Scossa ai conti. Il certificate di Credit Suisse in euro rende fino all’11,4% all’anno su Tesla (NASDAQ:TSLA). Doppia barriera di protezione. La prima se Tesla non cala del 30% del livello iniziale (- 50% dai prezzi attesi oggi sull’andamento del dopoborsa a Wall Street) offre l’11,4% l’anno. La seconda protegge totalmente il capitale se Tesla non perde oltre il 50% del livello iniziale (- 58% dai prezzi attesi oggi sull’andamento del dopoborsa a Wall Street).
Non perdite ma utili e Tesla vola nel dopo borsa a Wall Street: +12% (ha toccato anche il +20%). La trimestrale ha sorpreso mercato e analisti. Il gruppo di Elon Musk archivia il terzo trimestre con utili per azione a 1,86 dollari contro i -0,24 dollari attesi dal consensus degli analisti. Boom in Borsa del titolo dopo la caduta degli ultimi mesi. Lo stesso Musk aveva promesso “solo” un pareggio per questo trimestre.
A guardare meglio i numeri si capisce meglio qual’è la vera sorpresa. A fronte di ricavi in calo del 7,6%, rispetto allo stesso periodo di un anno fa, a 6,3 miliardi di dollari ma in linea con le attese ( 6,45 miliardi), il gruppo ha messo a segno un Ebitda di 876 milioni di dollari contro i 646 milioni attesi. In breve: volano i margini. Proprio l’opposto di quanto si aspettava il mercato e del risultato dell’ultima trimestrale. Tra gli operatori si era diffuso il sospetto che la strategia di Musk, puntare su auto elettriche meno costose, avrebbe portato a un vero flop, comprimendo eccessivamente i margini. Così non è stato. Il margine operativo si è attestato al 18,9% dal 14,5% del trimestre precedente (in calo dal 22,3% di un anno fa).
Bene anche la generazione di cassa a 5,3 miliardi di dollari in crescita del 7% sul trimestre precedente. Gli investimenti si sono attestati a 385 milioni di dollari + 54% sul trimestre precedente ma abbondantemente sotto le stime ( 561 milioni). La società punta a produrre 360mila veicoli quest’anno in calo dalle precedenti indicazioni (360mila-400mila) ma un numero atteso dal mercato.
Guardando l’andamento del dopoborsa a Wall Street, Tesla aprirà in netto rialzo e difficilmente si riuscirà ad approfittarne acquistando il titolo. Una buona via per non perdere il treno in corsa può essere approcciare l’azione tramite un certificate. Ad agosto Credit Suisse ha emesso un Express su Tesla con Isin XS1973543645 che rende fino all’11,4% l’anno (2,85% al trimestre al lordo delle tasse) con doppia barriera di protezione.
La prima è posizionata al 70% del livello iniziale (barriera: 166,81 dollari e livello iniziale: 238,3 dollari). Se non è scattata l’opzione del rimborso anticipato con un premio dell’11,4% l’anno, l’investitore potrà comunque ricevere l’ottimo rendimento dell’11,4% anche a scadenza (8 agosto 2024) nel caso in cui Tesla non avrà perso il 30% dal livello iniziale (-50% circa dai livelli attesi oggi sull’andamento del dopoborsa a Wall Street).
La seconda barriera diventa ancora più profonda e protegge l’investitore fino a cali del -50% del livello iniziale (-58% dai livelli attesi oggi sull’andamento del dopoborsa a Wall Street). In pratica se a alla data di valutazione finale Tesla non avrà perso oltre il 50% l’investitore continua a ricevere i 100 euro investiti su ogni certificate, se avrà perso meno del 30% riceve un ricco premio dell’11,4% l’anno.
Il livello iniziale di riferimento per Tesla è stato fissato l’8 agosto a 238,3 dollari, con la prima barriera sui premi al 70% (166,81 dollari) e la seconda di protezione totale sul capitale fino al dimezzamento del titolo dal valore iniziale a 119,15 dollari.
Nel dopo borsa il titolo tratta sui 284 dollari il 20% sopra il livello iniziale.
Il certificate offre la possibilità di ritiro anticipato tra poco più di 10 mesi, in particolare se l’8 agosto, Tesla si troverà sopra al livello iniziale di 238,3 dollari, allora il certificate verrà ritirato a 111,4 euro, ovvero 100 euro investite più 11,4% (pari a tutte le cedole trimestrali da 2,85 euro accumulate fino a quel momento). Oggi il certificate tratterà sopra la pari, quindi attenzione ai conti : 111,4 euro – il prezzo che leggete in questo momento del certificate in Borsa.
In caso contrario, il prodotto continuerà a essere trattato e se Tesla, a una data di osservazione futura (ogni tre mesi) si troverà sopra il livello iniziale, allora il certificate verrà ritirato a 100 più 2,85 euro moltiplicati per tutti i trimestri accumulati dall’emissione. Se dovesse succedere tra due anni il certificate verrebbe ritirato a 100 +22,8% e così via aggiungendo 2,85% al trimestre.
Scenario alla scadenza.
Nel caso in cui alle date di valutazione non fosse mai scattato il rimborso, il certificate arriverà alla scadenza tra 5 anni. L’ultima data di valutazione è fissata è fissata l’8 agosto 2024.
Avremo tre possibili scenari:
- Se Tesla quoterà sopra la barriera del 70% posta a 166,81 dollari , l’investitore riceverà un ricco premio pari al 57% di quanto investito (11,4% al lordo delle tasse).
- Se Tesla quota tra il 70% e il 50% del livello iniziale (quindi fino a un dimezzamento del valore del titolo), il certificate proteggerà il capitale e verrà ritirato a 100 euro. L’investitore non perderà niente nonostante la pessima performance del titolo
- Se Tesla avrà perso oltre il -50% dal livello iniziale per l’investitore sarà come aver acquistato il titolo, quindi dovrà registrare una perdita pari alla perdita del titolo stesso.
Qui di seguito un grafico che mette in evidenza il buon momento di emissione del certificate perché sfrutta un forte calo del sottostante e questo gli permette di fissare un livello di barriera molto profondo. In verde le due barriere che i rispettivi rimborsi:
L’investimento in certificate è sempre esposto al rischio default dell’emittente. Credit Suisse è tra quelli con rating maggiore con A1 da Moody’s, A1 da S&P e A da Fitch.
Come per ogni investimento si consiglia sempre di leggere il prospetto informativo e il Kid scaricabile da questo link.