🤼 AI vs Mercati: Un anno dal lancio, Che risultati ha fatto l' AI ProPicks nel 2024?Guarda cosa ti sei perso

Ecco la prossima grande "macro trade"

Pubblicato 07.06.2023, 10:43
Aggiornato 09.07.2023, 12:31

Il ritmo dell’imminente impulso disinflazionistico probabilmente sorprenderà molti: la maggior parte dei nostri modelli TMC e dei nostri indicatori anticipatori confermano la nostra previsione secondo cui l’IPC core degli USA si collocherà nell’area del 3% entro dicembre e scenderà al livello dell’obiettivo della Fed o al di sotto di esso già all’inizio del 2024.

Riteniamo che i mercati siano lontani dall’apprezzare appieno questo importante impulso disinflazionistico, che comporta importanti implicazioni per i portafogli macro.

Passiamo prima in rassegna i dati.

Le pressioni inflazionistiche del settore dei servizi stanno scendendo

Le sottocomponenti che misurano le pressioni sui prezzi del settore dei servizi previste dal sondaggio dell’ISM sul settore dei servizi e dal sondaggio NFIB sulle piccole imprese (arancione e giallo, lato sinistro) tendono a precedere di 6 mesi l’andamento dell’IPC core statunitense su base annua (blu sul lato destro, ritardato di 6 mesi).

Entrambi gli indicatori hanno ampiamente e correttamente anticipato la rapida impennata dell’inflazione core nel 2022, ma ora vengono in qualche modo ‘‘trascurati’’ in quanto forniscono falsi segnali al ribasso: si tratta del cosiddetto recency bias. L’inflazione core (servizi) è la variabile macro più in ritardo in ogni ciclo, e poiché l’impulso alla crescita e il trend delle assunzioni hanno raggiunto il picco nel 2022 e da allora sono rallentati, è logico che anche l’IPC core si raffreddi.

Questi indicatori anticipatori suggeriscono che l’IPC core degli Stati Uniti dovrebbe essere nell’area del 3% già a dicembre e, a giudicare dalla loro tendenza al ribasso, non è escluso che nel 2024 si arrivi a una soglia del 2%.

Ciò significherebbe che la Fed ha effettivamente raggiunto il suo obiettivo: sarebbe un grande cambiamento per gli investitori macro.

Non dimenticate l’affitto degli alloggi

Gli affitti degli alloggi rappresentano circa il 40% dell’IPC core e, poiché l’inflazione degli affitti negoziata sul campo si è massicciamente raffreddata (blu, lato sinistro) dalla metà dello scorso anno, dovremmo iniziare a ricevere un serio impulso disinflazionistico nella componente ufficiale degli affitti degli alloggi (arancione, lato destro) praticamente adesso.

Si tratta di un’incognita piuttosto nota tra i membri della Fed e gli operatori di mercato, ma permettetemi di chiedervi: cosa succederà quando inizieremo davvero a registrare dati consecutivi dello 0,2% al mese per l’IPC core?

Anche se ci si aspetta un calo dell’inflazione degli alloggi, pensate che il mercato sia pronto? Io ne dubito, quindi tenete presente questa incognita nota per i prossimi mesi.

***

Nota: Il presente articolo è stato pubblicato originariamente su The Macro Compass. Entrate a far parte di questa vivace comunità di investitori macro, asset allocator e hedge fund. Verificate quale sia il livello di abbonamento più adatto a voi utilizzando questo link.

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