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Gas naturale: il freddo arriverà ma, prima, un’altra settimana di dati deludenti

Pubblicato 03.12.2020, 12:34

Gli investitori solo long sul gas naturale anelano ad un ritorno al prezzo di 3 dollari, in quanto i modelli meteorologici suggeriscono temperature più fredde che potrebbero finalmente mettere fine all’inverno insolitamente mite che ha cancellato la domanda di riscaldamento a gas.

Natural Gas Daily

Grafico giornaliero gas naturale

Ciononostante, i tori del gas probabilmente dovranno fare i conti con un’altra pubblicazione deludente da parte della Energy Information Administration oggi alle 10:30 ET (15:30 GMT), prima di vedere dati migliori nelle prossime settimane.

Secondo una stima degli analisti, il report sulle scorte di gas dell’EIA per la settimana del Ringraziamento appena terminata probabilmente mostrerà un calo di circa 12 miliardi di piedi cubici delle scorte, contro la riduzione già modesta della settimana prima di 18 miliardi.

Un Ringraziamento più mite del normale va ad aggiungersi allo sbigottimento dei tori del gas

Alcune agenzie di ricerca, come Gelber & Associates, hanno dati persino inferiori per la settimana terminata il 27 novembre. Dan Myers, analista dell’agenzia con sede a Houston, ha scritto in una nota ai clienti:

“G&A stima che appena 9 miliardi di piedi cubici di gas potrebbero essere stati prelevati dalle scorte la scorsa settimana, sulla scia della produzione solida, delle esportazioni di GNL lievemente minori e della domanda ridotta per via della festa del Ringraziamento”.

Myers nota che la media quinquennale della riduzione di gas a novembre è stata di 41 miliardi di piedi cubici. E questo rende il calo della scorsa settimana insolitamente basso, anche per il tipo di inverno che abbiamo visto finora quest’anno. Fa sorgere dei timori a lungo termine, secondo lui, e scrive:

“Rispecchia quanto insolitamente mite si sia rivelato essere il mese scorso. Persino con il cambiamento delle temperature che sta avvenendo ora, non è chiaro se il clima più freddo del normale persisterà, e il mercato ha ragione di essere sempre più fiducioso che l’attuale surplus delle scorte sarà sufficiente per superare la stagione”.

Guardando il lato positivo, negli ultimi due giorni, la domanda nazionale di gas USA, escludendo le esportazioni, è stata stimata ad oltre 100 miliardi di piedi cubici per la prima volta quest’inverno, suggerendo che il freddo intenso potrebbe finalmente arrivare, spiega Myers.

“Ciò suggerisce che si prospettano dei cali maggiori delle scorte per il mercato, con Gelber che stima una riduzione di 104 miliardi di piedi cubici nel report della prossima settimana (in agenda il 10 dicembre)”.

Il report dell’EIA arriva mentre i future del gas USA di riferimento sono nuovamente in calo sulla settimana, con un crollo di oltre il 3% al momento della scrittura. Solo la scorsa settimana, il contratto del gas con consegna il mese prossimo sull’Henry Hub a New York aveva visto ritorni del 7%, dopo il tonfo dell’11% della settimana prima.

Dopo essere sceso sotto i 3 dollari per mmBtu, il contratto del gas con consegna il mese prossimo ha faticato a riconquistare quella posizione, raggiungendo il massimo di 2,995 dollari negli scambi asiatici ed europei di lunedì, prima dell’apertura di New York.

Le temperature più fredde devono arrivare … e persistere

Scott Shelton, broker dei future energetici di ICAP a Durham, Nord Carolina, afferma che le temperature più fredde dovranno sbrigarsi ad arrivare se non vogliamo vedere un altro peggioramento dei prezzi sull’Henry Hub. In una nota di ieri, Shelton spiega:

“Il gas naturale rimane una scommessa sul clima per l’inverno, come sempre, e penso che ci sia ancora abbastanza tempo per mantenere un sovrapprezzo di rischio sul primo trimestre, ma avremo bisogno di vedere presto delle temperature più fredde o fine marzo sarà stimato abbastanza in alto da mandare (su) piuttosto rapidamente il gas naturale H/J”, ha dichiarato, riferendosi ai contratti Henry Hub di marzo/aprile con i loro simboli.

Lo scambio di marzo/aprile è uno dei più grandi per il gas naturale, una scommessa sui probabili livelli della domanda per il riscaldamento quando l’inverno finirà ufficialmente ed inizierà la primavera.

“La questione resta, per il F/G e per il G/H, sul tipo di sovrapprezzo che dovrebbero avere, in quanto il rischio di problemi di consegna dovrebbe essere al massimo”, puntualizza Shelton, riferendosi agli scambi di gennaio/febbraio e febbraio/marzo.

Ma cosa indicano esattamente i modelli meteorologici?

Secondo naturalgasintel.com, le temperature probabilmente resteranno abbastanza fredde per le prossime notti anche nelle regioni delle Montagne Rocciose e delle Grandi Pianure.

“Un’aria più calda tornerà verso Est prima che arrivi un altro fronte freddo questo fine settimana”, si legge in un blog nel portale delle notizie del settore, citando le proiezioni di NatGasWeather.

Il resto degli Stati Uniti dovrebbe stare “estremamente bene” per gli standard di inizio dicembre, scrive l’agenzia di previsioni, facendo sì che il pattern del 4-12 dicembre non sia così freddo quanto necessario per far salire i prezzi.

Bespoke Weather Services, intanto, ieri mattina ha spiegato che c’è la possibilità di un freddo maggiore verso metà mese, almeno nella parte centrale del paese. La questione, dice, è che finora nessuna previsione di freddo è stata persistente. Il capo meteorologo di Bespoke Brian Lovern aggiunge:

“Ci aspettiamo rischi di un clima più freddo a metà mese, ma la questione sarà la durata”.

Il clima la scorsa settimana è stato più caldo del normale, con 114 gradi giorno di riscaldamento (HDD) rispetto alla norma trentennale di 143 HDD per il periodo, secondo i dati di Refinitiv.

Gli HDD misurano di quanti gradi la temperatura media giornaliera è inferiore ai 65 gradi Farenheit (18 gradi Celsius) e vengono usati per stimare la domanda per il riscaldamento di abitazioni e uffici.

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