L’anno si chiude a ridosso dei massimi assoluti di 28000 ma ancora più importante il Ftsemib conferma la rottura della fase laterale durata ben 12 anni tra 12500/14000 parte bassa e 24000/500 parta alta violata lo scorso marzo e riconosciuta durante la correzione di luglio.
Lo scenario rimane pertanto improntato al rialzo per il nostro indice domestico con obbiettivi di medio/lungo periodo che si collocano a 30000 e 33000 livelli ottenuti proiettando le precedenti ampiezze e comunque ancora molto distanti dai massimi assoluti di 50000 del 2000. La violazione di quota 28000 indicherà la ripresa del movimento ascendente.
L’inversione verrà solo attraverso chiusure settimanali inferiori a 24000, livello fortissimo di supporto difeso anche dalla media mobile a 200 periodi. Nel breve, o perlomeno nella prima parte dell’anno, l’incapacità di continuare al rialzo sopra 28000 potrebbe consentire una fase di storno delle contrattazioni verso 26500 e quindi verso 25000/300 da sfruttare per rientrare in posizione rialzista.