Il Black Friday è Ora! Non perderti lo sconto del 60% su InvestingProAPPROFITTA DELLO SCONTO

Le azioni USA aggiornano i record, ma Asia giù

Pubblicato 13.02.2020, 14:53
USD/JPY
-
DE40
-
CL
-

L’azionario USA ha archiviato un’altra seduta da record, spinto dalla notizia che il tasso di diffusione dell’infezione da coronavirus starebbe rallentando e che l’epidemia potrebbe non colpire le aziende USA così duramente come inizialmente stimato. Il presidente della Federal Reserve (Fed) Jay Powell ha però ribadito che stanno monitorando i rischi al ribasso sull’economia dovuti al coronavirus e sono pronti a introdurre ulteriori misure di supporto in caso di necessità.

I mercati azionari asiatici non hanno invece partecipato a questa corsa al rialzo, perché in Asia le notizie non sono state di questo tenore. Il numero di infezioni da coronavirus non sembra infatti aver subito un rallentamento, e pare sia invece balzato dopo la revisione nel metodo di diagnosi. Gli alti funzionari alla guida delle province di Hubei e Wuhan sono stati rimossi dall’incarico.

I future sull’azionario USA hanno subito delle perdite durante la seduta di contrattazioni overnight.

L’attività dei future su FTSE (-0,19%) e DAX (-0,32%) punta a un avvio negativo anche in Europa.

Il rendimento dei decennali USA è scivolato sotto la soglia dell’1,60% e l’indice del dollaro USA ha superato la soglia dei 99 punti, sostenuto dalla corsa verso gli asset sicuri.

L’oro è avanzato a $1575 all’oncia e lo yen ha guadagnato grazie all’aumento delle operazioni verso I beni rifugio. L’USD/JPY è sceso dopo aver scambiato sopra il livello a 110.

Il greggio WTI ha tenuto sopra i $51 al barile, anche se la scorsa settimana le scorte USA sono aumentate di 7,5 milioni di barili a fronte dei 3,1 milioni previsti dagli analisti e dell’incremento pari quasi a 3,5 milioni registrato nelle ultime due settimane. L’aumento delle scorte di petrolio, la flessione significativa della domanda di petrolio dovuta soprattutto all’impatto del coronavirus e alla resistenza dell’OPEC a tagliare la produzione prima di marzo dovrebbero avere un impatto quanto prima. Continuiamo a vendere sui progressi, mirando a una stabilizzazione in area $48/50.

Sul forex, l’euro si è arreso a un dollaro USA forte e alla pressione esercitata dai dati deboli, scivolando sotto il manico a 1,0880 in Asia, a livelli visti l’ultima volta nel 2007. Dai dati di ieri è emerso che, a dicembre, la produzione industriale nell’Eurozona si è contratta del 2,1% m/m, mai così tanto da quattro anni, rispetto al -1,8% previsto dagli analisti. I dati si riferiscono al periodo precedente all’epidemia da coronavirus, per cui il peggio per l’industria europea potrebbe ancora venire. Oggi il dato sull’inflazione tedesca confermerà probabilmente un calo dello 0,6% a gennaio. Una cifra debole riferita all’inflazione dal motore della crescita dell’Eurozona potrebbe animare ancora di più le colombe della Banca Centrale Europea (BCE), pesando ulteriormente sulla moneta unica. Il movimento dell’euro sotto il livello critico a 1,0880 dovrebbe incoraggiare gli investitori a rafforzare le posizioni corte di base in vista di una flessione marcata a 1,0800/1,0750.

Il cable ha trovato richieste migliori nonostante i solidi rialzi del dollaro USA altrove, ma il rialzo è stato arginato dalla media mobile a 200 ore, che al momento si attesta vicino a 1,2975.

Oggi il calendario economico USA prevede la pubblicazione dell’inflazione primaria di gennaio, che dovrebbe confermare un progresso al 2,4% dal 2,3% registrato il mese precedente. Probabilmente la Federal Reserve accoglierà con favore un’inflazione superiore all’obiettivo per un breve periodo, a condizione che il calo dei prezzi dell’energia faccia scendere quanto prima l’indice dei prezzi al consumo USA sotto l’obiettivo del 2%. Pertanto anche un rapporto solido sull’inflazione non fornirà motivazioni sufficienti per un rialzo del tasso negli USA. Probabilmente la Fed quest’anno resterà a guardare. Semmai più probabile assistere a un taglio del tasso, probabilmente non prima della seconda metà dell’anno.

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.