Con i soldi che oramai richiede uno spritz per essere gustato in un locale medio, a sorpresa si può comprare anche un’azione del titolo Davide Campari Milano SpA (BIT:CPRI), e quindi viene da chiedersi se a questi prezzi possa essere un buon investimento.
Un saluto a tutti e ben tornati in questa rubrica dedicata alle mie analisi di mercato. Approfondiamo assieme quali sono le prospettive future sul titolo. Prima di entrare nel vivo dell’analisi come al solito vi ricordo che qualora aveste delle domande o semplicemente un’opinione da esprimere potete usare la sezione sottostante dei commenti, in cui possiamo interagire più attivamente; per non perdervi le mie analisi, cliccando il pulsante “segui”, riceverete una notifica nel momento di pubblicazione di un mio nuovo articolo.
Non solo Aperol e Campari (LON:0ROY), l’azienda gestisce molti marchi e opera in diverse zone geografiche anche fuori dall’Italia. I business principali sono l’Europa e le Americhe, ma è operativa anche in paesi come Giappone, Australia e India. Quello che sta turbando gli investitori negli ultimi tempi è legato ai risultati operativi riportati dalla società, piuttosto deludenti e sotto le stime degli analisti. Nel Q3 infatti i dati riportati si possono riassumere in questo modo:
- Vendite in calo (-1,4%);
- EBIT e EBITDA in netto calo (-18,2% e -14%);
- profitti in calo (-20,4%);
- previsione di crescita per il Q4 a singola cifra e di piccola entità;
- margini in calo dovuti al mancato assorbimento dei costi di produzione e volumi di vendita minori.
Si tratta appunto di dati non piacevoli da leggere e dovuti sia a cause interne per una inefficiente gestione dei costi, sia da fattori esterni, strettamente dipendenti dall’assorbimento dei prodotti da parte del mercato. Sono riportati cali generalizzati in termini di consumo per diversi paesi, e la società spesso menziona problemi legati a eventi climatici che influenzano la produzione oppure la distribuzione, elementi che non sono sotto il controllo di Campari ma che allo stesso modo non possono essere risolti per i periodi a venire. Tuttavia, se per il resto del 2024 le notizie positive sono poche, per il medio-lungo periodo è l’azienda stessa a puntare più in alto. Il gruppo infatti si aspetta un 2025 di ripresa, sia per le vendite che per i margini indicando anche la possibilità di vedere crescere le azioni rompendo il brutto trend che stanno vivendo ora. Proprio in merito a questo è anche da segnalare un buyback di 40 milioni di euro che terminerà a novembre 2025. Inoltre da segnalare ci sono altri aspetti:
- il processo di individuazione di un nuovo CEO sta procedendo e ci si aspetta di avere un nome entro metà 2025;
- la società implementerà un programma di taglio dei costi.
Prima di concludere l’analisi, osserviamo che spunti ci offre il grafico del titolo.
Se lo si guarda da un time-frame settimanale il grafico è molto espressivo, una enorme “M”. Se il movimento in questione lo consideriamo come un doppio massimo molto esteso nel tempo, e sviluppiamo al ribasso la figura dal livello di breakout attorno ai 9,25 euro per azione troviamo un livello di pavimento attorno ai 5,03€, insomma in prossimità della cifra tonda dei 5 euro per azione e livello psicologico oltre che supportivo. Potrebbe essere un livello dove valutare meglio il comportamento del titolo e cercare degli ingressi long nell’ottica che le proiezioni per la società nel 2025 siano come vengono illustrate dal gruppo.
Da evidenziare è che gli scambi sul titolo sono notevolmente aumentati, i volumi sono in salita negli ultimi mesi, anche se per ora né l’RSI né i prezzi offrono delle indicazioni che sia giunto il momento di risalire. La mia visione dunque è che per il resto del 2024 si possa continuare con questo trend caratterizzato da debolezza sul titolo e potrebbero vedersi prezzi più bassi di quelli battuti in questi giorni, fino ai già menzionati 5€/azione; dopodiché, ovviamente valutando come si evolve il contesto entro cui opera Campari (per esempio se con la trimestrale del Q4 vengono presentati dati peggiori del previsto o vengono ridimensionate le aspettative di crescita), potrebbe arrivare la tanto attesa svolta al rialzo e il primo target sarebbe a ridosso della soglia dei 7€ per azione, più precisamente io lo colloco a 6,95€ (corrispondente ad un rialzo potenziale del +38%).
L’analisi si chiude qui, spero di aver offerto degli spunti utili da integrare alle vostre visioni sul titolo Davide Campari Milano SpA. Buon trading!
Disclaimer: il presente articolo non ha alcuna finalità di consulenza finanziaria e non rappresenta un consiglio su come investire o disinvestire i propri soldi. La consapevole valutazione dell'investitore non può essere in alcun modo sostituita, alla luce del personale profilo di rischio e della possibilità di perdere il proprio denaro.