Dopo il focus su Facebook (NASDAQ:FB), andiamo ad analizzare Amazon (NASDAQ:AMZN), la nota Azienda di Seattle, fondata il 5 Luglio del 1994 da Jeff Bezos con il nome originario di Cadabra.com, che ha ormai raggiunto una capitalizzazione di circa 1600 miliardi di dollari con un incremento di prezzo nel 2020 del 75% circa.
Nonostante fosse nata come Startup con l’intento principale di vendere libri on-line, il suo fondatore non ha mai demorso dal progetto di creare un “Everything Store” che permettesse il commercio di ogni tipo di bene.
Gli inizi sono stati certamente duri in quanto la “missione” era quella di conquistare una considerevole fetta di mercato a prezzi allettanti ma a discapito degli utili.
Per questo Amazon ha continuato ad operare in perdita fino al 2002. L’approdo a Wall Street nel 1997 ha permesso all’azienda di raccogliere circa 50 Milioni di dollari che hanno dato cosi’ un impulso straordinario al fatturato.
Ma il momento più buio doveva ancora arrivare; la bolla delle dot-com ad inizio secolo ha fatto precipitare il valore delle azioni da 107 (Dicembre 1999) a 7 dollari (Settembre 2001); però a differenza del migliaio di Imprese del settore che sono fallite, Bezos è riuscito a mantenere “i cancelli aperti” portando l’Azienda fino ai giorni nostri.
Oggi, è attiva nelle più svariate categorie e dovrebbe raggiungere nel 2020 un fatturato tra i 320-370 Mld. di dollari con un utile netto tra i 13-17 Mld.
Ma Amazon rischia un’altra bolla oppure no?
Se analizzassimo i dati considerandola un’ ottima Azienda con ottime prospettive di crescita (diciamo un incremento del 30% annuo di utili e fatturato) l’attuale quotazione sarebbe comunque e certamente fuori logica.
Perchè? Il prezzo di 3270 dollari già sconterebbe un fatturato tra i 650-800 Mld. ed un utile tra i 40-50 Mld., ben distanti da quelli che dovrebbero essere registrati nell’anno in corso. Inoltre il rapporto EBITDA/Capitalizzazione, a target 2020, sarebbe nella fascia alta dell’ultimo decennio (33x circa) con P/E e Price Earning Growth basato sul 30% a valori molto elevati
Ma se invece dovessimo pensare che Amazon sarà ancora in grado di stupirci allora i dati avrebbero una lettura diversa. Quali sarebbero allora i progetti che potrebbero farla decollare ulteriormente?
1) Il 30 Luglio 2020 la FCC ha dato l’autorizzazione al progetto Kuiper, ovvero un investimento da 10 Mld. di dollari per una costellazione di 3236 satelliti in orbita terrestra al fine di fornire banda larga ad alta velocità
2) I ricavi pubblicitari dovrebbero crescere ancora notevolmente e potrebbero portarla ad essere il numero uno del settore, mettendosi alle spalle colossi come Google (NASDAQ:GOOGL) e Facebook, grazie ad inserimenti Video, GIF ed altri strumenti visivi
3) Il 28 Giugno 2018 ha acquistato Pillpack (Azienda leader nel settore farmaceutico on-line) per 750 milioni di dollari circa. Il bottino (prescrizione dei farmaci) vale ben 500 Miliardi solo negli USA. Sarà la fine delle farmacie?
CONSLUSIONE. I progetti siano più che allettanti ma ad ogni modo, per motivi legislativi e “attuativi”, ci vorrà sicuramente del tempo per portarli a termine. Pertanto, considerando anche che il Nasdaq rischia un ampio storno che potrebbe portarlo in area 10000 prima (70% pox) ed addirittura in fascia 8000-7500 (55%) dopo, manterrei una posizione flat pronto comunque ad entrare al verificarsi delle condizioni dell’indice di riferimento (2 buy long).
AGGIORNAMENTO OPERATIVITA'
FTSE-MIB - Short con 2 posizioni e pmc a 20400 (ora +4.5% circa) – ETCx3 pmc 3,05 (ora invariato). Mantenere per primo target in area 17500 (secondo target area 15900 -pox 90%-)
FIAT - Short con 2 posizioni e pmc 8.92 (ora –21% circa). Manteniamo con Stop Loss a 11.80
PRYSMIAN (MI:PRY) - Short con 2 posizioni e pmc 21.80 (ora –16.5% circa). Mantenere senza stop loss
NASDAQ100 – Short con 1 posizione al prezzo di 11200 (ora -4% circa) – ETCx3 a 0.1580 (ora -12% circa)
NUOVA RUBRICA “INVESTIMENTO A TEMPO DETERMINATO”
MPS (MI:BMPS) Long da 1.19 (ora parità) - SL 1.109 - Scadenza 16-11-2020