Market Brief
Come previsto la RBNZ innalza il tasso ufficiale al 3,25%. È il terzo mese consecutivo di aumento operato dalla RBNZ, con in previsione ulteriori aumenti dipendendo dai dati economici e dalle dinamiche dell'inflazione. A detta della RBNZ l'inflazione è in zona inferiore della fascia obiettivo con l’NZD ad alti livelli insostenibili, i mercati hanno già cominciato a scommettere per un ulteriore aumento dello 0,25% in sede della riunione di luglio. L’NZD/USD registra un rally a 0,8664 – il massimo da metà maggio, lo slancio rialzista si rafforza suggerendo ulteriori guadagni. Decenti richieste per opzione viaggiano sopra 0,8600, la resistenza critica si attesta a 0,8780 (massimo 6 maggio). L’AUD/NZD ha fatto un tuffo passando da 1,1000 a 1,0827, annullando la MM a 21 e a 50 giorni nel suo percorso verso il basso. L’indice MACD è entrato bruscamente in zona rossa. Una chiusura sotto 1,0900 dovrebbe confermare un’inversione ribassista inattesa nella dinamica a breve termine.
In Australia, i dati sul lavoro hanno innescato una volatilità di breve durata nel complesso dell’Aussie. L’AUD/USD segna un movimento al ribasso fino a 0,9351, con l'economia australiana che ha segnato una perdita di 4.800 posti di lavoro nel mese di maggio (rispetto ai +10.000 previsti e all’ultimo dato a +14,200). Nel corso della seduta la coppia ha recuperato rapidamente prima della chiusura di Sydney. La coppia dovrebbe continuare a testare l’area di resistenza a 0,9400/10. Offerte per opzione in scadenza oggi stazionano a 0,9380/0,9400/0,9425 e a 0,9450.
L’USD/JPY e i cross del JPY sono stati oggetto di una migliore richiesta a Tokyo. La riunione della BoJ prende il via oggi, il verdetto politico è atteso per domani. L’unanimità lascia intravedere uno status quo della politica della BoJ dato il progressivo recupero dei dati economici (PIL, inflazione, disoccupazione). Ora che gli spread dei tassi di interesse sono fortemente al centro dell’attenzione con i flussi per lo più guidati da opportunità di carry, l'inazione della BoJ mette a rischio gli orsi del JPY. Rimbalzi a breve termine dei cross del JPY dovrebbero trovare resistenza. L’EUR/JPY consolida la debolezza al di sotto della MM a 200 giorni (138,75). Gli indicatori di tendenza e di momentum viaggiano al negativo, il supporto chiave si intravede a 136,23 (minimo 2014).
L’EUR/USD consolida le perdite leggermente al di sopra del minimo di reazione del 5 giugno a 1,3503. La coppia continua a osservare il supporto delle offerte per opzione correlate al di sopra di 1,3500, ma le pressioni di vendita dovrebbe continuare a fare presa nell’area a 1,3477/1,3503, grandi stop si intravedono al di sotto. L’EUR/GBP estende la debolezza con i fattori tecnici comodamente negativi.
Come previsto il rapido miglioramento del tasso di disoccupazione del Regno Unito dal 6,6% (media trimestrale), nel mese di aprile non è stato sufficiente per innescare un rally post-dati: la crescita contenuta dei salari (0,7% trimestrale fino ad aprile contro l’ultimo dato all’1,9%), ha limitato l’entusiasmo per i lunghi del GBP. Il Cable ha annullato le offerte a 1,6800 con il RICS che ha pubblicato un maggiore equilibrio dei prezzi delle case a maggio. Con i macro fondamentali nel Regno Unito a testimoniare la ripresa in corso, gli investitori continuano a propendere per un primo rialzo dei tassi della BoE prima della fine del 2014. I tassi a termine di SONIA registreranno un movimento fortemente ripido fino a dicembre 2015.
Oggi, la BCE rende noto il verbale mensile. Il calendario economico odierno prevede: l’indice tedesco dei prezzi all'ingrosso a maggio m/m e a/a, il bilancio del conto corrente francese ad aprile, l’IPC francese e svedese a maggio m/m e a/a, la produzione industriale nella zona euro ad aprile m/m e a/a, il tasso di utilizzo della capacità produttiva canadese 1t, l’indice dei prezzi canadese per i nuovi immobili ad aprile m/m e a/a, il Teranet /indice dei prezzi della case della Banca nazionale canadese a maggio m/m e a/a, le vendite al dettaglio negli Stati Uniti a maggio m/m e i prezzi delle importazioni m/m e a/a, le richieste di sussidi alla disoccupazione in USA il 7 giugno e le richieste continue del 31 maggio e i Business Inventories negli Stati Uniti ad aprile.
Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst,
Swissquote Europe Ltd