Il Presidente eletto Joseph Biden lo ha riassunto correttamente nel suo primo aggiornamento sulla situazione del coronavirus ieri. “È importante capire che la battaglia contro il COVID-19 durerà ancora per mesi”, ha dichiarato, riferendosi al tempo che ci vorrà per vaccinare il pubblico americano, anche se Pfizer (NYSE:PFE) ha annunciato progressi sostanziali nella sperimentazione del suo vaccino.
Ma le parole del Presidente eletto hanno fatto poca differenza, in quanto gli algoritmi che leggono le notizie avevano già fatto la loro stima: rischio sì, rifugi no.
Malgrado Biden abbia messo in guardia da un entusiasmo esagerato per le cure per il COVID-19 a questo punto, i future dell’oro hanno perso 100 dollari l’oncia ad un certo punto ieri, il ribasso giornaliero più violento da agosto, mentre tutto il resto, dai titoli azionari al greggio, schizzava.
Oro su 60 minuti
Il collasso del metallo giallo è stato inoltre dovuto alla maggiore inclinazione della curva del rendimento dei Buoni del Tesoro USA a 10 anni, con i mercati che hanno escluso un eventuale allentamento fiscale da parte del Congresso a causa della leadership politica estremamente divisa. E questo ha inevitabilmente minato un fattore di supporto significativo per l’oro: il differenziale del rendimento. Ha inoltre spinto su il dollaro ed accelerato il panic selling con i mercati che sono crollati bruscamente.
I tori dell’oro non sono stati gli unici a soffrire, però. I titoli tech sono diventati il brutto anatroccolo di Wall Street, con l’indice NASDAQ crollato di oltre l’1% entro la chiusura dopo il massimo storico di 12.108 segnato in precedenza. L’indice Dow, che aveva registrato un record di 29.934 ieri, ha chiuso la giornata con un balzo di quasi il 3%, il massimo in sei mesi. L’idea immediata è stata che la gente tornerà presto a lavorare in ufficio anziché da casa, riducendo di conseguenza enormemente la necessità di video-conferenze.
Recupera terreno
Questa mattina, l’oro ha recuperato parte del terreno perso. Il prezzo spot, che replica i lingotti, è salito sopra 1.880 dollari alle 1:00 ET di questo martedì (06:00 GMT), circa 20 dollari in più dal prezzo finale di ieri. Non c’è, ovviamente, alcuna certezza che questa situazione possa persistere, con i grafici che indicano che sia i lingotti che i future dell’oro scambiati a New York avranno ancora molto da perdere sul breve termine.
Su un blog su FX Street, l’esperto di grafici sull’oro Omkar Godbole, riferendosi al minimo dei lingotti di 1.850,36 dollari dalla seduta precedente, scrive:
“Sebbene i prezzi si siano staccati dai minimi di sei settimane, la candela ribassista engulfing di ieri è ancora valida”.
“La base immediata resterà ribassista, mentre i prezzi rimangono sotto il massimo di ieri di 1.965 dollari. Al ribasso, il minimo del 28 settembre di 1.848 dollari è il supporto chiave che, se infranto, esporrà la media mobile semplice (SMA) su 200 giorni a 1.781 dollari”.
La quarta volta sarà quella buona o quella cattiva per l’oro?
L’esperto di strategie sull’oro James Stanley, scrivendo su Daily FX, si chiede se il selloff abbia fatto il suo corso, in quanto l’oro sembrava solo qualche giorno fa destinato a riconquistare i massimi sopra 1.965 dollari, andando sulla strada giusta per rivedere i massimi record di agosto sopra i 2.000 dollari.
Aggiunge Stanley:
“I prezzi si stanno posizionando in una zona chiave, che va da 1.859 a 1.871 dollari sul grafico, ed è la stessa area entrata in gioco sia ad agosto, che a settembre, che ad ottobre, contribuendo a segnare i minimi”.
“La domanda è: la quarta volta sarà quella buona o quella cattiva?
Per sicurezza, Stanley ha fatto riferimento all’annuncio di Pfizer, dicendo:
“Questa notizia sul (vaccino per il) COVID è ancora relativamente nuova e la situazione resta fluida: Prepariamoci ad una continua volatilità sull’oro e su altri macro-mercati”.
Pfizer ha reso noto che un candidato vaccino per il COVID-19 che sta sviluppando insieme a BioNTech SE (NASDAQ:BNTX) si è dimostrato essere efficace per oltre il 90% nelle ultime sperimentazioni. Ha intenzione di chiedere alla Food and Drug Administration l’autorizzazione di emergenza per il vaccino in due dosi questo mese, dopo aver raccolto i due mesi consigliati di dati sulla sicurezza.
Il colosso farmaceutico statunitense, inoltre, ha dichiarato che si aspetta di produrre fino a 50 milioni di dosi del vaccino nel 2020 e fino a 1,3 miliardi nel 2021.
Necessarie temperature bassissime per i vaccini per il COVID
Ma, come ha sottolineato ieri il New York Times, la distribuzione di massa del vaccino di Pfizer sarà una sfida dal punto di vista logistico. Dal momento che viene fatto con l’mRNA, le dosi dovranno essere conservate a temperature bassissime. Sebbene Pfizer abbia sviluppato uno speciale frigo per trasportare il vaccino, dotato di sensori termici legati al GPS, resta poco chiaro dove le persone potranno ricevere la dose e che ruolo giocherà il governo nella distribuzione.
Considerate insieme alle condizioni di conservazione dell’mRNA fissate da un altro sviluppatore di un vaccino per il COVID-19, Novavax (NASDAQ:NVAX), i rischi di un entusiasmo eccessivo per tali notizie sono evidenti.
In base alla ricerca pubblicata, l’mRNA deve essere conservato a -70 °C, o -94 gradi Fahrenheit, o meno ancora.
Amesh Adalja, ricercatore del Johns Hopkins Center for Health Security, spiega:
“La catena del freddo sarà uno degli aspetti più difficili della consegna di questo vaccino. Sarà un problema in tutti i contesti, perché gli ospedali, persino nelle grandi città, non hanno strutture di conservazione per un vaccino a temperature così basse”.
Secondo le notizie, nemmeno la prestigiosa Mayo Clinic a Rochester, Minnesota, avrebbe tali dispositivi.
Movimenti estremi dei mercati come quelli di ieri dell’oro mettono in evidenza il problema che i trader ed i loro algoritmi hanno nell’elaborare la possibilità di una cura per il COVID-19 alla luce della minaccia dei contagi da coronavirus in tempo reale, che continuano a registrare dei record negli Stati Uniti.
Ieri, c’erano poco più di 59.000 pazienti COVID-19 negli ospedali in tutti gli Stati Uniti, il numero più alto mai registrato, per il paese, di pazienti ricoverati per la malattia.
Ma torniamo all’oro: l’analisi tecnica giornaliera di Investing.com mostra un supporto di primo livello per l’oro a 1.819,50 dollari, di secondo a 1.777,15 dollari e di terzo a 1.703,95 dollari. Si tratta di livelli molto inferiori agli obiettivi degli analisti che abbiamo riportato sopra.
Come per tutte le proiezioni, seguite i grafici ma mitigateli con i fondamentali (e con moderazione), quando possibile.
Buona fortuna.
Nota: Barani Krishnan riporta una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. Non possiede e non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.