Chi segue il meteo nel trading del gas, nell’ultima settimana o due si sarà sicuramente ricordato il classico del rock anni Settanta “One-Way Wind”, in cui Arnold Muhren della band olandese Cats chiedeva, sconcertato: “Perché soffi freddo ogni giorno … dimmi, cosa stai cercando di dire?”
Per qualcuno, non c’è stato molto senso nell’improvviso cambiamento dei venti nordorientali negli USA nelle ultime settimane, che hanno portato un inatteso gelo nella regione, rispetto alle precedenti previsioni di un clima più mite.
Grafico giornaliero gas naturale
Bespoke Weather Services ha scritto in un articolo sul portale naturalgasintel.com ieri che i trend più freddi sono diventati più radicati nelle precedenti 24 ore, con i modelli di previsioni sia americani che europei che hanno aggiunto 10-12 GWDD, gradi giorno ponderati per il gas, nelle prossime due settimane.
Il cambiamento rialzista si è sviluppato “grazie al maggiore gelo nel Midwest e nell’est … Resta difficile che il clima sposti di tanto l’ago in questo periodo dell’anno, ma le variazioni a doppia cifra dei GWDD su un periodo di 24 ore sono degne di nota”, spiega Bespoke. “Questo generalmente corrisponde a molti massimi di 50/minimi di 30 [gradi Fahrenheit] in posti come il Midwest”, spingendo la domanda per il riscaldamento.
Ed è in questo contesto che un altro aggiornamento settimanale sulle scorte di gas naturale USA sarà pubblicato dalla Energy Information Administration alle 10:30 ET (14:30 GMT) oggi.
Le previsioni degli analisti del settore seguite da Investing.com mostrano che l’EIA probabilmente riporterà un aumento di 67 bcf, miliardi di piedi cubici, nelle scorte nella settimana terminata il 9 aprile.
Sarebbe in linea con l’iniezione di 68 bcf vista nella stessa settimana di un anno fa, anche se circa il doppio della media quinquennale (2016-2020) di 26 bcf.
Sarebbe anche 47 bcf in più dei 20 bcf immessi nelle scorte nella settimana terminata il 2 aprile.
Solitamente, una maggiore iniezione nelle scorte indica che è stata prodotta una quantità di gas più che sufficiente nella settimana rispetto alle necessità delle società di servizi. Dopo aver bruciato quanto necessario per il riscaldamento e la produzione di energia, le società di servizi immetteranno il rimanente nelle caverne di sale o in altre strutture di immagazzinamento sotterranee.
Situazione strana: venti più freddi ma meno HDD
La cosa strana della previsione di un aumento di 67 bcf per la scorsa settimana, però, è che il numero ufficiale di HDD, gradi giorno di riscaldamento, nella settimana è stato inferiore nonostante i venti più freddi nel Nordest, il più grande mercato di riscaldamento con gas negli Stati Uniti.
Gli HDD misurano di quanti gradi la temperatura media giornaliera è inferiore ai 65 gradi Fahrenheit (18 gradi Celsius) e vengono usati per stimare la domanda per il riscaldamento di abitazioni e uffici.
In base ai dati di Refinitiv, ci sono stati 43 HDD la scorsa settimana, rispetto alla norma trentennale di 90 HDD.
Dunque, il rally di quasi il 4% di questa settimana dei future del gas sull’Henry Hub del New York Mercantile Exchange potrebbe non essere giustificabile se il dato sulle scorte dovesse risultare più alto, dicono alcuni osservatori dei mercati.
Le scorte totali di gas potrebbero schizzare dell’11% su base annua
Gelber & Associates, un’agenzia di consulenza dei mercati del gas con sede a Houston, in una nota ai clienti condivisa con Investing.com ieri scrive:
“Con le temperature inferiori al normale che continueranno a registrarsi verso la seconda metà delle previsioni meteo su due settimane, ulteriori aspettative di domanda trainata dal meteo consentiranno allo slancio rialzista di proseguire”.
“Se l’iniezione nelle scorte di gas naturale sarà maggiore delle stime dei mercati, ci sarà una pressione difensiva sui prezzi”.
Se gli analisti confermeranno la loro stima di 67 bcf per la scorsa settimana, le scorte totali di gas saliranno a 1,851 tcf, o migliaia di miliardi di piedi cubici, quasi l’1% al di sopra della media quinquennale e l’11,3% al di sotto della stessa settimana di un anno fa.
Se corretto, ciò spingerebbe le scorte sopra la media quinquennale per la prima volta dal gelo di febbraio in Texas e negli Stati Uniti Centrali che aveva comportato un’enorme impennata del bisogno di riscaldamento ed un forte deficit delle scorte di gas.
Sul fronte del GNL, il cambiamento del clima primaverile insieme alle maggiori esportazioni di gas naturale liquefatto in Messico “sono bastati ad incoraggiare un migliore equilibrio scorte/domanda nelle ultime settimane”, afferma Bespoke Weather Services.
I livelli di LNG hanno superato gli 11 bcf ieri, secondo i dati. I volumi sono rimasti vicino o sopra la soglia per un mese, grazie al persistere della domanda per le esportazioni USA sia dall’Asia che dall’Europa.
EBW Analytics Group afferma che la domanda di gas naturale questa settimana è stata incoraggiata anche dal brusco calo della produzione eolica in Texas. “Ciò ha richiesto un forte utilizzo di unità generatrici a gas”, spiega l’azienda.
I segnali tecnici indicano “Strong Buy” sul gas naturale
I grafici tecnici del gas naturale, tuttavia, suggeriscono ulteriori rialzi sul breve termine.
Se il mercato dovesse estendere il trend rialzista, è prevista una resistenza di Fibonacci su tre livelli, prima a 2,653, poi a 2,666 ed infine a 2,688 dollari.
Nel caso di un’inversione di rotta, si prevede la formazione di un supporto di Fibonacci su tre livelli: prima a 2,609, poi a 2,596 ed infine a 2,574 dollari.
Ad ogni modo, il punto di pivot tra i due è pari a 2,631 dollari.
Come per tutte le proiezioni tecniche, vi invitiamo a seguire le stime ma mitigandole con i fondamentali (e con moderazione), quando possibile.
Nota: Barani Krishnan utilizza una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. Per neutralità, a volte presenta opinioni e variabili di mercato contrarie. Non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.