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Exxon Mobil: scelta a lungo termine allettante col piano sul ritorno di capitale

Pubblicato 12.05.2022, 11:58
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  • Il complesso energetico globale si trova nel mezzo di un super-ciclo, secondo una recente nota di JPMorgan
  • Gli utili del primo trimestre di Exxon sono i più alti dal 2014
  • Il colosso petrolifero USA preferisce restituire il capitale agli investitori anziché spendere per piani di espansione
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  • Le azioni del colosso energetico statunitense Exxon Mobil (NYSE:XOM) corrono da oltre un anno ormai. Dopo l’impennata del 67% nel 2021, la società con sede ad Irving, Texas, ha guadagnato un altro 45% quest’anno, battendo nettamente altri settori del mercato. Ieri ha chiuso a 86,79 dollari.

    XOM Weekly TTM

    Ma, mentre il rally prosegue, gli investitori dei titoli energetici cominciano a vedere dei rischi macroeconomici all’orizzonte. Si chiedono, in particolare, fino a dove possa arrivare l’attuale boom della domanda petrolifera, quando l’espansione economica post-pandemia si fa sempre più incerta.

    Il greggio è balzato di oltre il 35% quest’anno, arrivando intorno ai 107 dollari al barile, soprattutto per via dell’invasione russa dell’Ucraina a fine febbraio. L’Unione Europea è vicina ad un divieto ufficiale sulle importazioni energetiche russe, per punire Mosca per la guerra.

    Mentre le limitazioni delle forniture continuano a tenere i prezzi del petrolio elevati, il lato della domanda nell’equazione potrebbe invertirsi se l’economia statunitense dovesse cadere in recessione.

    E questo timore è evidente dall’enorme sell-off dei mercati azionari, tra la paura di una persistente inflazione e l’aumento dei tassi di interesse che spingono gli investitori a stare lontani dagli asset di rischio.

    Sebbene sia quasi impossibile prevedere la direzione dei volatili mercati energetici sul breve termine, è chiaro che il gigante energetico USA Exxon preferisce restituire il capitale agli investitori piuttosto che spendere la liquidità extra sull’espansione della capacità, una mossa che dovrebbe portare stabilità al titolo sul lungo termine.

    Exxon il mese scorso ha detto agli investitori che triplicherà il programma di riacquisto azioni a 30 miliardi di dollari, mentre Chevron (NYSE:CVX) ha dichiarato che riacquisterà la cifra record di 10 miliardi di dollari di azioni. Questi colossi petroliferi possono ricompensare gli investitori grazie al denaro ottenuto dai prezzi del petrolio ai massimi pluriennali.

    Gli utili del primo trimestre di Exxon, esclusi gli oneri di svalutazione di 3,4 miliardi legati alla decisione di lasciare la Russia, sono stati i più alti dal 2014, mentre quelli di Chevron sono stati i migliori dal 2012.

    Il super-ciclo dell’energia

    Secondo una recente nota di JPMorgan, il complesso globale dell’energia si trova in un super-ciclo ed identifica molte società che dovrebbero stare nella lista buy degli investitori.

    Con la domanda energetica in aumento e i paesi che cercano di aumentare le riserve di carburante, l’agenzia afferma che il capitale fluirà nelle aree del complesso energetico.

    E aggiunge:

    “In un periodo di generale tensione degli energetici, pensiamo che XOM possa vedere un periodo sincronizzato di utili sopra la norma nell’intero portafoglio”.

    JPMorgan ha un prezzo obiettivo di 100 dollari sul titolo, circa il 14% al di sopra della chiusura di ieri.

    Morgan Stanley ha inoltre confermato il rating overweight su Exxon, spiegando che resta “in una posizione unica” per via del suo complesso energetico integrato. Nella nota scrive:

    “La grande impronta downstream di XOM lo rende un enorme beneficiario di forti margini di raffinazione rispetto ai rivali”.

    Problemi politici

    I colossi del petrolio si godono l’ambiente di prezzo più favorevole dal 2014, ma stanno anche andando sotto pressione per espandere la produzione contribuire a far scendere i prezzi del gas da record.

    I Democratici alla Camera dei Rappresentanti USA hanno chiesto ad Exxon ed ai rivali Chevron, Shell (NYSE:SHEL) e BP (NYSE:BP) di sospendere immediatamente dividendi e riacquisti di azioni fino alla conclusione della guerra e li hanno accusati di “speculare sulla crisi in Ucraina”.

    Secondo una notizia di Bloomberg, i legislatori hanno criticato Exxon e le altre tre società per aver speso complessivamente 44 miliardi di dollari in riacquisti e payout l’anno scorso e per gli ulteriori 32 miliardi previsti per il 2022.

    Queste pressioni politiche ed il rischio di recessione sono forse i motivi alla base del rating “neutral” sul titolo XOM che emerge dal sondaggio di Investing.com condotto su 29 analisti.

    XOM Consensus Estimates

    Fonte: Investing.com

    Morale della favola

    XOM è un eccellente candidato a lungo termine per trarre vantaggio dall’attuale boom dei mercati energetici. Tuttavia, con l’aumento dei rischi, una crescita sostenuta del prezzo delle azioni dipenderà dalla capacità della società di tenere le spese sotto controllo e di concentrarsi sulla restituzione del denaro agli azionisti.

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