In quest'ultimo periodo sono almeno tre i fattori da considerare per valutare i progressi dei mercati: l'evoluzione dei test sui vaccini contro il COVID-19, le fasi di riapertura delle economie dopo il blocco e le relazioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina. La ponderazione di questi fattori sta generando improvvisi cambiamenti di sentiment, anche se dobbiamo dire che seppur a strappi prosegue la propensione al rischio. La maggiore preoccupazione degli operatori, in questo momento, riguarda le decisioni legislative degli Stati Uniti sulla questione Hong Kong.
L'altra notizia del giorno, che sta sicuramente incentivando il rialzo dell'azionario, è che il Giappone sta allentando le restrizioni prima del previsto. Oltre all'azionario ne traggono beneficio anche materie prime come il Petrolio ma soprattutto i rendimenti obbligazionari (anche quelli USA) proiettati verso l'alto.
Per quanto riguarda l'azionario europeo, il DAX è giunto su un livello importantissimo ovvero l'area degli 11500 punti (laddove insisteva un gap di medio periodo), mentre lato USA il future dell'S&P500 ha rotto il livello di resistenza dei 3000 punti. Sul fronte materie prime abbiamo un oro in costante lateralità, intrappolato tra 1750 e 1720 dollari, mentre il Petrolio (sia Brent che WTI) hanno guadagnato ulteriore terreno.
Sul fronte calendario economico è una tranquilla mattinata europea mentre al pomeriggio avremoi l'indice S&P Case Shiller House Price che dovrebbe mostrare un leggero calo al 3,4% a marzo (dal + 3,5% a febbraio). Le vendite di nuove case dovrebbero diminuire di circa il 26% a 495.000 in aprile (da 627.000 a marzo) e sarebbe il livello più basso dalla fine del 2015. Infine la fiducia dei consumatori del Conference Board degli Stati Uniti delle ore 16 dovrebbe salire leggermente a maggio: 88,0 (da 86,9 di aprile).
Attenzione, infine, anche alle parole di Neel Kashkari (solitamente colomba) che parlerà alle ore 19.