Nonostante siano riusciti a restare aggrappati al livello di 1.800 dollari nelle ultime quattro settimane, a Capodanno i long sull’oro sono riusciti a malapena a mantenere a quel livello per un giorno intero.
La giornata di ieri è stata come un déjà vu per i long dell’oro, che hanno iniziato il primo giorno di scambi del 2022 con il naso sanguinante, dopo aver incassato il colpo peggiore in sei settimane dai rendimenti dei Treasury USA e dal dollaro schizzati nelle aspettative di un aumento dei tassi.
Ciononostante, dopo essere crollati di circa l’1,5% o più sulla giornata, il massimo dalla terza settimana di novembre, i prezzi dell’oro hanno riconquistato il territorio dei 1.800 dollari ma solo per un pelo, con i future che hanno chiuso la seduta di New York a 1.800,10 dollari l’oncia, mentre lo spot si è attestato a 1.800,85 dollari.
Grafici gentilmente forniti da skcharting.com
E questo ha comportato dei messaggi misti: chi crede che il metallo giallo sia uno scudo dall’inflazione potrebbe provare a spingerlo più su nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, nonostante gli short seller puntino a colpirlo ulteriormente se l’indice del dollaro ed i Treasury decennali USA continueranno a salire in un rally che potrebbe essere fatale per l’oro.
Un enorme muro di resistenza aspetta i long sull’oro sopra i 1.830 dollari
L’azione di ieri dell’oro ha dimostrato anche qualcos’altro: che un enorme muro di resistenza aspetta i long sopra i 1.830 dollari l’oncia.
Negli scambi del giorno prima, subito dopo l’apertura l’oro era scambiato a 1.830,10 dollari, poi è avanzato a 1.833 dollari prima di colare a picco a 1.798,20 dollari.
Stessa cosa per l’oro spot: da un’apertura di 1.830,14 dollari, si è spinto a 1.832,06 dollari prima di crollare a 1.797,93 dollari.
Questo trend potrebbe rafforzarsi almeno fino a domani, quando la Federal Reserve pubblicherà i verbali del vertice di dicembre che potrebbero offrire indizi sulla rapidità di un aumento dei tassi.
Il muro dei 1.830 dollari potrebbe essere una lunga sosta se gli short dell’oro non sono sicuri di quanto rapidamente la banca centrale agirà con l’inasprimento monetario e di quanti punti base aggiungerà per ogni ciclo.
Incombe anche un ulteriore calo sotto i 1.700 dollari
Secondo l’esperto di strategie sui metalli preziosi James Stanley, l’oro potrebbe arrivare anche più giù, sotto i 1.700 dollari.
Stanley nota che nel 2021 tre diversi test della zona di 1.680 dollari hanno creato un’area di supporto che ha fatto da rete di salvataggio per il metallo giallo.
L’oro per tradizione è un rifugio dall’inflazione, sebbene questa idea si sia indebolita lo scorso anno, quando il prezzo è costantemente sceso sulla scia dell’aumento delle pressioni sui prezzi in un’economia statunitense in forte ripresa dalla pandemia di coronavirus.
La banca centrale ha elaborato una tempistica accelerata per la fine dello stimolo dell’era della pandemia ed ha reso noto che potrebbe alzare i tassi ben tre volte nel 2022.
Le notizie di aumenti dei tassi sono quasi sempre cattive per l’oro, che in qualche modo ha rispecchiato tutto questo lo scorso anno, chiudendo il 2021 in calo del 3,6%, il primo calo annuale degli ultimi tre anni ed il peggiore dal 2015.
Ma aspettate, non abbandonate l’oro ancora …
Se il tema dell’inflazione dovesse restare forte per tutto il 2022, allora l’oro potrebbe riprendersi e persino raggiungere massimi importanti ritracciando i massimi record del 2020 sopra i 2.100 dollari che, guarda caso, erano arrivati a causa dei timori per l’inflazione. È questo che aspettano i tori dei metalli preziosi.
Sunil Kumar Dixit, a capo delle strategie tecniche di skcharting.com e regolare collaboratore per i segnali tecnici delle materie prime per Investing.com, spiega che il livello di 1.790-1.798 dollari sarà “un importante cardine per l’oro”.
Per Dixit, la lettura stocastica giornaliera dell’oro di 51/73 è ribassista e posizionata sopra l’indice di forza relativa giornaliero di 50. Ma la lettura stocastica settimanale di 71/55 è rialzista, sopra l’RSI settimanale di 50.
“Movimenti sostenuti sopra i 1.800 dollari dovrebbero aiutare l’oro a ritestare i 1.825 dollari e spingersi a 1.835 dollari”, aggiunge.
“Se il metallo troverà abbastanza supporto di acquisto sopra i 1.835 dollari, aspettiamoci livelli più alti di 1.860-1.880 dollari”.
Ma, per quanto i grafici tecnici siano la base del suo mondo, Dixit dice che la storia dell’oro nel 2022 probabilmente sarà più di tipo fondamentale.
“Solo nella seconda metà del 2022 il metallo potrebbe vedere acquisti senza precedenti da retail, istituzioni, hedge fund e banche centrali, il che potrebbe avere un effetto cumulativo sul prezzo, portando a nuovi massimi record. Questa sensazione resiste nonostante la Fed abbia in programma, per il momento, di cominciare con gli aumenti dal secondo semestre. Quindi la pazienza sarà una virtù per i long dell’oro”.
Nota: Barani Krishnan utilizza una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. Per neutralità, a volte presenta opinioni e variabili di mercato contrarie. Non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.