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Gli strani alleati delle criptovalute: rischi, trend e regolatori

Pubblicato 04.03.2021, 16:30
Aggiornato 09.07.2023, 12:31
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Questo articolo è stato scritto in esclusiva per Investing.com

  • Il trend è sempre il nostro migliore amico sui mercati
  • Impossibile prevedere gli apici persino nei mercati parabolici più aggressivi
  • Le valute digitali sono diventate paraboliche - Charlie Munger interviene sul futuro
  • I funzionari dei governi stanno cominciando a innervosirsi
  • Il problema è il controllo della massa monetaria

L’ascesa del Bitcoin è stata a dir poco strabiliante. Dopo aver raggiunto un massimo di oltre 20.000 dollari a token alla fine del 2017, il prezzo si è corretto al minimo di 3.120 dollari nel 2018. Si è poi consolidato sotto il massimo storico fino al 2020.

Warren Buffett e Charlie Munger avevano definito il Bitcoin e le altre cripto un “veleno per topi finanziario”. Jamie Dimon, presidente ed amministratore delegato di JPMorgan Chase, ha dichiarato che il mercato delle monete digitali è una “truffa”.

La scorsa settimana, quando il prezzo dei future Bitcoin in prossima scadenza ha eclissato il livello di 58.000 dollari a token, loro, insieme a molti altri scettici, sono rimasti clamorosamente in silenzio. Nell’ottobre 2020, Jack Dorsey di Square (NYSE:SQ) ha investito 50 milioni di dollari sul Bitcoin al livello di 11.000 dollari.

Più di recente, Elon Musk e Tesla (NASDAQ:TSLA) hanno alzato l’asticella con un investimento da 1,5 miliardi di dollari sul livello di meno di 40.000 dollari a token. La scorsa settimana, Square ha sborsato altri 170 milioni di dollari per incrementare i Bitcoin in suo possesso. SQ e TSLA non solo stanno investendo sul Bitcoin ma stanno anche facendo aumentare l’accettazione della classe di asset delle valute digitali. SQ elaborerà pagamenti in Bitcoin e TSLA ha reso noto che lo accetterà come forma di pagamento per i veicoli elettrici.

Come per ogni asset, i rischi di una severa correzione aumentano durante gli apprezzamenti parabolici del prezzo. Il trend è sempre il nostro migliore amico sui mercati, ma le valute digitali continuano a dover affrontare dei nemici potenti man mano che il prezzo sale.

Il trend è sempre il nostro migliore amico sui mercati

I trend sui mercati sono importantissimi, perché:

  • Ci dicono se i venditori o i compratori sono più aggressivi sui mercati
  • Un trend riflette slancio. In fisica, un corpo in movimento tende a restare in movimento
  • La via di una minore resistenza per i prezzi rappresenta fondamentali sottostanti di offerta e domanda

I trend rialzisti possono portare i prezzi molto più in alto di quanto la maggior parte dei partecipanti dei mercati possa pensare. Durante i mercati rialzisti, i prezzi spesso salgono a livelli insensati, irragionevoli ed irrazionali.

I mercati ribassisti spesso fanno lo stesso, ma verso il basso. Trader ed investitori che seguono il trend sanno che il trend è tuo amico fino a quando non prende un’altra strada.

Impossibile prevedere gli apici persino nei mercati parabolici più aggressivi

Prevedere apici o bottom sui mercati è più una questione di ego che di fare profitti. Dal momento che i trend rialzisti o ribassisti possono trasformarsi in mosse paraboliche o “falling knives”, offerta e domanda spesso passano in secondo piano rispetto allo slancio del prezzo.

La ricerca di un apice di mercato o di un bottom del prezzo è un mero giudizio di valore. John Maynard Keynes, l’economista inglese che ha cambiato fondamentalmente la teoria e la pratica della politica macroeconomica e di governo, una volta ha detto:

“I mercati possono restare irrazionali più a lungo di quanto tu possa rimanere solvibile”.

Il noto economista si riferiva al potere del trend.

L’avvento delle valute digitali, una classe di asset che ha poco più di un decennio di vita, mette alla prova la dichiarazione di Keynes per coloro che credono che i valori delle criptovalute abbiano raggiunto livelli insostenibili. Dall’altra parte, coloro che hanno accolto la rivoluzione delle valute digitali ritengono che i rally che hanno portato la capitalizzazione di mercato della classe di asset sopra i mille miliardi di dollari siano appena all’inizio.

Le valute digitali sono diventate paraboliche; Charlie Munger interviene sul futuro

Una mossa parabolica si riferisce ad un trend di prezzo in salita che somiglia alla parte destra di una curva parabolica.

Fonte: Google

In matematica, una parabola è una curva piana simmetrica rispetto al proprio asse e più o meno a forma di U. Sui mercati, una mossa parabolica avviene lungo i lati positivi degli assi X e Y.

Bitcoin Futures Monthly

Grafico mensile future Bitcoin

Fonte: CQG

Il grafico mensile dei future Bitcoin CME, che rispecchia l’azione di prezzo della valuta digitale, può essere definito una mossa parabolica che ha portato il prezzo dai 4.210 dollari del marzo 2020 al massimo di 57.790 dollari del febbraio 2021, un rialzo di quasi 14 volte in 12 mesi.

Altri mercati hanno registrato mosse paraboliche nelle ultime settimane e negli ultimi mesi. Tesla, il produttore di veicoli elettrici, ha visto il suo titolo passare dagli 83,67 dollari della fine del 2019 al massimo di 900,40 dollari a fine gennaio, un balzo di oltre dieci volte in poco meno di un anno.

L’ultimo esempio è stato GameStop (NYSE:GME), il titolo salito da meno di 10 dollari dell’ottobre 2020 a quasi 500 dollari ad azione a fine gennaio, un incremento di circa cinquanta volte.

Charlie Munger è stato socio di Warren Buffett a Berkshire Hathaway (NYSE:BRKa) per anni. Mentre l’Oracolo di Omaha ha un modo familiare e accattivante nel dare le sue opinioni, Munger non ha filtri, dice le cose così come le vede sui mercati. Qualcuno gli ha chiesto se a suo avviso fosse più pazzesco vedere il Bitcoin a 50.000 dollari o Tesla a 1.000 miliardi di dollari di valore d’impresa. Il pungente Munger ha risposto:

“Ho la stessa difficoltà che ha avuto Samuel Johnson quando gli è stata posta una domanda simile, e lui aveva risposto ‘non riesco a decidere l’ordine di precedenza tra una pulce e un pidocchio’. E io mi sento così. Tra le due scelte non so quale sia la peggiore”.

Ha continuato, “il Bitcoin mi ricorda ciò che Oscar Wilde diceva della caccia alla volpe: l’indicibile all’inseguimento dell’immangiabile”.

Sulla parabola di GameStop ha commentato: “È davvero stupida una cultura che incoraggia a scommettere sulle azioni persone che hanno la mentalità di giocatori alle corse”.

Munger ha detto la sua anche sulle SPACs (special purpose acquisition companies) che raccolgono capitali dagli investitori che poi si uniscono ad altre aziende private con accordi da “assegno in bianco”. La sua opinione senza filtro è stata “la professione degli investimenti bancari venderà m****a finché si potrà vendere m****a”.

Per quanto riguarda il Bitcoin, Warren Buffett continua a credere che le criptovalute e le altre valute digitali siano “probabilmente veleno per topi al quadrato”. Al prezzo attuale, effettivamente potrebbe essere diventato al cubo.

I funzionari dei governi cominciano a innervosirsi

Warren Buffet e Charley Munger sono più che “old school.” Entrambi gli investitori leggendari sono ultra novantenni. Munger con i 97 anni ha quasi un secolo sulle spalle e Buffett ha appena superato il traguardo dei 90. È facile ignorare i loro commenti sul Bitcoin e sulle altre cripto in funzione della loro età avanzata. Ma le banche centrali e i governi sono un’altra storia.

Mentre i prezzi delle valute digitali salgono ed il capitale della classe di asset sale, si alza la voce dal settore dei regolamenti governativi. Christine Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea, quando le è stato chiesto se le banche centrali ammetterebbero il Bitcoin come riserva di valuta ha riposto:

È molto improbabile – Direi che è fuori questione”.

Infatti a gennaio 2021 ha chiesto una maggiore regolamentazione per il Bitcoin che è stato utilizzato per “affari strani”, tra cui riciclaggio di denaro.

Janet Yellen, il Segretario al Tesoro USA, di recente ha dichiarato che il Bitcoin è un modo “estremamente inefficiente” di condurre delle transazioni finanziarie. Ha aggiunto che è sposso usato per “capitali illeciti”.

Le valute digitali non stanno sparendo. Tuttavia, gli USA, l’Europa e molti altri governi non saliranno a bordo finché non emetteranno e controlleranno mezzi di scambio digitali.

La questione non è quella di “capitali illeciti,” “affari strani” ed “efficienza.” È il controllo della massa monetaria.

Il potere dei governi deriva dal controllare le basi legali su cui si fonda il sistema finanziario mondiale. Il dollaro e l’euro sono le due valute di riserva mondiali. Mentre un dollaro digitale e un cyber euro sarebbero accettabili da chi ha il dito sulla stampante o sulla funzione digitale che espande e contratta la fornitura di liquidità, chi ne è al di fuori non lo accetta.

Il problema è il controllo della massa monetaria

La parabola del Bitcoin è iniziata alla fine del 2020.

Bitcoin Weekly

Fonte: CQG

Il grafico settimanale mostra l’entità dello spostamento negli ultimi cinque mesi. È fuor di dubbio che il trend resti al rialzo. Gli acquirenti sono più aggressive dei venditori, lo slancio è al rialzo e la domanda di Bitcoin e di altri token è maggiore dell’offerta.

Che siate d’accordo con Buffett e Munger o con Musk e Dorsey, il problema è sollevato da Lagarde e Yellen. I governi non si arrenderanno al controllo della massa monetaria senza una battaglia epica. Sembrano pronti a capitolare con le loro versione di token digitali, ma questo è il massimo che possano fare.

Le valute digitali sono un problema maggiore della battaglia tra Wall Street contro Main Street negli USA. Mentre sempre più aziende accolgono le criptovalute, alimentano il desiderio di togliere il controllo della massa monetaria ai burocrati dei governi. Mentre cresce la massa monetaria ed il deficit aumenta, la posizione contro le valute digitali diventa molto più difficile da difendere.

Il trend del Bitcoin resta in salita ma il rischi cresce esponenzialmente mentre continua l’apprezzamento della parabola dei prezzi.

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