
I tori sarebbero contenti di aver assistito a un piccolo pullback e a un consolidamento. Tuttavia, se invece dovessimo assistere a un sell off completo che potenzialmente potrebbe portare via il minimo più recente a 443,06, si tratterebbe di uno sviluppo ribassista, perché in tal caso avremmo creato il nostro primo minimo inferiore. In tal caso, potremmo assistere a un’ulteriore vendita tecnica verso la media mobile a 200 e il supporto a lungo termine intorno a 412, che era anche il massimo dell’anno scorso.
Tuttavia, attraverseremo questo ponte se e quando ci arriveremo. Per ora, la tendenza rialzista rimane intatta.
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Disclaimer: Questo articolo è stato scritto solo a scopo informativo; non costituisce una sollecitazione, un’offerta, un consiglio, una consulenza o una raccomandazione a investire e non intende incentivare in alcun modo l’acquisto di asset. Vorrei ricordarvi che qualsiasi tipo di asset viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso; pertanto, qualsiasi decisione di investimento e il rischio associato restano a carico dell’investitore.