Scegliere se puntare su Ericsson (NASDAQ:ERIC) non è così difficile. Il produttore di impianti di telecomunicazione occupa una posizione chiave nel lancio della rete wireless 5G in tutto il mondo. Già questo basta a suggerire anni di crescita sul mercato finale all’orizzonte.
La mega-cap con sede a Stoccolma dovrebbe inoltre guadagnare partecipazione di mercato, con le considerazioni politiche che hanno danneggiato uno dei suoi rivali, Huawei, e la cattiva gestione, un altro. Nonostante le prospettive a lungo termine che appaiono rosee, il titolo ERIC da anni sembra piuttosto economico. A 10x gli utili forward, effettivamente lo è.
Tuttavia, questa visione ignora un importante e preoccupante rischio. Un rischio che ha contribuito al tonfo del 30% del prezzo delle azioni in poco più di due mesi. E dunque l’ipotesi potrebbe non essere tanto semplice.
Tuttavia, sembra esserci valore nelle azioni Ericsson da una prospettiva a lungo termine, anche se ci sarà una certa volatilità a breve termine lungo la strada.
Lo scandalo della corruzione
Nel 2019, Ericsson aveva accettato di pagare 1,06 miliardi di dollari per chiudere una controversia con un paio di agenzie normative USA per violazione del Foreign Corrupt Practices Act. La società svedese aveva ammesso attività illegali in cinque paesi, compresi corruzione e falsificazione di conti.
La situazione si era risolta ma, negli ultimi mesi, la vecchia reputazione è tornata alla ribalta. A febbraio, Ericsson ha ammesso che potrebbe aver pagato delle tangenti al gruppo terroristico ISIS. Nello stesso mese, è arrivato il report dell’International Consortium of Investigative Journalists (ICIJ). Usando documenti trapelati dalla stessa azienda, il report suggerisce che i dipendenti avrebbero svolto attività illegali in paesi non compresi nel dossier del 2019.
Il titolo Ericsson crolla
Le azioni Ericsson sono colate a picco sulla notizia delle tangenti all’ISIS e sono arrivate al minimo di quasi due mesi a marzo. Nonostante ci sia stato poi un rimbalzo, il titolo è scambiato intorno al livello della maggior parte del 2019.
Ci sono anche altri aspetti. Ericsson ha chiaramente beneficiato della decisione del 2019 del governo Trump di inserire nella lista nera la rivale cinese Huawei Technologies. Molti governi occidentali ed operatori wireless privati si sono staccati da Huawei, che deteneva un’importante partecipazione di mercato. Ma ora si teme che Ericsson possa ricevere un trattamento simile, favorendo il rivale finlandese Nokia (NYSE:NOK).
Inoltre, alcuni azionisti potrebbero andarsene. È ovvio dal grafico del titolo ERIC che molti l’hanno già fatto. In effetti, un analista di Wall Street ha definito il titolo “non investibile“ sulla scia delle rivelazioni.
Ma non è solo lo scandalo a pesare sul titolo. Gli utili del primo trimestre la scorsa settimana hanno deluso, con profitti operativi rivisti decisamente al di sotto delle attese. I margini operativi rivisti sono scesi dal 10,7% dell’anno prima all’8,7%.
L’attività di servizi digitali ha riportato un risultato “non soddisfacente”, secondo un comunicato stampa della stessa Ericsson. I flussi di cassa disponibili sono negativi, con Ericsson che ha cercato di aumentare le scorte tra i problemi di approvvigionamento. Il titolo ERIC è crollato di oltre il 9% il giorno della pubblicazione del report.
“Tapparsi il naso” sul titolo Ericsson
Tutto sommato, il titolo ERIC non è crollato del 30% senza motivo. Detto questo, gli investitori farebbero bene ad adottare una visione a lungo termine.
Per quanto riguarda il Q1, è deludente. Ma si tratta di un singolo trimestre in un contesto volatile, in una serie di anni in cui la società è andata benissimo. In base al documento 2021 della società, alla fine dell’anno Ericsson aveva rifornito 108 delle 200 reti 5G attive in tutto il mondo. Gli obiettivi sui margini di profitto annunciati nel 2018 sono stati raggiunti. Lo stesso vale per i margini dei flussi di cassa disponibili.
Ericsson ha migliorato la sua redditività. Il suo dividendo è aumentato (e al prezzo attuale dovrebbe arrivare ad un rendimento del 3% quest’anno). La società ha preso partecipazione a Nokia e, nonostante il recente calo, il titolo ERIC ha facilmente battuto NOK negli ultimi cinque anni.
Resta l’opportunità futura. Ericsson si aspetta che il numero di clienti serviti dal 5G raddoppi entro il 2027 (proiezione che si ricava sempre dal documento annuale 2021). Ci sarà una spinta pluriennale per i ricavi ed Ericsson si aspetta un’ulteriore espansione dei margini di profitto da qui in avanti.
Questa combinazione significa, al peggio, una crescita degli utili nel range alto delle cifre singole. Tuttavia, ERIC, a 10x le stime sui profitti 2023 degli analisti, è prezzato come se non dovesse crescere affatto.
Potrebbe volerci un po’ di tempo prima che l’allettante ipotesi a lungo termine ridiventi chiara.
Ma è probabile che succederà ad un certo punto. Quando succederà, il titolo ERIC dovrebbe riprendere la sua traiettoria al rialzo degli ultimi anni.
Nota: Vince Martin non ha posizioni su nessuno dei nomi menzionati.