- Contratto Henry Hub di nuovo sopra i 6 dollari dopo 4 settimane sotto
- Mercato intrappolato tra resistenza di 6,28 dollari e supporto di 5,80 dollari, in base ai grafici
- Le scorte USA probabilmente saranno aumentate meno del consueto, di 59 bcf, la scorsa settimana per il clima più freddo
Dopo nove settimane in rosso, il gas naturale USA si trova ad un punto di inflessione, con gli acquisti tecnici dalle condizioni oversold e il ritorno della domanda per il riscaldamento in un pre-inverno insolitamente mite che contribuiscono a riportare il mercato al livello chiave di 6 dollari.
Dai massimi di 14 anni di oltre 10 dollari per mmBtu ad agosto, il contratto del gas naturale Henry Hub sul New York Mercantile Exchange si è più che dimezzato a 4,75 dollari questa settimana.
Questo prima di una trazione al rialzo iniziata martedì e protrattasi fino a questo giovedì, che ha aggiunto un 18% ai prezzi in tre giorni, in scia ad una breve impennata della domanda per il riscaldamento.
Tecnicamente, il punto di inflessione del gas naturale significa che una rottura sopra 6,80 dollari ed un calo sotto 5 dollari sono entrambi possibili, spiega Sunil Kumar Dixit, a capo delle strategie tecniche di SKCharting.com.
“Per il momento, il mercato è intrappolato tra una resistenza di 6,28 ed un supporto di 5,80 dollari”, dice Dixit.
Secondo lui, una rottura sopra la media mobile esponenziale su 5 giorni di 6,07 dollari, se seguita dalla banda di Bollinger media di 6,39 dollari, dovrebbe portarlo alla media mobile semplice su 200 giorni di 6,80 dollari, una possibilità che finora sembrava debole. Ed aggiunge:
“D’altra parte, una sostenuta rottura sotto 5,80 dollari potrebbe spingere giù i prezzi ad un retest del calo a 5,35 dollari, al di sotto del quale potrebbe estendere il ribasso verso la media mobile semplice su 100 settimane di 4,90 dollari”.
Alan Lammey, analista di Gelber & Associates a Houston, afferma che i cacciatori di affari stanno aspettando nelle retrovie dei segnali per poter rientrare nel mercato.
“Dal punto di vista della domanda climatica, sebbene le previsioni sul breve periodo siano certamente bearish, il Global Forecast System (GFS) e i modelli europei (ECMWF) suggeriscono un potenziale arrivo di temperature più basse alla fine della prima settimana di novembre”.
Fonte: Gelber & Associates
Leticia Gonzales, che scrive su naturalgasintel.com, aggiunge:
“Sul fronte meteo, continuano ad esserci solo cambiamenti minimi nei dati a lungo termine. I modelli americani ed europei prevedono una domanda nazionale modesta per almeno altre due o tre settimane. Ciò suggerisce che il freddo sostenuto non arriverà negli Stati Uniti settentrionali o orientali prima di fine novembre o inizio dicembre”.
Ciononostante, le previsioni perlopiù miti dovrebbero comportare altri due o tre aumenti delle scorte maggiori del normale, dopo il dato della scorsa settimana che dovrebbe essere “quasi nella norma”, afferma NatGasWeather.
Le utenze probabilmente hanno aggiunto 59 bcf di gas naturale alle scorte la scorsa settimana, meno del previsto, con le temperature più basse della norma che hanno spinto la domanda per il riscaldamento, secondo quanto indica un sondaggio di Reuters in attesa dell’aggiornamento settimanale di oggi sulle scorte di gas naturale della Energy Information Administration.
L’immissione nelle scorte per la settimana terminata il 21 ottobre va paragonata all’incremento di 88 bcf della stessa settimana di un anno fa e alla media quinquennale (2017-2021) di un’iniezione di 66 bcf.
Nella settimana del 14 ottobre, le utenze hanno aggiunto 111 bcf di gas nelle scorte.
La previsione per la settimana terminata il 21 ottobre, se corretta, porterebbe le scorte a 3,401 mila miliardi di piedi cubici, circa il 3,8% al di sotto della stessa settimana di un anno fa ed il 5,3% al di sotto della media quinquennale.
Il clima la scorsa settimana è stato più freddo del normale.
Ci sono stati 76 gradi giorno di riscaldamento (HDD), la scorsa settimana, rispetto alla norma trentennale di 58 per il periodo, secondo i dati di Refinitiv.
Gli HDD misurano di quanti gradi la temperatura media giornaliera è inferiore ai 65 gradi Fahrenheit (18 gradi Celsius) e vengono usati per stimare la domanda per il riscaldamento di abitazioni e uffici.
Intanto, il mercato continua ad attendere il ritorno in funzione degli impianti di Cove Point e Freeport LNG.
Nel frattempo, i prezzi del gas europei sono al minimo dal giugno 2022, con il riferimento, il Title Transfer Facility (TTF), che ha raggiunto i 28 dollari/MMBtu lunedì dopo essere crollato del 28% in una settimana.
In Asia, il Japan Korea Marker (JKM) è sceso a 31 dollari, attirando alcuni compratori asiatici.
Per ora, però, le temperature miti previste nell’Europa continentale nelle prossime due settimane stanno esercitando una pressione ribassista sui prezzi, secondo Rystad.
Secondo l’analista di Rystad, Nikoline Bromander:
“L’Europa ha abbastanza gas in magazzino da sopravvivere all’inverno, a meno che non faccia davvero tanto freddo. Ma il continente non è ancora fuori dai guai: con i flussi dalla Russia che continuano a scendere, l’inverno 2023 sarà ancora più duro”.
Nota: Barani Krishnan utilizza una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. Per neutralità, a volte presenta opinioni e variabili di mercato contrarie. Non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.